I: Traduzione Boletín CIEPAC 344 Contrainsurgencia en Ch iapas.



-----Messaggio originale-----
Da: Annamaria Pontoglio [mailto:maribel at uninetcom.it]
Inviato: domenica 15 giugno 2003 13.10
A: Annamaria Pontoglio
Oggetto: Traduzione Boletín CIEPAC 344 Contrainsurgencia en Chiapas.
Priorità: Alta

<mailto:maribel at uninetcom.it>
Chiapas al Día, No. 344

<http://www.ciepac.org/index.html>
CIEPAC Chiapas, Messico

29 maggio 2003

LA CONTRAINSURGENCIA IN CHIAPAS

Documenti filtrati ad alcune organizzazioni non governative rivelano che i
governi federale e statale del Chiapas hanno sviluppato una strategia
contrainsurgente, ovvero, di controinsurrezione. In un documento in
possesso del CIEPAC non è mai menzionata la parola contrainsurgencia, ma è
proprio di questo che si tratta. Il documento non riporta né data né firme
ma presenta tutte le caratteristiche di ufficialità.

Quanto pianificato nel documento è un processo di contrainsurgencia in
Chiapas, coordinato ed attuato da diversi enti federali e statali. Inoltre,
coincide con una serie di fatti che si stanno verificando in diverse
comunità della zona con presenza dell'EZLN e denunciati dai municipi
autonomi. Questo documento fa supporre che il governo federale di Vicente
Fox, ha scartato definitivamente qualsiasi possibilità di riprendere il
dialogo con l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN). Insieme
al governo dello stato del Chiapas ed alle sue varie istituzioni, si è
scelta questa strategia per delegittimare, screditare, distruggere le basi
di appoggio e logorare l'EZLN. La logica è che lo zapatismo si deteriori e
muoia da sé, non ascoltandolo, provocandolo, riprendendo alcune delle sue
richieste ed in parte appoggiandole ma a favore di comunità non zapatiste.

I governi federale e statale hanno iniziato uno studio dei conflitti
comunitari in cui sono coinvolte le basi di appoggio zapatiste allo scopo
di delimitare "l'attivismo dell'EZLN" ed evitare atti violenti come
avvenuto nel dicembre del 1997. Partendo da questo studio, entrambi i
governi portano avanti la contrainsurgencia su quattro importanti versanti
d'azione:

1 - Versante Politico

Su questo versante il governo vuole disarticolare e delegittimare le
denuncie delle comunità zapatiste relative ai conflitti comunitari nella
zona di influenza dell'EZLN e scaricare qualsiasi responsabilità con il
pretesto di conflitti intercomunitari.

A questo proposito il governo dello stato di Pablo Salazar Mendiguchía ha
contribuito, insieme al CISEN e ad altre organizzazioni di intelligence
federale, ad elaborare uno studio dei diversi conflitti comunitari per
avere ben chiari quali siano gli ostacoli che potrebbero incontrare i piani
ed i programmi di governo (federale, statale e municipale). Il governo per
queste misure cerca l'avvallo di diversi settori per poi fare pressioni
costanti sull'EZLN affinché giunga ad un dialogo incondizionato. Il
governo, in realtà, non ha e neppure ha mostrato mai una vera volontà di
dialogo e si è dimostrato riluttante a soddisfare le condizioni presentate
dall'EZLN, in particolare per quanto si riferisce al compimento degli
Accordi di San Andrés in Materia di Diritti e Cultura Indigeni.

