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DCHIARAZIONE ITALO-VENEZOLANI A UN ANNO DAL COLPO DI STATO
- Subject: DCHIARAZIONE ITALO-VENEZOLANI A UN ANNO DAL COLPO DI STATO
- From: "Mario Neri" <marneven at hotmail.com>
- Date: Tue, 1 Apr 2003 10:41:43 +0200
Dichiarazione degli Italiani residenti in Venezuela e degli Italo-Venezuelani che appoggiano la Rivoluzione Bolivariana e il Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela Hugo Rafael Chávez Frías in occasione del primo anniversario del Colpo di Stato dell' 11 Aprile del 2002 A un anno dal colpo di Stato fascista che tentò di sovvertire l'ordine costituzionale e deporre il Presidente del Venezuela legittimamente eletto, noi Italiani e Italo-Venezuelani che viviamo in questo Paese che consideriamo come la nostra seconda Patria, dichiariamo il nostro appoggio al processo di cambio impresso dal Governo Bolivariano che presiede Hugo Rafael Chávez Frías, per le seguenti ragioni: Dopo decenni durante i quali si sono succeduti diversi governi falsamente democratici che hanno privilegiato una elite e defraudato la grande maggioranza popolare, per la prima volta in 40 anni è cominciato un vero processo di trasformazioni democratiche a favore del popolo il quale si sente identificato con il Governo e con il suo Presidente. Il Governo costituzionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela sta adottando politiche economiche e sociali (riforma agraria, riforma del sistema della sanità, consigli di pianificazione locale, ecc.) che puntano a una distribuzione della ricchezza più giusta ed equa, permettendo la partecipazione nelle grandi decisioni nazionali dei settori sociali più umili che non sono mai stati presi in considerazione dai precedenti Governi. Il Governo costituzionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela è un Governo di sovranità nazionale che privilegia gli interessi del Paese, invece di quelli delle grandi compagnie transnazionali. Il Governo costituzionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela si oppone alla privatizzazione dell'industria nazionale ed in particolare di quella petrolifera PDVSA, che, essendo una delle aziende più grandi del mondo in questo campo, è il motore principale dell'economia nazionale, patrimonio di tutto il popolo venezuelano, indispensabile per la sua sopravvivenza e il suo futuro sviluppo, e non di una ristretta cerchia di tecnocrati corrotti e incapaci che pretendevano continuare ad amministrarla come se fosse loro proprietà privata e che, a parte di promuovere i propri interessi personali, sembravano più disposti a favorire quelli stranieri piuttosto che quelli nazionali. La Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela è stata approvata con un referendum popolare dalla stragrande maggioranza del popolo venezuelano ed è una delle costituzioni più moderne e democratiche che esistano al mondo, nella quale si stabilisce un tipo di democrazia partecipativa, invece della tradizionale democrazia rappresentativa; si riconoscono i diritti dei settori sociali tradizionalmente esclusi, come ad esempio le etnie indigene, mai prese in considerazione nelle così chiamate democrazie rappresentative del continente americano. Hugo Rafael Chávez Frías è stato eletto per ben due volte nelle elezioni presidenziali, una nel 98 e un'altra nel 2000 con una grande maggioranza popolare ed è pertanto il legittimo presidente di tutti i Venezuelani e di tutti quei cittadini di altri Paesi che desiderino risiedere in questo Paese. Il Presidente Hugo Rafael Chávez Frías è uno dei pochi Capi di Stato che si oppongono coraggiosamente al disumano progetto economico neoliberale globalizzante. Il Presidente Hugo Rafael Chávez Frías è forse l'unico Capo di Stato dell'America Latina che si oppone al progetto neocoloniale imperialista americano che rappresenta l'ALCA (Associazione per il Libero Commercio dell'America). Tutti i cittadini della Repubblica Bolivariana del Venezuela e anche gli stranieri che qui risiedono, godono di assoluta e piena libertà di espressione e di movimento; non esistono prigionieri né perseguitati politici, persone scomparse o private della loro libertà in modo arbitrario. I mezzi di comunicazione