[latinoamerica] LATINOAMERICA



Cari Amici,

abbiamo ricevuto questo appello da Isabel Menocal, una nostra amica
messicana, su un fatto veramente inaccettabile che sta accadendo in Messico
da ben dieci anni. Abbiamo deciso così di affrontare il caso ampiamente nel
prossimo numero di Latinoamerica (il n. 85 che andrà in libreria i primi di
gennaio prossimo) con due articoli, uno di Silvia Baraldini e un altro di
Blanche Petrich, giornalista de La Jornada di Messico.







FIRMA PER LE DONNE ASSASSINATE A CIUDAD JUÁREZ, CHIHUAHUA



NON UNA DI PIU'



Ogni tanto riceviamo messaggi di posta elettronica in cui si richiede la
nostra firma per diversi, accertati casi di violazione dei diritti umani in
tutto il mondo; di solito siamo solidali e rispondiamo dando il nostro
l'appoggio. E il Messico? Qui, nel nostro Paese avvengono innumerevoli
abusi dei diritti umani, tra i quali uno molto grave: più di 370 giovani
donne, tutte messicane, sono state assassinate negli ultimi anni a Ciudad
Juárez, Chihuahua. Si fanno diverse ipotesi sui moventi del, o dei
criminali, ancora in libertà perché questo caso continua ad essere
irrisolto: si parla di una catena internazionale di video di stupri ed
uccisioni di donne da vendere in oriente; o della possibilità di assassinii
in serie, motivati da sadismo o da odio razziale; o ancora che i crimini
vengano commessi per ottenere organi da vendere. Moventi ce ne possono
essere molti, ipotesi anche, soluzioni nessuna.

E' importante dire che Ciudad Juárez, Chihuahua è una città di frontiera e
che dall'altra parte del Rio Bravo c'è El Paso, Texas, USA e che, a
tutt'oggi, è stato individuato il colpevole di un solo crimine: si tratta
di un cittadino originario del Medio oriente, reo confesso, attualmente in
carcere. E gli altri 370 casi? Continuano a rimanere irrisolti e
l'assassino, o gli assassini, a restare impuniti. Cosa ha fatto il governo
messicano per risolvere questo caso, a parte una guerra a colpi di
documenti e di dichiarazioni? Le posizioni del governo dello stato di
Chihuahua e quelle del governo federale messicano sono in antitesi, così
come quelle della Procura generale della Repubblica e della Segreteria del
Governatorato. La Presidenza della Repubblica ha intenzione di nominare un
commissario speciale.

E la società civile cosa fa? Molte domande diverse sorgono di fronte a
questi fatti vergognosi che hanno macchiato l'attuale governo: nessuno,
dalla Presidenza della Repubblica fino all'ultimo poliziotto di Ciudad
Juárez, risolve nulla, tutti rilasciano solo dichiarazioni e promesse e
intanto i crimini continuano. Esistono sospettose contraddizioni tra le
parole ed le azioni delle autorità messicane che offuscano giorno dopo
giorno la loro azione in questo caso, a tutt'oggi insoluto.

Di fronte a questa situazione è nostro dovere di cittadini messicani, di
individui dotati di coscienza e di esseri umani chiedere una soluzione
immediata di questo crimine di massa. In questi fatti si palesano sia
l'odio verso le donne, la libertà e la pace, sia la democrazia assai
relativa che si vive in Messico: non c'è soluzione ai crimini; il criminale
o i criminali continuano ad essere impuniti e in libertà e a Ciudad Juárez
si vive ogni giorno il pericolo che cresca l'escalation delle uccisioni.
Non vogliamo che ci siano altre case in lutto, altri orfani, madri e padri,
fidanzati e sposi feriti da una vita spezzata per sempre. Ti proponiamo di
partecipare al problema firmando questa protesta e la richiesta di
soluzione che verrà inviata in prima istanza alle autorità messicane; in
seconda battuta, vogliamo rendere noto alla comunità virtuale e a quella
delle ong che difendono i diritti umani nel mondo quello che succede nel
nostro paese. Non facciamo questo con spirito da giallisti o politico o
partitico. Pur essendo un gruppo non formiamo un'organizzazione non
governativa; siamo solo soprattutto cittadini che alzano la propria voce di
fronte a questa ingiustizia commessa verso delle nostre compatriote e le
loro famiglie e chiediamo la soluzione di questo caso vergognoso.

In questa prima fase, abbiamo bisogno di almeno cinquemila firme con nome
ed indirizzo elettronico di chi appoggia questa protesta civile e questa
richiesta di giustizia. Faremo pervenire i risultati della catena alla
Presidenza della Repubblica, alla Segreteria del Governatorato, alla
Procura generale della Repubblica, all'Istituto nazionale delle donne, al
Governo dello Stato di Chihuahua ed alla Commissione nazionale dei Ddiritti
umani.

Firma questa catena e continuala, inviandola a tutti i tuoi conoscenti
affinché sostengano questa causa.

Fai una copia dell'indirizzo elettronico per continuare la catena, per
poterne consegnare la versione stampata alle autorità citate una volta
arrivati alle cinquemila o più firme.

 Contiamo sul tuo appoggio e ricorda che la democrazia non è solo andare a
votare ma è, cosa ben più importante, alzare la voce per reclamare i propri
diritti civili e dimostrare il tuo senso civico e la tua solidarietà.
Firma! E' per il Messico e per tutti noi.

Per favore manda la tua firma a carloshaus at infosel.net.mx y
pulgos at prodigynet.mx, al fine di dare un seguito e di stampare le liste dei
nomi da consegnare alle autorità sopra citate nella versione stampata via
posta raccomandata.


Mónica Del Villar K.
Editorial Raíces
mdelvillar at arqueomex.com
Fax: 5557-5078
Tel.: 5557-5095