Giro Argentina: un popolo costruisce le proprie speranze sulle ceneri lasciate dalla distruzione del FMI



Argentina, da Aprile una serie di iniziative in tutta Italia


Due donne racconteranno l'esperienza di un popolo


che si organizza malgrado lo stato sia in ginocchio per i dettami del FMI

In Argentina, la povertà coinvolge oramai il 57,5 % della popolazione: 20,8 milioni di argentini sono poveri e di questi, oltre 10 milioni indigenti (secondo i dati dell'Istituto Nazionale di Statistiche e Censo, INDEC). I dati del Ministero della Salute, poi, dicono che almeno 8,5 milioni di minori sono poveri ed ogni giorno tre di loro muoiono per fame. Eppure l'Argentina è uno dei più grandi produttori ed esportatori di carne al mondo, producendone ogni anno 2.450.000 tonnellate. La disoccupazione ufficiale è al 25 %, ovvero per ogni 4 argentini, uno non ha nessun tipo di ingresso economico. La causa di questo dramma umano sono le numerose imposizioni del Fondo Monetario Internazionale con i suoi riaggiustamenti strutturali (privatizzazioni e tagli alla spesa pubblica), cui si aggiunge un alto livello di corruzione della classe politica argentina.

Il movimento piquetero (termine utilizzato per designare i disoccupati che fanno conoscere la propria condizione attraverso l'interruzione delle vie di comunicazione) nasce appunto per rispondere a questa situazione, riaffermando il diritto ad una alimentazione sufficiente per tutti, così come quello alla salute, all'educazione, ecc.. ma assumendo al tempo stesso ogni spazio lasciato libero dallo stato. E' così che il movimento piquetero organizza comedores populares, vere e proprie mense collettive autogestite, ma anche microimprese (panetterie, falegnamerie ..), scuole, biblioteche ed ambulatori.

Una delle organizzazioni piqueteras più importanti è sicuramente il Movimiento Barrios de Pié. Nato con le proteste del dicembre 2001 che portarono alla caduta del governo De la Rua, Barrios de Pié è oggi presente in 13 province, gestendo più di 500 comedores e centri comunitari.

Per raccontare le speranze del Popolo Argentino, le sue sfide per sopravvivere ad uno stato sordo, per conoscere le sue esperienze di autogestione, i progetti per creare mezzi di comunicazione alternativa, per sviluppare una educazione popolare, la loro Rete di Donne Solidali, porteremo in Italia Silvia Sarabía, dirigente nazionale di Barrios de Pié.

Con lei, per far capire quanto stà accadendo nel paese del Generale José de San Martín, ci sarà anche Mónica Saiz, docente di Storia dell'Argentina per l'Università delle Madri di Plaza de Mayo.

Mónica è per altro dirigente del Proyecto Emancipación, Segretaria di Redazione della rivista Cuadernos para la Emancipación e membro del Comitato Permanente, organo direttivo del Congreso Anfictiónico Bolivariano (letteralmente: Assemblea delle Leghe Bolivariane), entità latinoamericana che lotta per l'Unità dell'America Latina e dei Caraibi.

Proyecto Emancipación è un collettivo che dirige la Scuola di Formazione Militante General San Martín, attraverso la quale si formano i giovani attivisti delle diverse organizzazioni piqueteras, di studenti, per i diritti umani ed i partiti politici progressisti dell'Argentina. P.E. pubblica poi da dieci anni una rivista teorica che si chiama Cuadernos para la Emancipación, con una tiratura di 3.000 esemplari e cadenza quadrimestrale. Per essa hanno scritto intellettuali come Eduardo Galeano, Joao Stedile, Adolfo Pérez Esquivel, Roberto Fernández Retamar, Luís Macas, ecc..

Proyecto Emancipación, insieme al Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Hugo Chávez Frías, ha fondato nel 1997 il Congreso Anfictiónico Bolivariano, cui stanno partecipando organizzazioni e personalità di tutto il Continente Latinoamericano.

Il Giro Argentino prevede l'organizzazione di 40 tappe in tutta Italia. Durante questa serie di iniziative sarà presentata la rivista (a cura del Comitato Internazionalista Arco Iris) "Il Colibrì, Colori dell'Altra America", il cui primo numero sarà appunto monotematico sull'Argentina. Le due compagne saranno per altro accompagnate da una traduttrice-accompagnatrice del COINARIR. Tutte le realtà interessate, possono contattarci ai recapiti sotto indicati (per conoscere i dettagli delle condizioni).


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