NOTIZIE MST - 11 ottobre 2003



NOTIZIE MST OTTOBRE


10/10 L¹Incra dichiara che non è obbligato a attuare la misura provvisoria
anti-occupazioni 
Il presidente dell¹Incra   Rolf Hackbart, ha affermato che non ha obblighi
istituzionali di escludere dal programma di riforma agraria famiglie che
abbiano partecipato alle occupazioni di terra, come prevede la misura
provvisoria del governo Cardoso (la misura prevede anche che le proprietà
occupate non possano essere esaminate dall¹Incra per due anni).  Hackbart ha
osservato che la MP è in discussione nel giudiziario. Secondo il presidente
dell¹Incra, delle 13.672 famiglie insediate quest¹anno, 6.960 appartengono a
progetti precedenti al governo Lula. Le altre 6.712 famiglie appartengono a
progetti del governo Lula. Il nuovo governo considera insediate solo le
famiglie che stanno regolarmente sulla terra assegnata.
Secondo Hackbart, delle circa 585.000 famiglie insediate nel Paese, circa
400.000 non hanno energia, acqua, scuola, strade o credito.
Il presidente dell¹Incra ha detto che gli stati in cui prioritariamente
verranno fatti insediamenti sono:   Pernambuco, Pará, Paraná, Alagoas,
Sergipe, Minas Gerais e Rio Grande do Sul. ³Sono le regioni in cui c¹è più
conflitto e più famiglie accampate², ha dichiarato. Prudente sui dati
relativi ai possibili insediamenti entro l¹anno, Hackbart ha parlato di
28.296 nella condizione di essere insediate. Hackbart ritiene inoltre che i
costi della riforma agraria non debbano essere contabilizzati come spesa,
come prevede l¹accordo con il FMI.

Itelvina Masioli della Direzione del MST  è in Italia
Itelvina Masioli è stata invitata dal Comune di Venezia, in occasione della
Marcia della Pace Perugia-Assisi. Arrivata in Italia il 6 ottobre ha
partecipato ad alcune iniziative a Venezia, all¹assemblea dei popoli a
Perugia, alla marcia della pace. Il giorno 13 e 14 partecipa ad iniziative a
Foggia e Polignano. Il 15 è a Roma, dove si incontra con il comitato di
appoggio al MST. 

Celso Anghinoni sarà in Italia tra il 20 e il 31 ottobre
Celso Anghinoni  (che è di origine italiana) è stato uno dei più importanti
dirigenti del MST nella zona di Querencia del Nord, in Parana,  zona che ha
subito fortissime ondate di repressione, l¹ultima nel periodo 1999/2000. Più
volte abbiamo denunciato, sulla base di materiali che ci arrivavano da MST e
CPT il modello repressivo di Jaime Lerner, l¹ ³architetto della violenza²,
ex-governatore dello stato, gli sgomberi violenti, le minacce di morte, le
torture, le uccisioni, la tolleranza nei confronti dei pistoleiros al
servizio dei latifondisti.  Il fratello di Celso, Edoardo, è stato ucciso in
casa di Celso, nel marzo del 1999 perché scambiato per Celso.  Celso verrà
in Italia per parlare di crimini del latifondo e impunità, in contemporanea
con il tribunale del Para contro i crimini del latifondo. Farà iniziative in
Lombardia, Veneto, Emilia, Toscana, Lazio

Il Tribunale contro i crimini del latifondo in Para
Tra il 27 e il 30 ottobre si svolgerà in Para, come abbiamo già annunciato,
un tribunale internazionale contro i crimini del latifondo. I giurati
saranno undici, sotto la presidenza del   Hélio Bicudo (presidente della
Fondazione  Interamericana di Difesa dei Diritti) e della giurista     Rosa
Maria Cardoso da Cunha. Tra i giurati ci sono: James Petras (sociologo USA)
, Hebe de Bonafini (presidenta delle Madri di  Praça de Maio), Jenifer
Harbury (giurista USA ), Gilberto Talahua (Presidente del Movimento
Pachacutiki ­ Equador), Stephan Schwartzman (Attivista USA), Salete Maccalóz
(giudice federale RJ), Pe. Martinho Lenz (CNBB), Dalmo Dallari (Fondazione
Lélio Basso ­ Itália).


