Re:Fw: UNA PROPOSTA DI MININOTIZIARIO LATINOAMERICANO



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Date      : Tue, 22 Nov 2005 15:33:35 +0100
Subject : Fw: UNA PROPOSTA DI MININOTIZIARIO LATINOAMERICANO







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> 
> UNA PROPOSTA DI MININOTIZIARIO LATINOAMERICANO
> 
> AMERICA LATINA DAL BASSO
> 
> 
> 
>    L’ America Latina  è una regione che interessa molte persone per varie
> ragioni che non stiamo qui ad analizzare anche se sarebbe interessante
> farlo.
> 
>   Interessarsi dell’ A.L. oggi ha un significato particolare per chi si
> interroga criticamente sull’ attuale sistema politico, economico e sociale
> mondiale. L’ A.L. è il luogo del mondo dove la resistenza alle politiche
> del capitalismo neoliberista è più viva e creativa e dove pur fra mille
> difficoltà si sperimentano dal basso (movimenti indigeni, movimenti di
> contadini senza terra o di piccoli agricoltori, movimenti ambientalisti, di
> genere, di difesa dei diritti umani etc) tentativi di uscita dal
> neoliberismo in un continente che lo ha sperimentato per primo sulla
> propria pelle (il Cile di Pinochet con i ‘Chicago Boys’ ne vide le prime
> applicazioni sistematiche) e quindi ne ha pagato lo scotto più duro mentre
> n Europa siamo ancora abbagliati dalle sue allettanti promesse.
> 
> 
> 
>   Esistono oggi molti siti e alcuni bollettini elettronici oltre che
> riviste cartacee dedicate alla informazione su questa area del mondo a cui
> si può ricorrere per approfondimenti ma solo chi ha interesse specifico e
> tempo riesce a farlo. Esiste pure per molti di questi strumenti un problema
> di lingua. I giornali italiani, nessuno escluso, si interessano di A.L. in
> occasione di eventi rilevanti e non sempre con una angolazione
> soddisfacente. Ma questo modo episodico non consente una reale comprensione
> dei processi in corso per cui per una migliore comprensione del lettore
> questi eventi restano senza un ‘prima’ e senza un ‘dopo’, quasi appesi nel
> vuoto.
> 
> 
> 
>   Da qui il tentativo di sperimentare uno strumento non formale di
> informazione sintetica che permetta di seguire con maggior continuità gli
> avvenimenti principali con le indicazioni utili - per gli avvenimenti più
> importanti - per un loro approfondimento. Il suo rodaggio richiederà un po’
> di tempo e di comprensione ma pensiamo che il gioco valga la candela. Se
> questa resterà accesa potrà seguire un sito e si potrà forse pensare ad
> altri strumenti più perfezionati. Suggerimenti e collaborazioni che non
> alterino il carattere di sinteticità saranno benvenuti. Come pure la
> segnalazione dell’ iniziativa ad altri potenziali interessati.
> 
> 
> 
> Chi è interessato può inviare una semplice mail con scritto OK in risposta
> alla presente o scriverne uno nuovo a
> <mailto:aldozanchetta at virgilio.it>aldozanchetta at virgilio.it . Il ritorno di
> uno strano messaggio a questa risposta non vi preoccupi. Non è un virus ma
> una anomalia la cui eliminazione richiede, a detta dei tecnici, un
> intervento sull’ hard disk da effettuare a memoria vuota  da documenti, ciò
> che mi è impossibile fare ora.
> 
> 
> 
> Aldo Zanchetta – Fondazione Neno Zanchetta per i diritti pei popoli amerindi
> 
> 
> 
> _________________________________________________________________________________________________________
> 
> 
> 
> PS L' iniziativa ha raccolto solo a Lucca oltre 50 adesioni in 3 giorni.
> Alleghiamo una notizia interessante dal numero 0 inviato alla sola lista di
> Lucca
> 
> 
> 
> RUMORI DI GUERRA ALLA FRONTIERA BOLIVIANA
> 
> 
> 
> Nel dicembre prossimo le elezioni in Bolivia rischiano di portare al potere
> un leader indigeno 'doc', Evo Morales. La Bolivia è il paese dove si sono
> avute a livello mondiale le prime lotte vittoriose contro la
> privatizzazione dell' acqua e per la riappropriazione del controllo del gas
> naturale di cui il paese è ricco. Un paese 'pericoloso' quindi.
> 
> Essendo fallite altre manovre destabilizzatrici e tese a far rinviare le
> elezioni, di fronte alla riconferma della data delle stesse, si accentuano
> i rischi separatisti della regione orientale (Santa Cruz) del paese, la più
> ricca, dove per la cronaca si rifugiarono molti gerarchi nazisti dopo la
> guerra e che tuttora animano circoli 'esclusivi' e potenti.
> 
> Se Morales vincerà, come sembra più che probabile, e se le elezioni si
> terranno veramente (meno certo), la provincia orientale potrebbe tentare la
> secessione. Si innescherebbero così probabili resistenze popolari e
> qualcuno dovrà pur rimettere ordine.
> 
> E' per questo che truppe statunitensi recentemente istallatesi in Paraguay,
> paese confinante e ventre molle della resistenza a Bush nel cono sud, si
> stanno posizionando sulla frontiera boliviana dal lato paraguayo,
> ufficialmente per svolgere 'azioni sociali' e altrettanto stanno
> facendo dal canto loro truppe cilene (il Cile è interessato a appropiarsi
> di importanti sorgenti acquifere che originano in Potosì e che da tempo i
> cileni sfruttano gratuitamente). Analoghi movimenti sono segnalati da parte
> brasiliana, paese che per motivi di potenza regionale non può essere
> assente nel caso di conflitti. Da notare che le truppe statunitensi sono
> posizionate proprio al bordo del cosidetto 'aquifero guaranì', il più
> grosso bacino acquifero di acqua dolce del mondo.
> 
> La cosa, visto il silenzio dei mezzi di informazione, può sembrare
> fantapolitica per cui ho voluto controllare i 'rumori' che iniziano a
> giungere via internet tramite amici dislocati in loco. Che confermano
> movimenti di truppe anomali.
> 
> Last but not least gli Stati uniti, che hanno avuto la concessione dal
> governo del Paraguay di un ampio territorio per istallazione di una base
> militare che per ora ospita 400 soldati ma le cui incipienti istallazioni
> sembrano destinate a un numero ben maggiore di presenze, hanno ottenuto dal
> governa locale garanzie giuridiche che garantiranno dall' eventuale
> incriminazione di militari statunitensi per le loro eventuali violazioni
> del diritto internazionale.
> 
> 
> PS Per rispettare la privacy non invierò altre notizie se non a coloro che
> come detto all' inizio confermeranno di essere interessati.
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