Sit-In all'Ambasciata Colombiana per fermare i massacri nelle Comunità di Pace



A sostegno della pace



fermiamo i massacri nelle Comunità di Pace in COLOMBIA

Sit-In all'Ambasciata Colombiana contro i massacri nelle Comunità di Pace

21 Marzo 2005 ore 12,30



Lunedì 21 marzo alle 12.30, la "Rete di solidarietà a sostegno delle
 Comunità di Pace colombiane dell'area del Chocò e dell'Urabà" e
l'Associazione "A Sud" organizzano un Sit-In davanti all'Ambasciata
Colombiana, in Via G. Pisanelli 4, a Roma,  per denunciare il massacro
sofferto dalle comunità di pace colombiane ed il tentativo di
militarizzarne il territorio.



In accordo con la denuncia inviata dalla Comunità, il 21 febbraio scorso
una brigata dell'esercito colombiano ha massacrato otto abitanti della
Comunità di pace di San José de Apartadò. Sono stati orrendamente uccisi  e
gettati in fosse comuni. Tre erano bambini e due erano donne  di 17 e 27
anni.  Tra le vittime anche il lider della Comunità e difensore dei diritti
umani, Luis Eduardo Guerra, che era stato invitato in Italia per
partecipare alla marcia della Pace Perugia Assisi del 2003, all'IV
Assemblea ONU dei Popoli, al 2° Forum Internazionale Colombia Vive! e a
molte altre iniziative di solidarietà organizzate per chiedere l'appoggio
al processo di pace da parte della comunità internazionale.

Il Ministro della Difesa colombiano Jorge Alberto Uribe, ha dichiarato che
non si può permettere che nel paese ci siano alcuni luoghi dove lo Stato
non possa essere presente con il suo Esercito o con posti di Polizia,
annunciando così la imminente militarizzazione delle Comunità di Pace.

Di fronte a questa minaccia le Comunità riaffermano con forza il loro
diritto alla  neutralità nei confronti di qualsiasi attore armato
comunicando che, qualora si  realizzasse la militarizzazione dell'area, si
vedrebbero costretti a un nuovo sfollamento forzato poiché la presenza di
uno degli attori armati  all'interno delle Comunità li convertirebbe
automaticamente  in possibili obiettivi militari del gruppo armato
contrario. Sono oltre 150 il numero delle vittime all'interno delle
comunità di pace e 350 le violazioni dei diritti umani, tutti crimini
rimasti nella totale impunità.



Per non dimenticare la Colombia, per denunciare la guerra in corso ed i
massacri contro le comunità di pace, una delegazione dei rappresentanti
della Rete di solidarietà, di cui in Italia è capofila il comune di Narni,
e dell'associazione A Sud, consegneranno all'ambasciatore Colombiano una
lettera per testimoniare tutto il loro appoggio alle Comunità di Pace e per
esprimere preoccupazione e sdegno per l'ennesimo massacro compiuto.



19 marzo 2005

Il Comune di Narni (Tr), il Consiglio Regionale dell'Umbria, la Provincia
di Terni, Il Consiglio Regionale della Toscana, il Comune di Cascina (Pi),
il Comune di Roma, il Comune di Montebelluna (TV), la Fondazione
Internazionale Lelio Basso Gruppo Colombia, RETI di Pace, MIR nazionale,
IPO Italia e tutti gli altri membri della Rete di Solidarietà con le
Comunità di Pace Colombiane della zona del Chocò e dell'Urabà.



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