[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Fw:, guatemala, prime luci su 36 anni di guerra civile
- Subject: Fw:, guatemala, prime luci su 36 anni di guerra civile
- From: "Nello Margiotta" <animarg at tin.it>
- Date: Sun, 7 Sep 2003 09:43:18 +0200
Sent: Saturday, September 06, 2003 8:31 AM Subject: [Opappece] da Claudia Avitabile, sul guatemala =====AceA - AGENZIASTAMPA PER I CONSUMI ETICI E ALTERNATIVI===== Testata elettronica di educazione alla pace, allo sviluppo, alla solidarietà, all'ecoequilibrio, ai consumi etici, alle tecnologie ecocompatibili, alla nonviolenza , diretta da Federico Ceratti Comunicato n. 6055-d del 03/09/2003 Guatemala: prime luci su 36 anni di guerra civile Il 28 agosto scorso è stato aperto in Guatemala il primo sito di fosse comuni di civili rapiti ed uccisi durante la lunga guerra civile che ha martoriato il Paese dal 1960 al 1996. di Fulvio Poglio La guerra ha avuto il suo culmine con le feroci repressioni dell'esercito agli ordini in particolare del Generale Rios Montt contro le popolazioni indigene Maya negli anni '80, allo scopo di annientare l'opposizione contro le dittature dei generali Lucas Garcia, Rios Montt stesso e Meija Victores che si sono succedute dal 1979 al 1986 ed i numerosi Governi fantoccio che hanno governato il Paese fino agli accordi di pace tra forze ribelli indigene e Governo del dicembre 1996. Fonti dell'ONU calcolano che in 36 anni di guerra siano morte più di 200000 persone. Il villaggio, circa 50 km ad ovest di Guatemala city, è stato sede negli anni '70 ed '80 di una base dell'esercito regolare e lì sono stati portati, torturati ed uccisi migliaia di oppositori. I lavori di scavo sono condotti su iniziativa del coordinamento nazionale Vedove del Guatemala (Conavigua) con la collaborazione della Fondazione guatemalteca di Antropologia forense, la Missione dell'ONU in Guatemala (Minugua) e centinaia di volontari tra parenti dei desaparecidos, ma anche giornalisti e ricercatori. Nei primi giorni sono stati riesumati i resti di decine di vittime, di ogni età, compresi bambini. Molti degli scheletri presentano evidenti segni di torture e resti di corde e legacci ancora avvolti attorno alle ossa di gambe e braccia. Ci si aspetta di trovare i resti di almeno 200 persone distribuite in tre fosse comuni ed è iniziato il mesto tentativo di riconoscere i resti di un parente o un amico dai rimasugli di qualche oggetto, qualche brandello di vestito o qualche segno particolare. Le riesumazioni ed il riconoscimento dei cadaveri hanno lo scopo duplice di poter restituire i morti alle proprie famiglie affinchè possano avere una degna sepoltura, solo così secondo la tradizione indigena le loro anime potranno trovare la pace, ma anche quello di poter avviare un processo di pacificazione nazionale vera e propria e far partire le richieste di risarcimenti al Governo che, come quelli precedenti che si sono succeduti dal 1996, data ufficiale della fine della guerra, non si è mai impegnato a far luce sui 36 anni di massacri. I lavori di scavo sono potuti iniziare grazie al lavoro di documentazione di Monsignor Gerardi, vescovo ausiliario di Città del Guatemala, assassinato il 26 aprile 1998 ufficialmente da sconosciuti; infatti le indagini, che hanno visto l'avvicendarsi di cinque Pubblici Ministeri negli ultimi cinque anni, non hanno portato a nulla. Ma sono molte le Organizzazioni per la difesa dei diritti umani e degli indigeni a denunciare la responsabilità del Fronte Repubblicano Guatemalteco (FRG), il partito della destra guidato da proprio da Rios Montt che ora è anche candidato alle elezioni presidenziali del 9 novembre prossimo, nonostante le accuse di genocidio che gli pendono sul capo dal parte di una Commissione per i Diritti dell'Uomo dell'ONU. Il Vescovo, poco prima di essere ucciso, aveva pubblicato il dossier "Guatemala mai più" in cui denunciava 55000 violazioni dei diritti umani, in massima parte compiute dall'esercito. Ed ora, in piena campagna elettorale, le violenze e le indimidazioni da parte degli uomini dell'FRG non si fermano: sono oltre 60 le denunce di minacce, percosse, intimidazioni ed addirittura omicidi presentate negli ultimi quattro mesi da candidati di liste civiche, attivisti di movimenti indigeni e dagli antropologi forensi che stanno partecipando alle esumazioni, tutte riconducibili a gruppi legati più o meno occultamente all'FRG. La candidatura di Rios Montt era stata ufficializzata ad inizio agosto scorso dopo le violenze e le devastazioni che erano state condotte a fine luglio dai sostenitori del Fronte Repubblicano a Città del Guatemala, in seguito alla decisione della Corte Suprema guatemalteca di far rispettare la Costituzione che vieta a chi si è macchiato del crimine di colpo di Stato di candidarsi a presidente. E Rios Montt ha guidato una feroce dittatura dal 1982 al 1983 che in 18 mesi ha provocato 17000 vittime tra gli oppositori. Ma dopo gli scontri ed il clima di paura ed intimidazione che è stato nuovamente instaurato nel Paese, la decisione della Corte Suprema è stata dichiarata non valida ed il 77enne ex-dittatore, nonchè ex ministro evangelico, ora può concorrere alle elezioni, tra lo stupore della comunità internazionale. Fonte: Warnews (Fonte AceA) Vi preghiamo di citare la fonte e di segnalarci la pubblicazione avvenuta alla nostra e-mail: acea at consumietici.it - oppure presso P.A.I.S. Via Angera 3 20125 Milano - Tel. 0267574301 - Fax 0267574322
- Prev by Date: Fw: Brasile: grido degli esclusi, intervista a Basseggio - ADITAL, 5 settembre. A cura di Cristiano Morsolin
- Next by Date: MANDATE MESSAGGI CONTRO LE MILIZIE ARMATE IN PARANA
- Previous by thread: Fw: Brasile: grido degli esclusi, intervista a Basseggio - ADITAL, 5 settembre. A cura di Cristiano Morsolin
- Next by thread: MANDATE MESSAGGI CONTRO LE MILIZIE ARMATE IN PARANA
- Indice: