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NOTIZIE MST: ALCA E PIANO NAZIONALE DI RIFORMA AGRARIA
- Subject: NOTIZIE MST: ALCA E PIANO NAZIONALE DI RIFORMA AGRARIA
- From: Serena Romagnoli <md1042 at mclink.it>
- Date: Sun, 23 Nov 2003 19:19:28 +0100
NOTIZIE NOVEMBRE 22/11 Un¹Alca disidratata (Letraviva MST/Folha) Le notizie che arrivano da Miami stanno indicando che gli USA e gli altri paesi accetteranno per ora l¹indicazione brasiliana per un accordo Alca ³disidratato² cioè più flessibile e meno ampio di quello previsto all¹origine. L¹Alca dovrebbe includere un insieme minimo di benefici e obblighi. I paesi che lo volessero potrebbero negoziare impegni aggiuntivi su base bilaterale o multilaterale. Nessuno sarà poi forzato ad assumere impegni su temi problematici come per esempio l¹antidumping, gli investimenti, la proprietà intellettuale e gli acquisti del governo. E¹ presto per festeggiare. Il passo indietro USA è tattico e temporaneo, vogliono evitare la catastrofe tipo Cancun. Gli USA non nascondono la loro scontentezza. L¹agenda definita a Miami sarà vaga e generica. Canada, Cile e Messico hanno criticato questo modello di Alca uscito dall¹accordo USA-Brasile. Avendo accordi molto ampi con gli USA insistono che anche Brasile, Argentina e gli altri partecipanti all¹ALCA devono assumere impegni dello stesso tipo. Non possono altrimenti ottenere gli stessi vantaggi (in termini di accesso al mercato USA, per esempio). Anche gli USA hanno detto che i vantaggi devono essere proporzionati agli impegni che si assumono. Il Brasile accetta il principio della corrispondenza tra benefici e obblighi ma ritiene che questa corrispondenza deve essere negoziata all¹interno di ciascuna categoria di accordo. (sintesi di un testo di Paulo Nogueira Batista Jr. economista e ricercatore) 21/11- I lavoratori rurali marciano contro l¹ALCA e i transgenici a Brasilia Nel pomeriggio del 21 novembre, i lavoratori rurali accampati dal 19 novembre a Brasilia hanno realizzato una marcia che si è conclusa di fronte all¹Ambasciata USA contro l¹ALCA. Oltre ai lavoratori rurali che fanno parte dei movimenti che compongono Via Campesina, hanno partecipato anche funzionari in sciopero dell¹Embrapa e lavoratori rurali della Contag. Alla fine dell¹atto, i lavoratori hanno gettato spighe di mais transgenico di fronte all¹ambasciata. 21/11 - Lula incontra i lavoratori rurali a Brasilia (Letraviva MST) La mattina del 21 novembre il presidente Lula ha incontrato circa 5000 lavoratori rurali che il giorno precedente avevano partecipato alla Conferenza della Terra per un Piano Nazionale di Riforma Agraria. Nelle parole del presidente ³il Piano è essenziale per la realizzazione della Riforma Agraria, ma la borghesia non vuole che questo accada². Lula ha poi chiesto ai contadini di avere pazienza poiché la Riforma Agraria non accadrà per magia². L¹incontro è avvenuto nel Padiglione delle Esposizioni a Brasilia, luogo dove i lavoratori che avevano marciato per 10 giorni, erano accampati. 21/11 - Lula: la riforma agraria sarà fatta con obiettività (sito PT) Il governo - ha detto Lula incontrando i lavoratori agricoli non vuole solo insediare le famiglie, ma organizzarle in cooperative, preparare le istituzioni bancarie perché il credito al piccolo agricoltore sia ben utilizzato, portare la tecnologia nelle campagne. ³La riforma sarà fatta con l¹obiettività necessaria, ma all¹interno di alcune priorità. Il nostro problema non è solo insediare. L¹esperienza di collocare dei miserabili in un cantone c¹è già stata. Il lavoro è più difficile, è organizzare i lavoratori in cooperative, portare la tecnologia nelle campagne. Costruire una combinazione tra produzione, industrializzazione e commercializzazione. Dobbiamo discutere negli insediamenti che tipo di case verranno fatte. Bisogna costruire un nuovo modello di scuola, un nuovo modella di sanità². Stedile ha ringraziato il presidente e ha detto che la maniera più economica di creare posti di lavoro è investire nell¹agricoltura familiare e nella riforma agraria: ³Grazie presidente per essere venuto qui ha detto - la sua presenza e il suo gesto rivelano il sentimento del ³companheirismo². Stedile