Questo versante politico è attivato dalla Segreteria della Difesa Nazionale
(SEDENA), Segreteria di Governo (SEGOB) e dal Gruppo Chiapas (composto
dall'Incaricato per la Pace in Chiapas, SEGOB, Segreteria delle Relazioni
Estere -SRE-). Questi enti, insieme al Centro di Ricerche per la Sicurezza
Nazionale (CISEN) e con l'appoggio del governo locale, hanno realizzato uno
studio dei conflitti comunitari. D'altro lato, le diverse segreterie di
governo hanno presentato l'avanzamento dei loro programmi e gli ostacoli
incontrati nella loro realizzazione in quelle località in cui c'è stato il
coinvolgimento delle basi di appoggio zapatiste. Per rendere più agili le
proprie azioni, hanno costituito dei sottogruppi di lavoro in cui si
coordinano, in materia sociale, la Segreteria di Governo, la Segreteria per
lo Sviluppo Sociale, la Segreteria della Pubblica Istruzione, la Segreteria
della Sanità ed Assistenza, la Segreteria dell'Ambiente e delle Risorse
Naturali, Riforma Agraria, la Segreteria delle Comunicazioni e Trasporti,
la Segreteria del Tesoro e Credito Pubblico, l'Ufficio dell'Incaricato per
la Pace ed il Governo dello Stato. Nell'ambito della comunicazione sociale
si coordinano la SEGOB, SRE, Presidenza della Repubblica, Ufficio
dell'Incaricato ed il Governo dello Stato. Nell'ambito giuridico e della
sicurezza si coordinano l'Esercito, la Procura Generale della Repubblica,
la Segreteria della Pubblica Sicurezza, SEGOB, SEMAT ed il Governo dello
Stato.

I tre livelli di governo hanno formato il Gruppo di Coordinamento Chiapas
in materia di sicurezza e il Tavolo Agrario Ambientale per il Caso dei
Montes Azules. Questo gruppo è coordinato dal governo dello stato per
combinare le attività statali con le istanze del governo federale. Il
governo dello stato funziona da collegamento con le autorità municipali in
quei municipi in cui è presente l'EZLN per verificare lo sviluppo delle
attività e la pianificazione delle attività future. Le attività di
competenza del governo federale che incontrano problemi nella loro
realizzazione, sono trasferite al Gruppo Chiapas a livello federale per
stabilire chi le eseguirà e quanto è di competenza dello stato.

D'altro lato la SEGOB, il Governo dello Stato e l'Ufficio dell'Incaricato
diretto da Luis H. Alvarez organizzano costanti riunioni con il Consiglio
del Coordinamento delle Imprese, il Congresso del Lavoro, i mezzi di
comunicazione (televisione, radio e giornali non affini con l'EZLN), con il
Congresso Agrario Permanente e con i Gruppi Parlamentari del PAN e del PRI,
del Congresso dell'Unione; il governo dello Stato con membri chiave del PRD
nazionale e statale per ottenere appoggio alle loro azioni.

L'Incaricato per la Pace in Chiapas realizza una serie di visite in
Chiapas, in particolare nella zona zapatista, ribadendo davanti alla
stampa, l'appello costante al dialogo all'EZLN senza che parte del governo
abbia veramente volontà di dialogo, semplicemente con i suoi discorsi,
diffonde la sua posizione di apertura e pone l'EZLN come la parte che
rifiuta il dialogo. Quando un dialogo deve essere per concordare, firmare e
rispettare, il governo non lo rispetta.

Il Segretario delle Relazioni Estere, Santiago Creel, si riunisce con
diplomatici stranieri accreditati in Messico per portare avanti campagne
informative su quanto il governo fa in materia sociale alla ricerca
apparente di una soluzione ai problemi, cercando di delegittimare le
richieste dell'EZLN e contrastando la sua ragion d'essere.

2.- Versante Sociale

Su questo versante il governo vuole che i suoi programmi e progetti abbiano
carattere di permanenza e continuità nelle comunità attraverso
organizzazioni che li richiedano, ma soprattutto, vogliono che le comunità
zapatiste si scontrino offrendo loro appoggi e progetti. Inoltre, il
governo tenta di rafforzare le sue relazioni e di legittimarsi nelle
comunità della zona di influenza zapatista. Tutto questo attraverso
programmi come Procampo, Oportunidades, Procede, Coescafé, distribuzione di
polli, maiali, semi di alberi, progetti produttivi, aperture di strade e
sentieri, ecc. Per questi progetti si preoccupa che non ci siano
"deviazioni" di risorse per garantire la sua legittimità e non fornire
pretesti per denuncie da parte delle comunità zapatiste. Il governo
fornisce appoggi alle comunità facendo firmare loro patti di non
aggressione, di appoggio al governo e, nello stesso tempo, il governo
obbliga le comunità a rispettare le condizioni dell'appoggio promesso.