9/10 - Violazioni dei diritti umani  - Paraná ­  Il pubblico ministero
protegge l¹accusato dell¹omicidio di Edoardo Anghinoni
La giudice di Loanda, Elizabeth Khater, ha chiesto il proscioglimento del
pistoleiro accusato di aver assassinato il lavoratore rurale Edoardo
Anghinoni
Edoardo Anghinoni è stato assassinato il 29 marzo del 1999,
nell¹Insediamento Pontal do Tigre, nel Comune di Querência do Norte,
all¹interno della  casa del fratello Celso, dirigente del MST della zona e
reale obiettivo dei pistoleiros.
Jair Firmino Borracha è un pistoleiro conosciuto del Paraná, come persona al
servizio della UDR. Il Parana è a sua volta una   regione
internazionalmente nota come   terra senza legge,  a causa dell¹impunità in
relazione ai crimini contro i  lavoratori rurali.
Nell¹indagine relativa al pistoleiro, la perizia ha provato che la
pallottola che ha ucciso Anghinoni proveniva da un¹arma trovata in possesso
di Borracha diversi giorni dopo l¹omicidio. Al di là di questo, le
descrizioni dei testimoni confermano la presenza del pistoleiro nel luogo
del delitto.  
Oltre ad Anghinoni, altri lavoratori sono stati uccisi nella regione:
Sebastião da Maia, Sebastião Camargo Filho e Sétimo Garibaldi. Altri
lavoratori sono stati ingiustamente incarcerati e torturati. Fino ad oggi
nessuno è stato condannato per questi crimini
Ci sembra quindi importante esercitare pressioni sul Sistema giudiziario del
Paraná per esigere la punizione dei colpevoli.  Per evitare che la morte di
Eduardo Anghinoni resti impunita, mandate messaggi   chiedendo che   Jair
Firmino Borracha venga processato.  MODELLO DI MESSAGGIO IN FONDO

9/10/Proteste MST contro sgomberi in Parana
Circa 4.000 senza terra si sono mobilitati in vari comuni del Parana oggi
per protestare contro l¹azione della Polizia Militare che sta cercando di
sgomberare due accampamenti nello stato.  Ci sono state iniziative in
Laranjeiras do Sul, Querência do Norte e Paranacity,  Quedas do Iguaçu,
Luiziana, Santa Terezinha de Itaipu, Nova Tebas, Faxinal e Ortigueira. Gli
sgomberi riguardano le fazendas Sonda, nel comune di   Santa Maria do Oeste,
nella regione centrale del  Paraná, dove 300 famiglie sono accampate da
febbraio e Imperio nel comune di   Cândido de Abreu, nella stessa regione.
Il   Requião  tradisce con il suo attuale atteggiamento l¹impegno assunto
nei confronti della riforma agraria e metto a rischio la vita di più di
15.000 famiglie che sono accampate nell¹intero stato.  Il MST chiede che
siano riaperte le negoziazioni e si dichiara disponibile a contrattare
un¹uscita pacifica da questa impasse.

8/10- L¹ONU vuole ispezionare il sistema giudiziario brasiliano
Il ministro della giustizia Márcio Thomaz Bastos, ha detto mercoledi scorso
che la relatrice speciale dell¹ONU per le Esecuzioni estragiudiziarie,
sommarie o arbitrarie,   Asma Jahangir, ha informato  il presidente Luiz
Inácio Lula da Silva che chiederà nella sua relazione l¹invio di un gruppo
di relatori dell¹ONU per ispezionare il potere giudiziario brasiliano.
Durante l¹incontro, secondo Bastos, Lula ha fatto una dettagliata
spiegazione relativamente alla riforma agraria promossa dal governo. Si è
affrontato questo tema a causa dei conflitti nelle campagne e del fatto che
i processi relativi a casi di assassinio in aree rurali a volte vengono
fatti a distanza di venti anni dal fatto.

Lula si impegna al trasferimento dei processi relativi ai diritti umani a
livello federale 
Durante l¹incontro con la relatrice ONU, il presidente Lula, il ministro
Bastos e Nilmário Miranda si sono impegnati a lavorare per l¹approvazione
entro la fine dell¹anno, della modifica costituzionale che passerà al Senato
insieme alla riforma del Sistema Giudiziario, che trasforma in crimini
giudicati a livello federale le violazioni dei diritti umani.
Con questo cambiamento la Polizia Federale diverrebbe responsabile
dell¹indagine su questi crimini.

8/10 - Gli avvocati RENAP protestano per la condanna di Roberto Rainha
(Adital)
La Rete Nazionale degli avvocati/e popolari (Renap) ha deciso di adottare
una forma originale di protesta contro la condanna di cui è stato vittima
l¹avvocato Roberto Rainha, da parte del giudice Atis Araújo de Oliveira, di
Teodoro Sampaio, nel Pontal do Paranapanema. Come forma di protesta, i 400
professionisti che ritengono che Roberto Rainha è stato condannato in quanto
avvocato che difende lavoratori del  MST, stanno includendo il suo nome e la
sua iscrizione all¹ordine in tutte le petizioni che vanno protocollando.  Il
dieci settembre, il giudice Átis Araújo ha condannato 11 persone del MST per
supposta formazione di banda armata e gli ha negato il diritto di aspettare
in libertà  il processo di appello. Rispetto all¹avvocato Roberto Rainha il
giudice ha detto che per quanto egli negasse di appartenere al MST, la sua
dichiarazione non poteva essere accettata perché egli abita con il fratello
José Rainha, uno dei dirigenti MST che è in carcere a  São Paulo. La Renap
ha deciso di ricorrere all¹Ordine degli Avvocati del Brasile (OAB)