ha aggiunto che il Presidente della Repubblica sta confermando che non si preoccupa solo dei numeri e della matematica ma mette al primo posto la vita e i sentimenti. Stedile ha inoltre sottolineato che la riforma agraria è urgente e necessaria e dichiarandosi a fianco del governo ha affermato ³Non ho paura. Noi saremo soldati di questa battaglia² 20/11 - Rossetto afferma che il 2004 sarà l¹anno della riforma agraria (Carta Maior) All¹apertura della Conferenza della Terra a sostegno del Piano Nazionale di Riforma Agraria, il Ministro Miguel Rossetto ha affermato che il 2004 sarà l¹anno della riforma agraria in Brasile. ³Sappiamo che abbiamo fatto poco quest¹anno. Le cose cambieranno, devono mutare². Genoino, presidente del PT, ha cercato di dividere le responsabilità in relazione alla riforma agraria. La riforma deve salire tre rampe di scale quella del Planalto, quella del Congresso e quella del Potere Giudiziario. ³Sappiamo che gran parte dei processi di esproprio si scontra nelle decisioni di alcuni giudici². Ha dichiarato. 20/11 - Rossetto promette 400.000 insediamenti entro il 2006 (Caros Amigos) Il Ministro Rossetto ha promesso a Brasilia, durante la Conferenza della Terra che entro il 2006 saranno insediate 400.000 famiglie, 130.000 saranno beneficiate da programmi di credito fondiario e altre 500.000 otterranno i titoli di proprietà di terre che già occupano. Ciò che non vogliamo e che ha provocato conflitti ha aggiunto il ministro è la eccessiva lunghezza dei processi. Alcuni durano anche 7/8 anni e questo provoca una enorme tensione sociale. All¹inizio della settimana il ministro aveva annunciato un obiettivo di 355.000 famiglie da insediare attraverso il PNRA, cosa che ha generato dure critiche da parte dei movimenti di senza-terra, che hanno definito ³ridicola², ³meschina² , ³insufficiente² questa meta. L¹obiettivo è stato ora portato a 400.000 famiglie. João Paulo Rodrigues, del coordianmento nazionale del movimento ha dato sei mesi al presidente per realizzare parte degli obiettivi: Non c¹è tregua per il presidente Lula, né c¹è tregua nelle occupazioni² ha affermato. Se si arriva alla metà dell¹anno e il presidente non ha realizzato quello che è stato promesso oggi, di insediare le famiglie che sono accampate, di andare avanti nel processo di riforma agraria, non c¹è dubbio che i lavoratori, non solo del MST, ma anche di altri movimenti sociali, torneranno a fare lotte come è stato fatto con altri governi². Rossetto ha sottolineato che ³tutte le risorse per mettere in pratica il PNRA sono garantite². Nel 2004 Rossetto ha promesso l¹insediamento di 115.000 famiglie. Non ha detto da dove verranno le risorse ma ha affermato che nel prossimo hanno le risorse destinate all¹acquisizione della terra devono passare dalla previsione attuale di 630 milioni di reais a 2.54 miliardi di reais (1 euro = 3,3 reais) 19/11- Il Piano Nazionale di Riforma Agraria elaborato dal gruppo coordinato da Sampaio (Carta Maior) Insediare un milione di famiglie, generare tre milioni di posti di lavoro diretti e permanenti nelle campagne, elevare il reddito minimo degli insediati a 3,5 salari minimi, ampliando la partecipazione degli insediamenti dall¹1% all¹8% del Prodotto Interno Bruto (PIB) agricolo. Garantire alla popolazione rurale l¹accesso ai diritti sociali, soprattutto la pensione e ai programmi di trasferimento diretto del reddito, come la Borsa Famiglia. Questo al costo dell¹1,5% del PIB, circa 18 miliardi investiti in quattro anni. Sono queste le mete del Piano Nazionale di Riforma Agraria PNRA, elaborato dall¹equipe coordinata da Plinio de Arruda Sampaio. Il progetto è costituito da 100 pagine ed è stato preparato in 12 settimane da 8 tecnici e 40 funzionari dell¹Incra. E¹ un piano per costruire nuovi insediamenti e recuperare quelli antichi, basato sull¹esproprio delle terre improduttive. I coloni dispongono di tre anni per definire il modello di insediamento, poi cominciano a pagare il 5% all¹anno del costo della terra, per 20 anni. Il Piano propone anche una ridefinizione della politica agricola. Il Piano corre il rischio di restare sulla carta. Dal 15 ottobre è nelle mani del Ministro Rossetto. Il Ministro