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2/maggio 2005 --Cosa bisogna fare per cambiare la vita del popolo brasiliano
- Subject: 2/maggio 2005 --Cosa bisogna fare per cambiare la vita del popolo brasiliano
- From: Serena Romagnoli <md1042 at mclink.it>
- Date: Mon, 02 May 2005 18:07:34 +0200
Title: 2/maggio 2005 --Cosa bisogna fare per cambiare la vita del popolo brasiliano 2 maggio 2005
Cosa bisogna fare per cambiare la vita del popolo brasiliano
Cari amici e amiche del MST
Il 2 maggio 12.000 lavoratori e lavoratrici lasciano la città di Goiânia in direzione di Brasília per, tutti insieme, camminare, protestare, richiamare l'attenzione della società brasiliana sulla grave situazione di povertà e disuguaglianza nelle campagne. Venuti da 23 stati, questi uomini, donne e bambini percorreranno a piedi, durante 17 giorni, i 200 chilometri che separano le due città. Tra loro c'è Luís Beltrane, di 97 anni che è alla sua terza marcia verso la capitale federale.
Sarà un sacrificio collettivo, in cui ognuno offre il proprio corpo come strumento di lotta per una vita dignitosa per tutti i brasiliani.
I marciatori rappresentano le 200.000 famiglie accampate e le 350.000 famiglie insediate nel paese. Rappresentano i disoccupati, i piccoli agricoltori, le donne contadine, i giovani, gli studenti, i professori, gli indigeni, i movimenti sociali e tutti coloro che invocano trasformazioni e esigono cambiamenti concreti per migliorare la vita del popolo brasiliano. E' la Marcia Nazionale per la Riforma Agraria, frutto della solidarietà nazionale e internazionale.
Tutti i giorni la camminata comincerà alle 5 del mattino. Durante la mattinata, primo che il sole sia troppo caldo, i nostri compagni e compagne marceranno per una ventina di chilometri. Nello zainetto porteranno libri e opuscoli per studiare nel pomeriggio. Dentro di sé, ogni marciatore porta i valori della generosità e della volontà di arrivare.
La notte, la marcia cede spazio alle attività culturali che eleveranno il livello di coscienza del nostro popolo.
Andiamo a Brasilia ad esigere la Riforma Agraria, cambiamenti nella politica economica e a denunciare la schiavitù del lavoratore e della lavoratrice rurale prodotta dall'agrobusiness.
Nel novembre del 2003 abbiamo fatto un accordo con il governi che si è impegnato a insediare 400.000 famiglie in tre anni di mandato. Quasi un anno e mezzo dopo, meno di 60.000 famiglie sono state insediate e il bilancio per la Riforma Agraria ha sofferto un taglio di due miliardi. Il denaro è stato destinato al superavit primario per pagare gli interessi del debito estero, interno e le banche.
Condividiamo con voi la piattaforma politica che sarà consegnata ai tre poteri all'arrivo della Marcia, il 17 maggio a Brasilia.
Speriamo di poter contare sulla partecipazione, l'appoggio e la solidarietà di tutti e tutte.
Un forte abbraccio
La segreteria nazionale del MST
COSA BISOGNA FARE PER CAMBIARE LA VITA DEL POPOLO!
- Proposta del MST, di Via Campesia e dei Movimenti sociali al Governo
Lula-
In ambiente rurale, nell¹agricoltura contadina e rispetto alla riforma
agraria
1 Realizzare l¹obiettivo di insediare 430.000 famiglie senza terra, entro
la fine del mandato, come promesso dal Piano Nazionale di Riforma Agraria.
2 Realizzare un programma di istallazione di agroindustrie negli
insediamenti e di credito speciale per la riforma agraria. Il PRONAF non
sta rispondendo alle necessità dei più poveri.
3 Difendere l¹ Amazzonia e la biodiversità brasiliana contro gli interessi
delle transnazionali e impedire il processo di privatizzazione dell¹acqua.
