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BOLIVIA: AL VIA SUMMIT LATINOAMERICANO: IL CONTINENTE CERCA UNITÀ
- Subject: BOLIVIA: AL VIA SUMMIT LATINOAMERICANO: IL CONTINENTE CERCA UNITÀ
- From: "nello margiotta" <nellomargiotta55 at virgilio.it>
- Date: Tue, 11 Nov 2003 16:35:48 +0100
11/11/2003 14:17 I coordinatori dei 21 Paesi che partecipano al tredicesimo summit latinoamericano di Santa Cruz si riuniscono oggi e domani per preparare i lavori di quella che potrebbe essere una tappa storica per il Sudamerica. Da questi due giorni di lavori preparatori dovrà scaturire una posizione comune sui due temi più importanti all'ordine del giorno, oggetto di firma da parte dei capi di Stato il prossimo 14 e 15 novembre: la creazione di una Segreteria latinoamericana e l'inclusione sociale. Quest'ultimo argomento rientra tra quelli posti al centro dell'incontro all'ultimo istante, visto che l'ex presidente della Repubblica boliviana, Gonzalo Sánchez de Lozada, fino allo scorso 17 ottobre capo dello Stato di un Paese con il 70 per cento della popolazione sotto la soglia di povertà, aveva voluto eliminare il tema dell'inclusione sociale per concentrare completamente le trattative sulla creazione della Segreteria. Secondo il progetto dell'ex presidente brasiliano Fernando Henrique Cardoso, a capo del gruppo che sta lavorando alla preparazione del summit (di cui fa parte anche la Bolivia), questo nuovo organo dovrebbe avere un forte potere negoziale e rappresentare tutta l'America Latina nelle occasioni internazionali. La proposta di Cardoso, sulla quale si confronteranno i governi, prevede che la Segreteria abbia un proprio statuto e sia retta da un Segretario eletto ogni quattro anni dai capi di Stato. La Segreteria presiederà, organizzerà e finanzierà le riunioni e i summit dalla Comunità latinoamericana, proporrà politiche d' interesse comune e rappresenterà tutti i Paesi aderenti in ogni ambito ed evento internazionale. Una posizione che allarma il Brasile: il più potente Paese sudamericano teme, infatti, di veder ridotta la sua libertà in politica estera a beneficio della nascente Segreteria. Sono stati anche questi dubbi a far reinserire nel summit la questione dell'inclusione sociale. Nel caso in cui dalla conferenza non dovesse uscire una posizione comune sulla questione più rilevante, la firma di un protocollo sulla lotta alla povertà e sull'inclusione sociale potrebbe almeno salvare le apparenze. La conferenza di Santa Cruz sarà anche un'importante occasione per il nuovo presidente boliviano Carlos Mesa di presentare all'intero continente il suo governo e di chiedere aiuto per rilanciare l'economia nazionale. Mesa parlerà, infatti, della situazione preoccupante dell'economia boliviana (9 per cento di deficit fiscale, 11,5 per cento di disoccupazione, 70 per cento dei cittadini sotto la soglia di povertà, 2 per cento di crescita del prodotto interno lordo negli ultimi tre anni) e chiederà a tutti i partecipanti al consesso - e in particolare alla Spagna - aiuto finanziario e l'apertura dei mercati nazionali per favorire la riduzione dei prezzi e l' esportazione dei prodotti boliviani. Nel corso del summit, al quale parteciperà anche Cuba, sarà toccato il tema della crescente instabilità del continente. A proposito di sicurezza, visti i recenti disordini sociali in Bolivia e la presenza alla conferenza del presidente cileno Ricardo Lagos (le relazioni diplomatiche tra i due Paesi sono interrotte dal 1978), per tre giorni la maggior parte degli esercizi commerciali di Santa Cruz rimarranno chiusi e i controlli di polizia saranno ferrei. L'arrivo dei capi di Stato, in ogni caso, è atteso tra la sera di giovedì 13 e la mattina di venerdì 14 novembre.[LL] Copyright © MISNA Riproduzione libera citando la fonte
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