sta per presentare un suo programma. Si parla di allungare il tempo di realizzazione ad 8 anni Il Piano prevede l¹insediamento nei prossimi quattro anni di un milione di famiglie. Per fare questo il governo dispone inizialmente di circa 120 milioni di ettari di terre improduttive, secondo i criteri che risalgono al 1970 (un capo di bestiame per ettaro). Se fossero adottati indici più moderni, questo numero raddoppierebbe, ragione per cui il PNRA propone di modificarli. Anche così i 120 milioni di ettari disponibili sarebbero sufficienti per l¹esecuzione della riforma nei primi quattro anni. Le terre pubbliche innalzerebbero la quantità delle terre disponibili a circa 200 milioni. ³La terra è quel che non manca² garantiscono i tecnici che hanno partecipato all¹elaborazione del piano. 20/11-Plinio de Arruda Sampaio: Starei male se il mio piano non fosse utilizzato (Folha) Plinio de Arruda Sampaio economista, professore, un pezzo della storia del PT, l¹uomo che ha coordinato il gruppo che ha stilato il Piano Nazionale di Riforma Agraria, ha reagito così ad alcune domande sul fatto che il governo utilizzi o meno il suo lavoro. ³Ho consegnato al ministro un piano contro il latifondo ha detto e la Costituzione dice di combattere il latifondo² Sampaio è stato indicato dallo stesso presidente per coordinare il lavoro del Piano e vuole mantenere buone relazioni sia con il governo che con i movimenti sociali. Il suo progetto elaborato tra luglio e ottobre parla dell¹insediamento di 1 milione di famiglie entro il 2006, della creazione di una legislazione che serva a far restituire subito allo stato le terre ³grilade² e della modificazione dei criteri con i quali si valuta la produttività dei terreni, tra gli altri punti che danno priorità all¹ottenimento della terra attraverso l¹esproprio. Al contrario di ciò che dice il piano del ministero, il progetto dell¹economista scarta l¹idea di dare priorità a programmi di credito fondiario. Aggiunge Sampaio "E¹ sbagliato dire che il mio piano preoccuperà i produttori, come se questi dovessero smettere di produrre. Preoccuperà si il produttore, ma nel senso che saprà di dover produrre di più per non lasciare la sua terra oziosa e soggetta all¹esproprio². 21/11 Gli obiettivi di Lula sulla riforma agraria dividono i commentatori: il parere di Bernardo Mançano Fernandez (Folha) Il geografo Bernardo Mançano Fernandes, della Unesp (Universidade Estadual Paulista), molto vicino al MST, commentando le dichiarazioni del governo dell¹inizio della scorsa settimana, sull¹insediamento di 355.000 famiglie entro il 2006, ha commentato: "Con questo numero di insediamenti la struttura fondiaria del paese non sarà modificata². Il governo Lula non avrà realizzato la riforma agraria se insedierà solo 355.000 famiglie attraverso l¹espropriazione. La regolarizzazione fondiaria di 500.000 famiglie e l¹insediamento di altre 150.000 attreverso il credito fondiario non sono secondo Mançano politiche di riforma agraria. Nel primo caso, le famiglie continuano ad occupare le stesse terre che già occupavano. Nel secondo un lotto passa da un piccolo proprietario a un altro. Non si modifica quindi in questi due casi la struttura fondiaria. Questo non vuol dire che Mançano (che ha partecipato con Sampaio alla stesura del PNRA) si opponga alla realizzazione di questi progetti. ³Lula, se non vuole mentire, deve dire che farà una politica di insediamenti rurali e di regolarizzazione fondiaria e non una riforma agraria. Per fare la riforma agraria deve insediare un milione di famiglie attraverso l¹espropriazione². 21/11 Gli obiettivi di Lula sulla riforma agraria dividono i commentatori: il parere di José Eli da Veiga (Folha) José Eli da Veiga, del dipartimento economico della USP, dice che la meta di insediare 355.000 famiglie entro il 2006 è ³un poco al di sopra della capacità dell¹Incra² e non garantisce la qualità degli insediamenti. Per lui, 100.000 famiglie all¹anno, più le 30.000 che il governo vuole insediare quest¹anno, quindi 330.000 entro il 2006 sarebbe già un numero alto. Oggi dice Vega il prezzo della terra è più alto che in passato e la pressione politica perché il governo facesse insediamenti era maggiore al tempo di Cardoso (?) 