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ComStampa: AmLat - Comunità Sudamericana
- Subject: ComStampa: AmLat - Comunità Sudamericana
- From: info <info at selvas.org>
- Date: Fri, 10 Dec 2004 19:24:16 +0100
************************************************* * Associazione Culturale S E L V A S . O R G * * Osservatorio Indipendente sulla Regione Andina * **************************************************** <http://www.selvas.org/>http://www.selvas.org/ e-mail: info at selvas.org ================================================== :: L'OPINIONE dal VENEZUELA :: COMUNITÀ SUDAMERICANA: NON SOLO MERCATO, ANDARE OLTRE Di Tito Pulsinelli * CARACAS 10 Dicembre 2004 - L'atto costituvo della Comunità Sudamericana di Nazioni è avvenuto in due fasi. Dapprima nello scenario altamente simbolico del Cusco, l'ultima gran civiltà sudamericana a soccombere, e poi ad Ayacucho, esattamente 180 anni dopo la battaglia in cui l'impero spagnolo, sconfitto, ripercorse in senso inverso la rotta di Cristoforo Colombo. Come dire, la morte, a cui fa seguito la lunga parentesi della confluenza tra indo euro e afro-america, e poi la resurrezione. Il nuovo soggetto geo-politico raccoglie 360 milioni di persone, che vivono in un territorio di 17 milioni di chilometri quadrati, dove scorre il 27% dell'acqua dolce del pianeta, con 8 milioni di Km quadrati di boschi, e riserve energetiche e minerarie di tutto rispetto. I beni prodotti sommano 973 miliardi di dollari, di cui se ne esportano 180. Il gran padronato industriale brasiliano, attraverso il foglio conservatore "O Estado de Sao Paulo", è proclive a pensare che si tratta di "...una fantasia geo-politica che si basa su altre due fantasie meno ambiziose (Mercosur e CAN)". Questo è il punto di vista di chi giudica solo attraverso la lente del commercio inmediato, e non vede oltre l'orizzonte del bilancio annuale. Miopia che offusca la visione strategica, indispensabile in un periodo storico in cui le maggiori multinazionali sommano le forze di più stati-nazione messi assieme, e anche quelle di più borghesie nazionali messe assieme. Fatto sta, che il nuovo organismo regionale che raggruppa 12 paesi, si muove con molto realismo e senso pratico. Rinuncia a priori a formare nuove istituzioni e burocrazie, preferendo operare con le pre-esistenti organizzazioni sovra-nazionali dell'area (per esempio, il SELA). L'istanza decisionale suprema sarà l'annuale vertice dei Presidenti dei 12 paesi membri. La Comunità Sudamericana si muoverà di già come un fronte, in primo luogo per definire politiche comuni nei confronti degli organismi multilaterali (ONU, Organizzazione Stati Americani, FMI, OMC, Banca Mondiale, Banca Interamericana dello sviluppo ecc). Questo significa non agire più in ordine sparso, ma come un blocco nelle trattative per l'ALCA e con l'Unione Europea. Speriamo influisca anche sui negoziati dei trattati per il libero commercio (TLC), giunti alla fase conclusiva. Infatti, gli Stati Uniti stanno forzando a livello bi-nazionale, la conclusione di TLC con Colombia, Ecuador e Perù. Celso Amorin, ministro degli esteri brasiliano, faceva notare che la differenza strutturale più rimerchevole tra il sud e il nord del continente è che "...negli Stati Uniti non esiste la separazione fisica tra il Pacifico e l'Atlantico, mentre tra l'est e l'ovest del Sudamerica esiste la barriera delle Ande e l'immensità dell'Amazzonia". Il secondo asse d'azione del neo-nato blocco è l'integrazione fisica territoriale, che permetterà ai paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay) di comunicare direttamente con il Pacifico. E questo è possibile solo con l'unità progettuale con i paesi delle Ande. Per questo il punto d'approdo strategico è la confluenza dei paesi del Mercosur con quelli della Comunità Andina, più Cile, Panama, Surinam e Guyana. Quella che viene definita "integrazione fisica" si concretizza in una serie di strutture di comunicazione (ponti, strade, porti, ferrovie ecc) contemplati in 350 progetti dal costo totale di 200 miliardi di dollari. Tuttavia, è stata definita la priorità di 32 grandi progetti da realizzare nel corso dei prossimi 5 anni, con un costo di 4 miliardi di dollari. La filosofia che ispira il nuovo blocco geo-politico conta di riuscire a vincere gli ostacoli, le differenze di ordine materiale e di natura politica, puntando su una visione che scarta la concorrenza, privilegiando la complementarietà delle varie economie e delle caratteristiche geo-strategiche di ogni paese. Concretamente, ha già fatto passi in avanti la proposta di integrazione energetica, che ha come base le ragguardevoli riserve gasifere della Bolivia e quelle di petrolio e gas venezuelane- Al di là di ogni ragionevole scetticismo, interessato o meno, è da ritenersi positivo questo nuovo e inatteso livelllo raggiunto nelle relazioni comuni, soprattutto se guardiamo al medio periodo. Basti pensare, infatti, alle gravi conseguenze che deriverebbero da un eventuale cedimento della Colombia e del Perù nelle trattative in corso riguardante i brevetti sulle risorse naturali. Sarebbe un danno generale perchè aprirebbe alle multinazionali del nord le porte dell'Amazzonia, mettendonene a rischio la bio-diversità, abbandonata all'inevitabile saccheggio onnivoro dei cantori della "natura selvaggia da domare". Anche per quel che riguarda le ingenti risorse idriche -(ricordiamo 27% dell'acqua pura del mondo)- senza una politica comune regolatrice potrebbe produrre conflitti interni in un futuro molto prossimo. Le sorgenti della maggioranza degli affluenti del Rio delle Amazzoni si trovano nella regione delle Ande. E' bene non dimenticare quando, qualche decennio addietro, il Brasile costruì dighe lungo il corso degli affluenti del Rio de la Plata, e l'Argentina protestò senza successo per i danni subiti. Grosso modo, queste sono le coordinate entro cui dovrà agire la Comunità Sudamericana, al cui interno esistono i tiepidi e quelli che frenano. Il nucleo-motore è formato dalle economie principali del Brasile, Argentina e Venezuela che, dal suo lato, spinge anche per la formazione di un organismo finanziario da alimentare con le riserve monetarie che le banche centrali investono nelle economie G7. Sul tappeto vi è anche la creazione della difesa integrata del sub-continente con una Organizzazione dell'Atlantico del Sud. * Collaboratore di Radio Onda d'URTO di Brescia, ha pubblicato numerose analisi sulla geopolitica latinoamericana per l'Osservatorio Indipendente Selvas.org. (Il presente articolo è utilizzabile con la citazione dell'autore e di Selvas.org.) ---------------------- --> CAMPAGNA: "Libera dai soldi l'informazione indipendente" <http://www.selvas.org/SostieniSelvasorg.html>http://www.selvas.org/SostieniSelvasorg.html ---------------------- <http://www.selvas.org>http://www.selvas.org <<http://www.selvas.org/>http://www.selvas.org/> Osservatorio Indipendente sulla Regione Andina mail to: redazione at selvas.org
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