Frei Betto riflette sulla criminalizzazione di chi lotta per la giustizia
Socrate fu accusato di corrompere minori, Geremia di essere un ³terrorista²,
Gesù di sovvertire l¹ordine, Molti personaggi che oggi ammiriamo furono
perseguitati, da Tiradentes a Che Guevara, da Giordano Bruno a Galileo
Galilei, da Gandhi a Luther King. Questo succede oggi a   José Rainha,
Diolinda e Mineirinho, e ai tanti che in Brasile lottano per un pezzo di
terra e un pezzo di pane. Anche chi durante la dittatura ha lottato per la
ridemocratizzazione di questo paese, è stato definito ³terrorista²  e
condannato (Graciliano Ramos  e Antonio Callado, Lula e Genoino, Dilma
Roussef e Nilmario Miranda). Mio padre, che era giudice, dice frei Betto, mi
ha insegnato che la storia condannerà i processi ingiusti, le condanne
affrettate e sbagliate. Il diritto alla vita è superiore alla legge. Non
tutto quello che è legale è giusto.  Si condannano i dirigenti MST quando il
vero colpevole è il latifondo. Si condannano uomini e donne che lottano per
diritti elementari, quando l¹accusata dovrebbe essere la struttura sociale
che produce le abissali disuguaglianze, le rivendicazioni storiche giuste,
come quella della riforma agraria, quando i tribunali dovrebbero processare
coloro che si sono impossessati di terre pubbliche, lasciandole improduttive
in un paese di affamati (dal Correio da Cidadania, 27/9-4/10))

25/9 Misura provvisoria che libera la coltivazione di soia transgenica per
un anno 
La misura, firmata dal vicepresidente Alencar, in assenza di Lula,
stabilisce che la commercializzazione di soia geneticamente modificata,
piantata nel 2003 possa essere realizzata fino al 31 dicembre del 2004. Dopo
questa data la soia restante dovrà essere distrutta.

Partiti e movimenti contro la liberazione della soia transgenica
28 parlamentari di   PT, PC do B, PV e PSB, ecologisti e dirigenti di   Via
Campesina, Contag e Fetraf-Sul  hanno manifestato posizioni contrarie alla
liberazione della coltivazione e commercializzazione della soia transgenica.
Tra i parlamentari , Frei Sérgio Gorgen (PT/RS), Nelson Pellegrino (PT/BA),
leader del    PT nella   Câmara Federal, e Fernando Gabeira (PT/RJ) hanno
incontrato il vicepresidente José Alencar. In nome dei parlamentari   Frei
Sérgio ha affermato che la transgenica non comprende solo l¹utilizzazione di
semi modificati, ma un nuovo pacchetto tecnologico. Il deputato ha sostenuto
il principio di precauzione spiegando che la soia trasgenica può distruggere
il sistema di produzione commerciale dei semi convenzionali, garantendo il
monopolio della Monsanto.

La CUT contro la liberazione della soia transgenica
La liberazione dei transgenici non porta benefici  al paese ­sostiene la CUT
­ ma rischi e minacce. Siamo a favore del progresso della scienza e della
biotecnologia, ma queste devono essere utilizzate per migliorare e non
deteriorare l¹ambiente e la qualità della vita della popolazione. La
liberazione dei trasgenici introduce il monopolio dei semi da parte di
imprese come la Monsanto alle quali gli agricoltori dovranno pagare
royalties. La liberazione dei transgenici mette a rischio la sicurezza
alimentare del paese rendendolo dipendente dai semi di un pugno di
transnazionali. 


Dcumento della CPT contro i transgenici (da Adista)
In un documento che ha per titolo il versetto di Genesi "Che la terra
produca esseri viventi secondo la loro specie", la Cpt presenta punto per
punto le proprie obiezioni alle affermazioni di quanti, minimizzando i
rischi scientifici, sostengono che "questa tecnologia è necessaria per
aumentare la produzione di alimenti, per combattere la fame nel mondo,
aumentare il reddito per gli agricoltori, diminuire l'uso di agrotossici e
facilitare il controllo di erbe infestanti e degli insetti".