Questo versante è attivato principalmente dal Governo dello Stato del
Chiapas, da SAGARPA, SEMARNAT, SEDESOL, SEP, Segreteria dell'Economia e
SSA. Questi si coordinano con il Gruppo Chiapas attraverso l'installazione
di quattro gruppi di lavoro relativi ai problemi Agrario-Ambientali,
progetti produttivi, comunicazioni e trasporti e assistenza sociale.
L'accordo con il governo federale era che il 4 ottobre scorso, al più
tardi, questi gruppi avrebbero dovuto essere pienamente attivi, e così è
stato. Questi gruppi di lavoro si sono sviluppati in comunità in cui il
governo assicurava che non ci fosse una forte presenza zapatista ma solo
una simpatia verso l'EZLN. Queste sarebbero San Cristóbal de Las Casas,
Huitiupán, Simojovel, Salto de Agua, Tumbalá, Sitalá, Chenalhó, Pantelhó,
Chanal, San Andrés Larrainzar, Santiago El Pinar e Aldama. Questi sono i
municipi in cui si mettono alla prova i programmi ed i progetti di
contrainsurgencia dei governi federale e statale. A seconda delle reazioni
dei simpatizzanti zapatisti, si vuole sviluppare una seconda fase della
contrainsurgencia nelle zone a maggior controllo zapatista nei municipi di
Altamirano, Ocosingo, Las Margaritas, Palenque, El Bosque, Chilón, Yajalón
e Tila. In queste località il governo afferma che l'EZLN fa pressioni sulle
sue basi di appoggio e le sue comunità perché non accettino appoggi da
parte del governo.

Entrambi i governi assicurano che nel caso de Las Margaritas in cui si
trova l'Aguascalientes I, sono stati identificati i punti di penetrazioni
verso le comunità di influenza zapatista, che sarebbero: El Carmen
Villaflores, La Esperanza, Poza Rica, Rizo de Oro, San José del Río ed
anche Guadalupe Tepeyac.

Entrambi i governi si erano posti come data limite il mese di novembre
scorso per realizzare una serie di riunioni con diverse organizzazioni
sociali in Chiapas, analizzare lo studio governativo ed i piani di azione
futuri, costruire alternative ed ottenere il sostegno sociale.

Per attivare i programmi ed i progetti sociali ufficiali, il governo cerca
la copertura dei mezzi di comunicazione per denunciare ed evidenziare "le
tattiche di persecuzione dell'EZLN". Nello stesso tempo, suggerisce che i
progetti del governo federale devono essere applicati simultaneamente e
parallelamente per un buon coordinamento, allo scopo di "organizzare la
popolazione beneficiaria affinché si ponga come contrappeso all'attivismo
radicale delle basi dell'EZLN":

Per poter arrivare alle comunità, il governo realizza "carovane" di
istituzioni ufficiali che portano il materiale ed il personale per l'avvio
delle opere. Queste carovane sono accompagnate da giornalisti che possono
essere testimoni del "possibile ostacolo provocato dagli zapatisti". Se le
"carovane" non possono raggiungere le località prefissate a causa
dell'opposizione dell'EZLN, il primo passo è quello di comunicare alla
stampa l'accaduto e, in un secondo tempo, fare in modo che le carovane si
trasformino in "convogli" accompagnati dalla Polizia Federale Preventiva,
dalla Polizia di Pubblica Sicurezza (che è la stessa cosa della Polizia di
Settore) e dalla Polizia Municipale di ogni capoluogo municipale. Secondo
il governo, le "carovane" hanno il vantaggio di dare ampia diffusione delle
azioni di opposizione dell'EZLN, si enfatizza che l'obiettivo del governo è
lo sviluppo sociale, si evita la dispersione delle politiche pubbliche, si
indeboliscono così le basi di appoggio dell'EZLN ed inoltre si sottrae alle
organizzazioni affini all'EZLN il loro compito ed autorevolezza di denuncia.

Nel caso che i progetti ed i programmi siano ostacolati dall'EZLN, le
comunità beneficiarie possono ricorrere all'appoggio statale o federale
chiedendo la presenza delle forze di sicurezza. La Procura dovrà quindi
iniziare le indagini pertinenti nel caso di aggressione a persone o danni a
beni ed infrastrutture.