19-20/11 - Marcia nazionale per la riforma agraria e Conferenza della Terra Circa 5 mila lavoratori/lavoratrici rurali senza-terra sono arrivati a Brasilia il 19 novembre (la marcia è partita da Goiania il 10 novembre) per partecipare della Conferenza della Terra a sostegno del Piano Nazionale di Riforma Agraria che si è svolta il 20 novembre nel Padiglione delle Esposizioni del Parco della Città. Alla Conferenza hanno partecipato: Miguel Rossetto, ministro dello Sviluppo Agrario, l¹economista e professore Plínio de Arruda Sampaio e rappresentanti della CONTAG, CPT, MST, VIA CAMPESINA E MTL. La Conferenza ha discusso sulla realizzazione del nuovo Piano Nazionale della Riforma Agraria, consegnato al governo nel mese di ottobre. Nella serata del giorno 20 è stato preparato un documento consegnato poi, il giorno 21 al presidente Lula. 19/11 Il MST chiede sicurezza per il lavoratori senza terra minacciati nel Paraná Il 14 novembre a Luziana, in una strada vicina all¹accampamento Luz, da una camionetta con a bordo persone incappucciate, hanno sparato contro la macchina di Paulo Sérgio de Souza, 30 anni, dirigente MST. Paulo Sérgio de Souza, fa parte della lista dei ³condannati a morte². Questa lista è stata divulgata nel mese di agosto dal Segretario dello stato per il Lavoro e la Promozione Sociale Padre Roque Zimmermann. Il 18 novembre, l¹organizzazione ³Terra dei diritti² e il MST si sono rivolti agli organismi federali e statali chiedendo un¹inchiesta relativa alle milizie private e in particolare a questo attentato e la protezione dei lavoratori rurali senza terra che fanno parte di questa lista. Questa misura era stata già chiesta ad agosto, ma non è stata messa in pratica. 17-19 novembre proteste nel Rio Grande del Sud Circa 2.200 contadini partecipano ad iniziative di protesta questa settimana. Si tratta di tre marce con obiettivo Porto Alegre. La prima è organizzata dal MST e parte da São Jerônimo, Le altre due, organizzate dal MPA cominciano il giorno 18 da São Leopoldo. Il 19 le marce arrivano a Porto Alegre. Obiettivo dei lavoratori è la Banca centrale dove vengono definite le linee economiche del Brasile. I piccoli agricoltori vogliono protestare contro l¹atteggiamento del governo nei confronti del FMI e per il fatto che la maggior parte delle risorse federali per l¹agricoltura sono destinate ai grandi fazendeiros. Isaías Vedovatto, del coordinamento del MST ha sottolineato, durante la conferenza stampa, la necessità che il governo federale adotti e realizzi il nuovo Piano Nazionale di Riforma Agraria. Ha detto che quest¹anno sono state insediate solo 52 famiglie nel Rio Grande del sud, il numero più basso degli ultimi 15 anni e ha denunciato la forte repressione a cui il MST è sottoposto con l¹invasione di accampamenti da parte della polizia e il sequestro di strumenti di lavoro, materiale delle scuole itineranti, coltelli da cucina, agende e altre cose appartenenti agli agricoltori. 10/11 Gilmar Mauro valuta il governo, l¹Incra, il PNRA alla partenza della marcia per l¹attuazione del Piano Nazionale di Riforma Agraria (Adital) Il dirigente del MST ritiene che il governo Lula rappresenti un passo avanti per la classe dei lavoratori rurali poiché fino ad oggi nessun presidente alleato della riforma agraria aveva salito le scale del palazzo del Planalto. Il bilancio dell¹azione del governo fino ad oggi non è però positivo: ³Il bilancio è negativo, questo va detto con chiarezza. Il governo è andato avanti poco negli insediamenti, nella creazione di meccanismi di esproprio e così via. La nostra aspettativa è che il Piano venga discusso a partire dalla prossima settimana². Se il piano che prevede un milione di famiglie insediate sarà approvato e attuato, continua Mauro, verranno generati più di 3 milioni di posti di lavoro e ci sarà la possibilità che cominci in Brasile un processo di distribuzione del reddito e della ricchezza a partire dalla terra. Interrogato sull¹azione dell¹Incra dopo l¹allontanamento di Resende, Mauro risponde che l¹Incra è ingessato, molto burocratico e lento, dovrebbe muoversi molto più rapidamente.
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