[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
L'Fbi scheda i pacifisti americani come «terroristi». Protesta per i diritti civili in Usa
- Subject: L'Fbi scheda i pacifisti americani come «terroristi». Protesta per i diritti civili in Usa
- From: "nello margiotta" <nellomargiotta55 at virgilio.it>
- Date: Mon, 24 Nov 2003 13:29:49 +0100
23.11.2003 di Roberto Rezzo http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=30761 L'Fbi ha ammesso di schedare chi partecipa alle manifestazioni contro la guerra. Informazioni dettagliate vengono raccolte sugli organizzatori in collaborazione con le forze di polizia locali, nel tentativo di identificare e isolare «pericolosi estremisti». Il New York Times è entrato in possesso di un memorandum riservato che l' agenzia investigativa federale ha fatto pervenire alle autorità di Washington e San Francisco in occasione delle proteste svoltesi il 25 ottobre scorso, quando decine di migliaia di persone hanno sfilato per chiedere l'immediato ritiro delle truppe Usa dall'Iraq. Nel documento vengono analizzate le modalità con cui si organizzano le manifestazioni, e i canali di comunicazione Internet normalmente usati dal movimento per la pace. L'Fbi cita «campi di esercitazione» dove verrebbero svolte le «prove generali» delle manifestazioni, utilizzando un linguaggio che fa pensare più a una guerriglia clandestina che alle manifestazioni di piazza viste in tutto il Paese, cui hanno preso parte famiglie con bambini, pluridecorati veterani di guerra, organizzazioni sindacali, gruppi religiosi e stelle del cinema. «Siamo interessati a individui, gruppi e organizzazioni terroristiche che potrebbero commettere direttamente o appoggiare in qualche modo atti di violenza - ha dichiarato ieri Bill Carter, un portavoce dell'Fbi - Cerchiamo di raccogliere informazioni su attività criminali, e questo non ha alcun effetto sul diritto di protesta che la Costituzione riconosce a ogni cittadino americano». Rassicurazioni poco convincenti, perché il memorandum dell'agenzia accomuna attività criminose, come l'utilizzo di documenti falsi, ad altre perfettamente legittime, come cercare di far partecipare il maggior numero possibile di persone a una manifestazione. I siti online delle organizzazioni pacifiste finiscono insieme a quelli dove vengono vendute maschere anti-gas per proteggersi dai lacrimogeni della polizia. Eppure nessuna delle sigle che hanno organizzato la protesta risulta sotto accusa per commercio di articoli paramilitari. L'American Civil Liberties Union, insieme ad altre organizzazioni per la difesa dei diritti umani, denunciano che è in atto un grave attacco alle libertà costituzionali. «Il comportamento dell'Fbi dimostra che la linea di confine fra terrorismo e disobbedienza civile è stata cancellata». Herman Schwartz, illustre docente di diritto costituzionale all'American University, ha avanzato profonde riserve circa la legittimità di queste indagini: «Servono a scoraggiare la partecipazione della gente alle manifestazioni. Sono un atto intimidatorio. L'Fbi sa bene che nessuno ha voglia di finire schedato con nome cognome e tanto di fotografia nei suoi archivi». L'opposizione accusa l'amministrazione di Bush di spingere il Paese agli anni '60, quando l'Fbi, allora diretta da Edgar Hoover, infiltrava il movimento per i diritti civili di Martin Luther King e manovrava per screditare gli avversari politici del governo. Gli abusi di quegli anni, noti sotto il nome del famigerato programma Cointelpro, spinsero il Congresso a imporre restrizioni sulle indagini dell'Fbi tra le forze politiche. Restrizioni che lo scorso anno il segretario alla Giustizia John Ashcroft ha di fatto cancellato con il suo Patriotic Act, il corpo di leggi d'emergenza varato dopo gli attentati terroristici dell'11 settembre. Intanto la polizia di Miami finisce sotto accusa per la repressione della protesta contro il vertice sul libero commercio di giovedì scorso. «Ingiustificato uso di violenza», denunciano i manifestanti. Le autorità si difendono: «Volevamo evitare che si ripetessero i disordini di Seattle».
- Prev by Date: NOTIZIE MST: ALCA E PIANO NAZIONALE DI RIFORMA AGRARIA
- Next by Date: Messico: Detenciones arbitrarias y torturas en Juárez: CNDH
- Previous by thread: NOTIZIE MST: ALCA E PIANO NAZIONALE DI RIFORMA AGRARIA
- Next by thread: Messico: Detenciones arbitrarias y torturas en Juárez: CNDH
- Indice: