Marcia senza terra - Testimonianza di un marciatore italiano, Mario Alemi dell'Associazione Amig@s MST-Italia



Il primo maggio e' partita da Goiania, capitale dello stato di Goias, la
piu' grande 
marcia organizzata dal Movimento. Le motivazioni della marcia sono state
pubblicate 
da vari giornali dai dirigenti stessi dell´MST (cfr. l´articolo
<http://www.comitatomst.it/stedin62.htm>  di Stedile su Caros Amigos,
in italiano). La stampa italiana sembra non essersi accorta che 12.000
persone, nel
più grande stato latinoamericano, si sono messe in marcia per percorrere 250
km in 16 
giorni: l´arrivo è infatti previsto per il 17 a Brasilia, capitale del
Brasile,
mentre la stampa brasiliana ha iniziato a mostrare i primi segni di
insofferenza con 
qualche attacco su "O estado de São Paulo", il maggior quotidiano
brasiliano. 

Ma, chiaramente, l´entusiasmo dei partecipanti non è stato scalfito quando
l´imponente camion con il Sound System ha diffuso la lettura  dell´articolo
(offensivo nei confronti del Movimento): come risposta più di mille bandiere
rosse 
con il simbolo della coppia contadina hanno sventolato frenetiche.

Come funziona questa marcia? Ci si sveglia la mattina alle 5, e spesso
l´entusiasmo 
spinge i più giovani a gridare slogan dalle 4 e mezza, e ci si mette in
marcia  
dopo un´ora. L´organizzazione è imponente: quando ancora i partecipanti si
stanno
mettendo in colonna, i responsabili della logistica stanno smontando gli
enormi 
tendoni, uno per ogni stato, in cui abbiamo dormito. Un panino con
mortadella che 
ricorda l´asilo e si parte.

Sono più o meno 20 km di marcia a passo normale, senza zaino. Durante la
marcia
l´audio del Sound System viene diffuso anche attraverso un
radiotrasmettitore 
installato dall´associazione delle radio comunitarie: ad ogni partecipante è
stata 
distribuita una radiolina (senza nessuna cauzione, ma dovrà essere
restituita). Si
marcia ininterrottamente per 4-6 ore e si arriva nel nuovo accampamento,
dove i 
tendoni sono già montati. Poco dopo arriva il primo pasto caldo:
l´immancabile riso 
e fagioli con carne e sugo. Per ogni pasto vengono utilizzate 8300 gavette
di
alluminio, cucinate 2 tonnellate di riso, 1,8 tonnellate di fagioli, 310
litri di 
olio, 980 kili di carne (tre buoi!) da 415 lavoratori (volontari). Tutto il
materiale viene comprato con il contributo di ogni stato e messo in comune,
poi
ridiviso in modo da dare la possibilità ad ogni stato di preparare un pasto
il più 
vicino possibile ai gusti locali.

Può non sembrare il particolare più importante di questa marcia (non lo è in
effetti), ma mostra la capacità dell´MST di far collaborare un numero
notevole di
persone con orari pesantissimi (dalle 4 del mattino fino alle 10 di sera),
tutti 
spinti esclusivamente dal desiderio di collaborare al successo di questa
marcia, 
producendo un risultato più che accettabile!

Perché questa marcia dunque. Stedile dice contro una politica economica
vergognosa, 
ma nell´articolo non appare nessun attacco diretto al presidente Luis Inacio
Lula da 
Silva. Come mai?

Tutti, o quasi, nel Movimento son convinti che la direzione presa dal
governo non
dipenda dalla volontà personale del presidente, ma dalle pressioni che
questo 
continua a ricevere. Sul settimanale brasiliano Epoca, Stedile sottolinea
l´importanza che i due ministri ultra-conservatori, quello dell´economia
Palocci e quello
dello Sviluppo Furlan, hanno nelle scelte di politica economica. Il primo
regalando 
 il 12% di interesse annuo ai cosiddetti investitori istituzionali (le
banche brasiliane annunciano investimenti record ogni anno, quest´anno un
miliardo di euro di guadagno liquido netto per il Banco do Brasil), il
secondo cercando di mettere il bastone tra le ruote alla politica veramente
rivoluzionaria del Brasile nei confronti del software libero.

Per questo la marcia è importantissima: il 54% dei brasiliani, secondo il
Movimento, reputa necessaria una riforma agraria come quella proposta dal
MST o quella, leggermente edulcorata, promessa dal PT in fase elettorale.
Eppure i poteri forti hanno impedito a questo governo di mantenere le
promesse più basilari. Questa marcia sta avendo un effetto notevole: il 5
maggio ad Anapolis, una città di 300.000 abitanti, ho intervistato un po´ di
ragazzi per la città, alcuni pensionati in giro, i lavoratori del punto
internet, alcuni baristi. Tutti si sono dichiarati favorevoli, tutti hanno
affermato che la lotta del MST è una lotta per riscuotere ciò che Lula aveva
promesso, per migliorare la situazione del popolo brasiliano.

Nella marcia mi sono unito alla "Brigata di Itapeva", dello stato di San
Paolo. Ero stato ad Itapeva l´anno scorso un mese e sono stato sorpreso
dalla quantità di nuovi militanti, moltissimi giovanissmi, poco più di 20
anni, tutti culturalmente capaci (se quest´espressione ha senso). L´MST
continua ad occupare, e continua così a forzare lo stato a ridistribuire la
ricchezza di base di un paese: la terra. La marcia si trasforma in un
percorso intellettuale oltre che fisico: scambiare idee con questi giovani è
estremamente stimolante. Sono curiosi, vogliono viaggiare, le donne sono
fortemente critiche riguardo al machismo che ancora è presente nella base
del movimento, si parla di discriminazione razziale, di politica italiana
--ahimè-- o di politica brasiliana. Discretamente (non sarebbe permesso) si
beve una birra prima di andare a dormire sull´erba.


Mario Alemi <http://mst.linux.it>
www.comitatomst.it