4 - Garantire il principio della precauzione e impedire la liberazione della
coltivazione commerciale di qualsiasi semente transgenica, prima che ci sia
una indagine sulle conseguenze per l¹ambiente e per la salute delle persone
5 Punire in modo esemplare tutti i fazendeiros responsabili della
violenza contro i lavoratori. Federalizzare i processi per assassinio.
Approvare immediatamente la legge di esproprio delle fazendas con lavoro
schiavo.
6 Demarcare immediatamente tutte le aree indigene, così come stabilisce la
Costituzione, sostenere e valorizzare la cultura dei popoli indigeni.
Regolamentare tutte le terre dei quilombos.
POLITICA ECONOMICA
7 Impiegare i 60 miliardi di reais del superávit primario annuale, che è
denaro del popolo raccolto attraverso le tasse, in investimenti che generino
posti di lavoro per tutti. Investire in abitazioni popolari, salute pubblica
e in EDUCAZIONE gratuita per tutti i giovani. Realizzare programmi per lo
sradicamento dell¹analfabetismo dalla nostra società
8 Abbassare i tassi di interesse reale (Selic) allo stesso livello
praticato negli Stati Uniti e nei paesi vicini come il Venezuela e l¹
Argentina ossia, al 2,5% all¹anno, e non al 19,50% attuale, che produce
soltanto lucro per le banche.
9 Raddoppiare il valore reale del salario minimo e il valore della
pensione portandoli a 454 reais mensili nel maggio del 2005, e 566
reais nel maggio del 2006, puntando a distribuire il reddito e migliorare
le condizioni di vita dei più poveri. Onorando così l¹impegno assunto dal
governo di raddoppiare il potere di acquisto del salario durante il suo
mandato
10 Recuperare il controllo governativo e pubblico sulla Banca Centrale e
sulla politica monetaria. Impedire l¹autonomia della banca, come vogliono e
stanno realizzando i banchieri e il FMI.
11 Non firmare l¹accordo dell¹ALCA. Non accettare le regole
dell¹Organizzazione Mondiale del Commercio che danneggiano l¹economia
brasiliana. Conservare solo quegli accordi commerciali che possano giovare
al popolo.
12 - Realizzare un¹ Udienza Pubblica sul debito estero, come stabilisce la
Costituzione. E rinegoziare il suo valore, poiché abbiamo già pagato diverse
volte. E usare queste risorse per l¹educazione, secondo la proposta della
CNTE (Confederazione nazionale dei lavoratori dell¹educazione). Rinegoziare
il debito pubblico interno, prolungando il suo pagamento senza danneggiare
il bilandio dell¹Unione.
POLITICA IN GENERALE
13 Mobilitare i gruppi del Congresso Nazionale perché sia approvata la
regolamentazione del Plebiscito Popolare, progetto di legge (nr.4718/2004)
presentato da OAB (Ordine degli avvocati del Brasile) e CNBB (Conferenza
Nazionale dei Vescovi). In modo che il popolo possa decidere sulle questioni
fondamentali.
14 Democratizzare l¹uso dei mezzi di comunicazione di massa. Rivedere le
concessioni politiche e liberare l¹uso delle radio e televisioni
comunitarie.
15 Condannare in tutti gli organismi internazionali la politica della
guerra e della violazione dei diritti umani del governo Bush, chiedendo la
ritirata delle truppe statunitensi dall¹Iraq. Ritirare immediatamente le
truppe brasiliane da Haiti.
16 Promuovere un vero mutirão nazionale, discutendo, insieme alla società
un progetto di sviluppo che garantisca la sovranità nazioanle, e
definisca come priorità la garanzia del lavoro per tutti, la lotta alla
disuguaglianza sociale e una vera democrazia politica.
DOCUMENTO CHE I PARTECIPANTI ALLA MARCIA NAZIONALE PER LA RIFORMA AGRARIA
CONSEGNERANNO AI RAPPRESENTANTI DEI TRE POTERI A BRASILIA.
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