non sono mai stati censurati, anche se la maggior parte di essi, incluso la Voce d'Italia, giornale della comunità italiana in Venezuela, si oppone al Governo. Questo cambiamento in corso, essendo veramente democratico, si svolge nonostante incontri una feroce resistenza da vari settori dello stesso Stato che sono ancora controllati dalle vecchie elites di potere come ad esempio, alcuni corpi di polizia, ampi settori del potere giudiziario, governi regionali, province ecc, che si sono uniti in un piano cospiratore, per tentare di reinstallare il vecchio ordine. Vogliamo inoltre far sapere ai nostri concittadini italiani, venezuelani e al mondo in generale che: Ripudiamo categoricamente i tentativi costanti da parte di una opposizione politica fascista e antidemocratica rivolti a sovvertire l'ordine costituzionale vigente. Il colpo di Stato dell'Aprile dell'anno scorso, la serrata patronale e dei commercianti, il sabotaggio terrorista dell'industria petrolifera nazionale dello scorso Dicembre, sono tra i più noti esempi di questa tendenza, e consideriamo questi, come la più evidente conferma che l'opposizione non ha nessuna intenzione e possibilità di sconfiggere il governo con metodi elettorali costituzionali e democratici. Ripudiamo categoricamente l'attitudine discriminatoria, razzista, antietica, tergiversante della maggior parte dei mezzi di "comunicazione" nazionali (compresa la Voce d'Italia), quando "informano" sui fatti del Venezuela, facendo gli interessi di determinati settori economici (proprietari di questi mezzi), sia nazionali che stranieri, schierandosi sfacciatamente, contro ogni etica professionale, dalla parte dell'opposizione. Ripudiamo categoricamente il crescente sentimento fascista nato, purtroppo, in ampi settori della classe media venezuelana, istigata costantemente dai mezzi di comunicazione e da una profonda ignoranza e disprezzo del sentimento popolare delle classi sociali più umili. L'intolleranza politica che dimostrano questi settori con le persone della loro stessa classe che non condividono le loro opinioni e che per questa ragione vengono aggrediti fisicamente e moralmente e soffrono l'ostracismo sociale, ne è la miglior prova. Ripudiamo categoricamente l'assassinio dei lider popolari e contadini (più di settanta) che hanno lottano ed appoggiato il processo bolivariano, fatto da parte dei latifondisti e sicari al soldo dei potenti, che ostinatamente si oppongono ai cambiamenti e alle riforme sociali che il Governo, assieme al popolo, sta tentando di mettere in pratica. Ripudiamo categoricamente l'arrogante posizione delle classi economiche dominanti del Venezuela che non vogliono rendersi conto che è giunto il momento di intraprendere i cambiamenti strutturali, sia economici che sociali, che possono rendere più democratica la distribuzione della ricchezza di un Paese ricco di risorse naturali, ma dove l' 80 % vive in uno stato di povertà cronica. E infine, ripudiamo l'ingerenza di Governi stranieri come quello degli Stati Uniti d'America e di quello spagnolo- fra gli altri- nella politica non solamente del Venezuela, ma di tutti gli altri Paesi del mondo, richiamandoli a rispettare la volontà di autodeterminazione dei vari Paesi che formano la comunità internazionale. Caracas, Aprile del 2003 Italiani e Italovenezuelani che appartengono alle seguenti organizzazioni: oClase Media en Positivo di: Caracas, Los Teques, Lecheria, Puerto La Cruz, Maracay, Barcelona, Cumaná, Guarico, Barinas, Mérida, Maracaibo, Puerto Ordaz e Ciudad Guayana oCírculo Bolivariano Antonio Gramsci oCírculo Bolivariano Leoncio Martínez Soberano oEmergencia Patriotica 333 oForo Constitución y Paz oQuinto Poder oTécnicos y Profesionales Bolivarianos oGuardianos de la luz oPatria Joven oCiudadanos por la Defensa de la Constitución oGrupo Cristiano Catedra Libre Monseñor Romero de la Universidad Central de Venezuela oFundación Latinoamericana para los Derechos Humanos y el Desarrollo de las Comunidades oExpresión Veraz de la Universidad Central de Venezuela oGrupo 13 de Abril oOrganización Integral de Empresarios, oVoz Urgente oPetrólero por Venezuela oEmpresarios por Venezuela
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