******************************************************************
A
Juíza da Comarca de Loanda:
Elisabeth Khater
Rua Roma, 920 - Centro - Loanda - Paraná
CEP: 87900-000
Fone/fax :(44) 425-1151

Desembargador Presidente do TJ/PR: Des. Oto Luiz Sponholz
Fone/fax: 0xx41 350-2000

Procuradora Geral: Maria Tereza Uille
Tel: 41 254-2414



Modello di messaggio

EXCELENTÍSSIMA SENHORA DOUTORA JUÍZA DE DIREITO DA COMARCA DE LOANDA/PR,
Excelentissimo Desembargador Presidente do TJ/PR, Oto Luiz Sponholz,
Excelentissima Procuradora Geral, Maria Tereza Uille
Tomamos conhecimento dos seguintes fatos:
O trabalhador rural Eduardo Aghinoni foi assassinado na data 29 de março de
1999, no Assentamento Pontal do Tigre, localizado no município de Querência
do Norte. Este município, localizado na região Noroeste do Estado do Paraná,
foi palco de diversas violações de direitos umanos contra trabalhadores
rurais, principalmente por ocasião dos despejos organizados por
latifundiários da região.

Nesse sentido, a articulação de latifundiários para contratação de milícias
privadas constituiu um fato notório e amplamente denunciado pela imprensa
nacional e internacional, tornando a região noroeste do Estado do Paraná
conhecida internacionalmente como uma ³terra sem lei², graças à impunidade
em relação aos crimes cometidos contra os trabalhadores rurais.

Além de Eduardo Aghinoni, foram assassinados na mesma região Sebastião da
Maia (21.11.2000, em Querência do Norte), Sebastião Camargo Filho
(07.02.1998, Marilena), Sétimo Garibaldi (27.11.1998, Querência do Norte).
Diversos outros trabalhadores foram torturados, presos ilegalmente e viveram
anos sob ameaças.

Até hoje, ninguém foi responsabilizado por qualquer destes fatos e, no
processo que apura a morte de Eduardo Aghinoni, o Ministério Público pediu a
impronúncia do único acusado: Jair Firmino Borracha, conhecido pistoleiro da
região, contratado pela UDR para comandar diversos despejos.

No processo, a perícia constatou que à bala que matou Eduardo havia saído da
arma de Jair Firmino Borracha, apreendida na sua posse dias depois do
assassinato. Além disso, o retrato falado elaborado a partir do depoimento
de testemunha coincide com a aparência física do pistoleiro, não deixando
qualquer dúvida de que ele esteve no local do crime.

Ante aos fatos narrados e preocupados com a possibilidade de que este crime
fique impune,  pedimos que o acusado, Jair Firmino Borracha,   seja julgado
pelo Tribunal do Júri, para que mais um assassinato de trabalhador rural não
fique impune. 
Salientamos que continuaremos a acompanhar o desenvolvimento dos fatos
relacionados a este  processo, bem como a atuação das autoridades
competentes.
(nome da organização)
(assinatura)



TRADUZIONE
Eccellentissima Signora Giudice di Loanda Parana, Eccellentissimo.....


Siamo venuti a conoscenza dei seguenti fatti:
Il lavoratore rurale Edoardo Anghinoni è stato assassinato il 29 marzo 1999
nell¹ Insediamento Pontal do Tigre, nel Comune di Querência do Norte. Questo
comune, localizzato nella regione Nordest dello stato del   Paraná, è stato
palcoscenico di diverse violazioni dei diritti umani contro i lavoratori
rurali, principalmente in occasione di sgomberi organizzati da latifondisti
della regione. Il fatto che i latifondisti abbiano contrattato milizie
private è noto e ampiamente denunciato dalla stampa nazionale e
internazionale, rendendo la regione nordest dello Stato del Parana
internazionalmente nota come una ³terra senza legge², grazie all¹impunità in
relazione ai crimini commessi contro i lavoratori rurali.

Nell¹indagine relativa al pistoleiro, la perizia ha provato che la
pallottola che ha ucciso Anghinoni proveniva da un¹arma trovata in possesso
di Borracha diversi giorni dopo l¹omicidio. Al di là di questo, le
descrizioni dei testimoni confermano la presenza del pistoleiro nel luogo
del delitto.

Oltre ad Anghinoni, altri lavoratori sono stati uccisi nella regione:
Sebastião da Maia, Sebastião Camargo Filho e Sétimo Garibaldi. Altri
lavoratori sono stati ingiustamente minacciati, incarcerati e torturati,
Fino ad oggi nessuno è stato condannato per questi crimini.

Di fronte a questi fatti, e alla richiesta di proscioglimento per l¹unico
accusato del delitto Anghinoni,   preoccupati per la possibilità che anche
questo crimine resti impunito, chiediamo che  Jair Firmino Borracha,  venga
processato. 


____________________________