Per impedire la delegittimazione dei progetti del governo, sono stati
imposti dei termini di tempo per la realizzazione di programmi, verifica,
controllo e valutazione degli stessi. Nel caso di problemi, le relative
modifiche devono essere presentate nei Comitati Locali, poi al Sottogruppo
Locale ed ancora al Sottogruppo Centrale.

Nel caso che questo modello di contrainsurgencia funzioni, potrà poi essere
applicato in altre regioni dopo uno studio della rispettiva situazione,
valutando la possibilità della sua estensione in altri stati del paese.

3.- Versante Comunicazione Sociale

Su questo versante il governo afferma che l'EZLN non è un esercito ma
un'organizzazione sociale alla ricerca della soddisfazione delle sue
richieste legittime e lo enfatizza sui mezzi di comunicazione sociali
nazionali ed internazionali.

4.- Versante Giuridico e della Sicurezza

Su questo versante il governo vuole "ristabilire lo stato di diritto" nella
zona di influenza dell'EZLN ed "evitare i conflitti comunitari". Applicare
la giustizia per evitare che le comunità stesse si facciano giustizia da
sé. Ritirare i posti di blocco dell'EZLN nella regione delle ca-adas e
frenare le azioni "illegali" realizzate dai "cosiddetti" municipi autonomi.
Controllare la presenza di stranieri nelle zone di influenza zapatista e
sospendere permessi migratori alle persone che realizzano attività non
contemplate nel tipo di visto migratorio. Ridurre i livelli di criminalità
allo scopo di progredire nel ristabilimento dello stato di diritto e della
riconciliazione comunitaria. Evitare atti di vandalismo che generano
impunità e rifiuto verso le autorità. Disattivare gruppi civili armati per
eliminare pretesti affinché le ONG denuncino l'esistenza di "gruppi
paramilitari".

Nello sviluppo di questo versante sono coinvolte la Procura Generale di
Giustizia dello Stato, la Pubblica Sicurezza (oggi Polizia di Settore) e la
Procura Generale della Repubblica (PGR).

Gli enti coinvolti in questa strategia pianificano di avviare una serie di
indagini preliminari contro le basi di appoggio zapatiste in quelle regioni
in cui ci sono conflitti. Per maggior sicurezza, il governo pianifica il
rafforzamento dei Consigli Municipali di Pubblica Sicurezza per sconfiggere
la delinquenza.

Inoltre, il governo progetta il ritiro dei posti di blocco zapatisti
presenti in alcune località sotto il loro controllo. Per fare questo, le
Basi di Operazioni Miste, Pubblica Sicurezza, Procura di Giustizia dello
Stato, Segreteria di Governo, PGR e Segreteria della Difesa Nazionale,
progettano operativi per ritirare i punti di controllo zapatisti situati
agli incroci di strade e che impediscono il libero transito, inoltre
programmano pattugliamenti dissuasivi su strade federali e statali per
inibire l'installazione di nuovi posti di controllo zapatisti. Si pensa di
realizzare tutto questo con l'accompagnamento del Pubblico Ministero del
foro comune e federale, di organizzazioni come la CND, CEDH e di mezzi di
comunicazione per evitare che le ONG ed il gruppo armato ritardino l'azione
governativa. Nello stesso tempo, il governo ritiene che i blocchi stradali
realizzati da donne, bambini ed anziani siano una provocazione e che per
disattivarli sia necessario portare avanti una valorizzazione delle azioni
di eliminazione dei blocchi.

Rafforzare la presenza della polizia settoriale e municipale nei capoluoghi
municipali quando si sia a conoscenza di mobilitazioni e, nel caso di atti
illeciti contro la giunta o la proprietà privata, dare avvio alle indagini
preliminari e diffondere l'accaduto all'opinione pubblica.

