[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Dai giornali ecuadoriani critiche all'ENI-Agip
- Subject: Dai giornali ecuadoriani critiche all'ENI-Agip
- From: "Redazione A SUD" <redazione at asud.net>
- Date: Thu, 24 Mar 2005 09:25:23 +0100
Cari amici, vi inviamo un articolo uscito lo scorso 19 marzo sul quotidiano ecuaodoriano nazionale "El Comercio" relativo alle attività della multinazionale italiana ENI. Sabato, 19 marzo 2005 La gestione dell'Agip in Ecuador riceve ulteriori critiche in Italia ENI-AGIP è criticata in Italia per il suo lavoro in Ecuador. Alcuni movimenti sociali (sindacati e associazioni ecologiste) ed il partito dei Verdi la accusano di violare i diritti umani degli indigeni di Pastaza (17 comunità della zona Villano) e di non rispettare l'ambiente. Criticano, per esempio, il contratto che l'ENI-AGIP ha stipulato con gli Huaorani il 28 marzo del 1991, un accordo che gli "copre le spalle" ed elude ogni forma di responsabilità per la multinazionale in caso di danni ambientali o impatti sociali. Si dice, anche, che la multinazionale (presente in Ecuador dal 1987 e socia del consorzio OCP con il 7,5%) abbia regalato piatti, burro, bandiere tricolore e palloni da calcio in cambio del petrolio . "L'ENI sta sfruttando le risorse di un paese e si sta approfittando di un popolo. Sembra l'epoca della conquista, quando si comprava dagli indios in questo modo", dice Giuseppe De Marzo, Portavoce dell'Associazione A-Sud che lavora con i movimenti sociali del sud del mondo ed è presente in 30 città italiane. Il senatore dei Verdi, Francesco Martone, chiederà conto di questo contratto al ministro dell'Attività Produttiva, Antonio Marzano, mentre l'eurodeputata DS, Martha Vicenzi, porterà il caso al Parlamento Europeo. "E' un contratto che compra gli huaorani perché non si oppongano all' ENI-AGIP come accadde in Nigeria. Questo accordo viola i diritti umani degli indigeni. Perché il governo non controlla che si applichi l'emendamento del Senato che obbliga a rispettare i criteri ambientali e umani in Ecuador?", spiega al nostro giornale il senatore Verde Francesco Martone. La società a capitale misto (il 30 % è statale) ha sempre dichiarato che nel BLOCCO 10, dove realizza le sue attività di esplorazione e produzione petrolifera, non esiste nessun tipo di contaminazione. Ma A-Sud, che è stata un mese fa in Ecuador con gli shuar e con la comunità El Trionfo (BLOCCO 10), afferma il contrario. "Abbiamo raccolto campioni di terra e indetto una conferenza stampa per il 13 aprile con i risultati delle analisi", dice De Marzo. La causa trova anche il sostegno di alcuni lavoratori dell'ENI, riuniti nell'Associazione Ética Energética. Loro affermano che l'ENI non realizza contratti regolai, paga salari di quattro dollari al giorno e non offre garanzia sociali o di pensionamento. "E' un bene che se ne parli in Italia, perché in molti credono che le multinazionali rispettano i Diritti Umani. Ci sono troppi interessi economici perché avvenga", sostiene Martino Iglesias, presidente dell'ONG Selvas. Dettagli Potenzialmente L'ENI ha stipulato un accordo di cooperazione e assistenza sanitaria, educativa e abitativa con le comunità indigene nel 2003. Un problema regionale Nelle province in cui si realizzano estrazioni petrolifere si sono presentai problemi con le comunità indigene. Una posizione La comunità Sarayaku rifiuta totalmente la presenza della compagnia petrolifera. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- La gestión de Agip en Ecuador recibe más críticas en Italia Corresponsal en Milán Eni-Agip está cuestionada en Italia por su trabajo en Ecuador. Algunos movimientos sociales (sindicatos y asociaciones ecológicas) y el partido Verde la acusan de violar los derechos humanos de los indígenas de Pastaza (17 comunidades del campo Villano) y de irrespetar el ambiente. Ello, por ejemplo, critican el contrato que firmó con los huaorani, el 28 de marzo del 2001. Un acuerdo que les cubre las espaldas y elude cualquier responsabilidad en caso de da-os ambientales o de impactos sociales. También se dice que a cambio de petróleo, la multinacional (presente en Ecuador desde 1987 y socia del consorcio OCP, 7,5 por ciento) regaló platos, mantequilla, banderas tricolor, y pelotas. "Eni se está aprovechando de los recursos de un país y de un pueblo. Esto parece la época de la Conquista, cuando se compraba a los indios de esa forma", dice Giuseppe De Marzo, presidente de la Asociación A Sud, que trabaja con los movimientos sociales d! el sur del mundo y está en 30 ciudades italianas. Asimismo, el senador de los "Verdes", Francesco Martone, pedirá cuentas sobre ese contrato al ministro de la Actividad Productiva, Antonio Marzano. Y la eurodiputada de Democráticos Izquierda (DS), Martha Vicenzi, presentará el caso al Parlamento Europeo. "Es un contrato de compra a los huaorani, para que no se opongan a la ENI-Agip como ocurrió en Nigeria. Ese acuerdo viola los derechos humanos de los indígenas. ¿Por qué el Gobierno no vigila que se cumpla la enmienda del Senado que obliga a respetar los criterios ambientales y humanos en Ecuador?", explica a este Diario, el senador Verde Franceso Martone. La empresa de capital mixto (30 por ciento del Estado) siempre ha declarado que en el bloque 10, donde realiza sus actividades de exploración y producción, no hay ningún tipo de contaminación. Pero A-Sud, que estuvo hace un mes en Ecuador con los shuar y con la comunidad El Triunfo ! (bloque 10), dice lo contrario. "Tomamos muestras de la tierra y el 13 de abril daremos una conferencia en Roma con los resultados", dice De Marzo. La causa está apoyada también por los propios trabajadores de la ENI (algunos), reunidos en la Asociación Ética Energética. Estos reconocen que la empresa hace subcontrataciones, paga salarios de cuatro dólares al día y no ofrece garantías sociales o de jubilación. "Es bueno que se hable de esto en Italia porque se cree que las multinacionales respetan los DD.HH. Hay demasiados intereses económicos como para hacerlo", sostiene Martino Iglesias, presidente de la ONG Selvas. Los pormenores El potencial ENI firmó un acuerdo de cooperación y asistencia sanitaria, educativa y de vivienda con las comunidades indígenas, en el 2003. Un problema regional En las provincias donde hay explotación petrolera se han presentado problemas con las comunidades indígenas. Una posición La comunidad Sarayaku rechaza totalmente la presencia petrolera. Sábado, 19 de Marzo del 2005 --------------------------------------------------------------------------------------- Redazione A SUD via A. Contarini 13, 00154, Roma <mailto:redazione at asud.net>redazione at asud.net <http://www.asud.net>www.asud.net 39+06/5748332
- Prev by Date: ADMITEN EN CMP 23-MARZO-05 les comparto est anota atrasada pero importante saludos Do widzenia! Roberto
- Next by Date: comunicato urgente della comunità di san josé
- Previous by thread: ADMITEN EN CMP 23-MARZO-05 les comparto est anota atrasada pero importante saludos Do widzenia! Roberto
- Next by thread: comunicato urgente della comunità di san josé
- Indice: