[latinoamerica] LATINOAMERICA - Perù : Nuove vittime dei militari



Cari amici,
diffondiamo il comunicato inviato dalla Rete Perù sulle nuove vittime dei
militari e le fosse comuni ritrovate nell'accampamento di Los Cabitos.

Un caro saluto
La redazione di
Latinoamerica

PERU':

Sembra una interminabile saga dell'orrore quella che si va man mano
dipanando in Peru': nell'accampamento militare di Los Cabitos, nella
provincia di Ayacucho, sono state scoperte varie fosse comuni e un forno
che sarebbe stato utilizzato per eliminare i resti delle persone uccise
dall'esercito nel corso delle operazioni di "anti-terrorismo".
Uno dei corpi ritrovati porta un buco buco nel cranio provocato da
proiettile, mentre vicino alle ossa degli altri corpi sono state rinvenute
schegge di proiettili.
Yuber Alarcon, avvocato dell'associazione per i Diritti Umani Aprodeh
(l'associazione referente in Peru' di Amnesty International), ha affermato
che questa base militare fu utilizzata "come centro di reclusione, tortura,
arresti arbitrari ed esecuzioni extragiudiziali commesse durante la
gestione del capo politico militare Clemente Noel tra il 1982 ed il 1983".
Tomas Infante, giudice specializzato nei diritti umani ha confermato che
almeno due delle persone sepolte nelle fosse comuni sono state uccise da
colpi di pistola esplosi a distanza minima.

Il Rapporto della commissione della Verità, pubblicato nel 2003 ha
calcolato che le vittime del conflitto interno degli anni '80 e '90 sono
state piu' di 69.000.
La maggior parte delle persone uccise (il 79%) era costituito da contadini
poveri (il 40% dei quali abitanti nella regione di Ayacucho). Gente povera
che viveva nei villaggi delle Ande o nella Selva, per lo piu' di origine
indigena (il 75% delle vittime non parlava lo spagnolo come prima lingua).

Secondo le ricerche della Commissione, la responsabilita' del 54,5% delle
vittime va suddivisa tra le forze di polizia, l'esercito e i comitati di
autodifesa (cioe' le milizie contadine autoformatesi per difendersi dagli
attacchi di Sendero e ben presto inglobate nella strategia repressiva dello
Stato), mentre la responsabilita' del 54% delle vittime ricade su Sendero
Luminoso.
Un ultimo 1,5% delle vittime viene attribuito all'organizzazione guevarista
dei Tupacamaros che non sono pero' accusati di violazioni estensive dei
diritti umani.
La Commissione nel suo Rapporto denuncia che l'obiettivo delle FFAA fu
quello di "terminare rapidamente il conflitto, senza tener conto del costo
in vite umane. Vollero recuperare il dominio del territorio supponendo che
la popolazione si divideva tra zone fedeli allo Stato e zone sovversive o
rosse".

Carlos Tapia, ex membro della Commissione della Verita', ha raccomandato
alle Forze Armate di riconoscere le violazioni dei diritti umani compiute
affinche' il popolo possa recuperare fiducia nelle istituzioni militari e
si inizi la riconciliazione.
Ha poi aggiunto che anche i politici dovrebbero fare un mea culpa poiche'
furono responsanbili dell'operato delle forze armate.
Carlos Basombrio ha sottolineato che fino a che non si ammettera' la
verita' questa riapparira' di tanto in tanto come un fantasma cosi' come
accade in Argentina e in Cile.

(fonti:
Rapporto della Commissione della Verita'
Peru 21, 10 dicembre
La Republica, 6 gennaio
El Comercio, La Republica, 7 gennaio
La Republica, Peru 21, El Comercio, 13 gennaio
Correo, La Republica, El Comercio, 14 gennaio)

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