Il governo sostiene di studiare la disattivazione dei gruppi civili armati,
utilizzando la PGR, Segreteria di Governo (CISEN), Procura di Giustizia
dello Stato, Pubblica Sicurezza e PFP, per accelerare le indagini sul
traffico di armi nelle zone di confine con il Guatemala ed il possibile
legame con membri dell'EZLN. Inoltre, si raccomanda alle istituzioni di
promuovere il completamento degli ordini di cattura in sospeso e promuovere
una campagna di disarmo e l'applicazione della Legge Federale su Armi da
Fuoco ed Esplosivi.

Nell'immediato il governo progetta di snellire le indagini relative alle
azioni delittuose compiute dal gruppo "Los Aguilares" presente a Chilón e
coinvolto nell'omicidio di un simpatizzante dell'EZLN a Reforma Canaquil.
Da parte sua il governo federale appoggia le azioni del governo statale per
migliorare l'equipaggiamento e la professionalità dei corpi di polizia.

Le Azioni di Contrainsurgencia ed i loro Effetti

Come si diceva all'inizio, quanto pianificato nello sviluppo della
contrainsurgencia coincide con i fatti, come si può vedere negli scontri
attuali in diverse zone a presenza zapatista, per esempio nel conflitto a
Santa Rosalía (Comitán), San Gregorio, Frontera Mexiquito e La Tejonera.
Dall'anno scorso sono stati provocati diversi scontri tra militanti del
PRI, OCEZ e basi di appoggio dell'EZLN a causa della costruzione di una
strada, che ad oggi non sono terminati. Queste comunità rientrano nella
giurisdizione del Municipio Autonomo "Miguel Hidalgo". Sebbene il
presidente municipale di Comitán sia un membro del PRD, questi ha richiesto
la presenza di corpi di polizia perché intervengano nella zona ed esige
l'allontanamento degli stranieri che si trovano nell'Accampamento Civile
per la Pace.

Altri conflitti simili sono presenti nei Municipi Autonomi di "Olga
Isabel", "Primero de Enero", "Ernesto Che Guevara", "17 de Noviembre", "La
Paz", "San Andrés Sachamchen de los Pobres", "Vicente Guerrero"; in tutti
questi municipi si registrano conflitti a causa della costruzione di tratti
di strade.

Intanto, avanza molto rapidamente la costruzione della strada asfaltata che
va dal capoluogo municipale Las Margaritas verso San Quintín e passerà da
La Realidad che, si suppone, causerà gravi conflitti quando si addenterà in
territorio zapatista.

Parallelamente alle scuole dei Municipi Autonomi, il governo federale e
statale costruisce scuole primarie e secondarie, come accade a Bayalemó e
nel capoluogo municipale San Andrés.

Lo sgombero delle comunità dei Montes Azules ed i pattugliamenti militari
ne los Chimalapas si inseriscono in questa logica di contrainsurgencia. Si
vogliono provocare scontri tra Lacandoni e basi di appoggio zapatiste ed il
governo e l'esercito vogliono ergersi a pacificatori mentre sono i veri
responsabili di quanto sta accadendo. Neppure offrono un'alternativa
percorribile e data la sua illegittimità, il governo pretende di utilizzare
organizzazioni non governative come mediatori, cosa che è sbagliata ed
assurda. Fino a quando il governo continuerà a rilasciare concessioni alle
imprese del legname per distruggere i boschi del Chiapas, presenti con le
segherie di Altamirano, Comitán, Cintalapa, Palenque, Teopisca, etc.?
Quando darà una soluzione giusta e degna agli indigeni dei Montes Azules?

In questa logica di contrainsurgencia sono aumentati i detenuti militanti
delle basi di appoggio zapatiste nelle carceri di Ocosingo, Cerro Hueco e
San Cristóbal. Il caso più recente è quello di un indigeno del municipio
Costituzionale di Tenejapa ma che appartiene al Municipio Ribelle di "Lucio
Caba-as", accusato di sottrazione di terra. Ma si tratta di un problema
politico in cui è coinvolta la presidenza del municipio Costituzionale.

D'altro lato, i paramilitari sono ricomparsi ed hanno distrutto il
serbatoio di raccolta dell'acqua nel Municipio Ribelle di "Olga Isabel",
situato nei territori costituzionali di Chilón. I paramilitari di "Paz y
Justicia" hanno cominciato a minacciare con le armi le comunità di Lote
Ocho a Salto de Agua. C'è pure la rinascita del gruppo "Los Pu-les", ora
noto come "los Cholos" nei territori del Municipio Ribelle di "Miguel
Hidalgo". Se non bastasse, a Chenalhó i priisti e gli evangelici della
comunità Canolal, la scorsa settimana, hanno iniziato a terrorizzare membri
de Las Abejas sparando con armi da fuoco. Las Abejas hanno denunciato che
il 2 aprile scorso i paramilitari priisti ed evangelici di Yaxgemel hanno
avuto un lotto di armi e nel notte stessa hanno sparato con le armi.

A tutto questo si deve aggiungere l'aumento della militarizzazione con
maggiori posti di blocco, sorvoli e persecuzioni nelle comunità indigene ma
questo fenomeno si è esteso anche al centro dello stato, tanto che per
andare da Tuxtla Gutiérrez a Tapachula bisogna attraversare cinque posti di
blocco permanenti dell'esercito messicano e della Polizia Federale
Preventiva (La Jornada 27/05/2003).

A tutto questo si sommano le cinque visite in Chiapas dell'Incarico per il
Dialogo del governo federale Luis H. Alvarez che ha diffuso discorsi sui
programmi del governo ed ha chiamato l'EZLN al dialogo. In realtà parla da
solo e nessuno lo ascolta perché il governo federale non ha mai ascoltato
l'EZLN ed i popoli indigeni; ma, fino a quando il governo non dimostrerà la
volontà politica di risolvere le istanze dei popoli indigeni?

Nessuno, nessuna comunità si opporrebbe alla costruzione di strade, di
scuole, di progetti produttivi, ecc., se questi fossero parte
dell'applicazione degli Accordi di San Andrés, del Tavolo per Benessere e
Sviluppo, Donne e Democrazia e Giustizia, in cui fosse continuato il
dialogo tra governo, EZLN e società civile che avrebbe portato con sé
democrazia, dignità, giustizia e pace per tutti. Ma oggi si tratta di una
guerra a colpi bassi del governo per cercare di sconfiggere il nemico,
l'indigeno con dignità, che è povero, ribelle e molto spesso zapatista.

Di fronte alle offensive militari che si prospettano da parte degli Stati
Uniti in Siria ed Iran, ecc. E' necessario continuare a dire: NO AGLI
ATTACCHI MILITARI DEGLI STATI UNITI CONTRO TUTTI COLORO CHE CONSIDERA SUOI
NEMICI! NO ALL'ATTACCO DEGLI STATI UNITI CONTRO CUBA! CONDANNA A BUSH PER
CRIMINI DI GUERRA! RISPETTO PER LA LIBERA DETERMINAZIONE DEI POPOLI!
CHIEDIAMO ALL'ONU AZIONI PIU' ENERGICHE PER FERMARE LA MILITARIZZAZIONE IN
MEDIO ORIENTE E IN AMERICA LATINA! SI' ALLA VITA NO ALLA MORTE! USCITA
DALL'ESERCITO DELLE COMUNITA' INDIGENE DEL CHIAPAS!

Onésimo Hidalgo

CIEPAC, A.C.

Membro di: Red Mexicana de Acción Frente al Libre Comercio (RMALC;
http://www.rmalc.org.mx); Convergencia de Movimientos de los Pueblos de las
Américas (COMPA; http://www.sitiocompa.org); Red por la Paz en Chiapas;
Semana por la Diversidad Biológica y Cultural
http://www.laneta.apc.org/biodiversidad; Foro Internacional "Ante la
Globalización, el Pueblo es Primero", Alternativas contra el PPP, Consejo
Directivo del Centro de Justicia Económica (CEJ)
http://www.econjustice.net; Programa Ecuménico para Centro América e El
Caribe (EPICA) http://www.epica.org; memebro de Alianza Mexicana por la
Autodeterminación de los Pueblos (AMAP) che è la rete messicana contro il
PPP http://www.mesoamericaresiste.org/index.html; Red por la Paz de Chiapas.



Centro di Ricerche Economiche e Politiche di Azione Comunitaria

CIEPAC, A.C.

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(Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)