[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Dal MST e da Galeano: No alla guerra
- Subject: Dal MST e da Galeano: No alla guerra
- From: Serena Romagnoli <md1042 at mclink.it>
- Date: Sun, 09 Feb 2003 11:27:25 +0100
- Organization: Comitato di appoggio MST
Joao Pedro Stedile, del Movimento Sem Terra, lancia un appello per la mobilitazione mondiale contro la guerra del 15 febbraio Compagni/e, vorrei condividere con voi tutti/e informazioni molto importanti relative alla guerra che Bush vuole imporre all'Iraq. E' stata in Brasile, per partecipare al Forum Sociale di Porto Alegre, una suora domenicana irakena, sorella Sharine, che vive abitualmente a Bagdad. Abbiamo approfittato della sua presenza per riunire militanti di movimenti sociali a San Paolo e ascoltarla. Ha fornito molte notizie importanti che saranno dettagliatamente riportate da lunghe interviste rilasciate alla rivista "Caros Amigos" e al giornale "Brasil de fato". Ma alcune cose hanno richiamato in modo particolare la mia attenzione e vorrei condividerle con voi: 1. Una delle cause della Fame che sta vivendo il popolo irakeno è che da più di otto anni gli Stati Uniti continuano a bombardare il paese tutti i giorni. E una delle tecniche utilizzate è stata quella di bombardare i campi coltivati con ogni tipo di virus. Hanno lanciato virus e germi di ogni tipo che hanno distrutto l'agricoltura. Hanno lanciato perfino topi dentro contenitori buttati con paracadute. 2. Gli Stati Uniti hanno utilizzato armi chimiche nei loro bombardamenti sistematici. Praticamente non esiste più acqua potabile in tutto l'Irak, ma soprattutto a Bagdad 3. La popolazione irakena soffre ancora le conseguenze della guerra del Golfo, a causa dell'uso che hanno fatto gli USA di munizioni con uranio impoverito che provoca il cancro 4. Le Nazioni Unite, con tutta la loro prepotenza, fino ad oggi non hanno reso possibile l'ingresso di medicinali che servono agli Ospedali. Migliaia di bambini muoiono per la totale mancanza di medicine di base. 5. Il popolo irakeno è scoraggiato, come se avesse accettato la condanna, il proprio destino, di essere un popolo che dorme su un cuscino di petrolio e per questo stimola l'avidità delle imprese statunitensi e, proprio poiché vive al disopra di una grande ricchezza, è condannato alla povertà e alla morte. 6. Non ci sarà nessuna reazione popolare. Il Popolo non è armato. E' una bugia della televisione. E la cosa peggiore è che tutti sanno che sarà un vero massacro, un genocidio. Dalla guerra del Golfo, la popolazione di Bagdad è cresciuta di 8 volte e oggi ci sono 8 milioni di persone che vivono lì. Il 70% della popolazione viene dalle campagne, non ha lavoro e vive dell'assistenza del governo per non morire di fame. Si può immaginare come finirà questa popolazione con bombardamenti aerei sopra la capitale. 7. La certezza della tragedia è talmente grande che la madre superiora, nel salutare la sorella Sharine che partiva per Porto Alegre, le ha raccomandato di restare in Brasile per sei mesi, così, dopo la guerra, sarebbe potuta tornare e avrebbe potuto rifondare lì la congregazione domenicana, poiché la superiora era certa che le suore rimaste a Bagdad sarebbero tutte morte. Sabato 8 febbraio è partita per Madrid e di là andrà ad Amman e in Giordania. Si recherà quindi alla frontiera con l'Irak e dopo 17 ore di macchina, attraverso il deserto, arriverà a Bagdad. E' partita confortata dalla solidarietà dei brasiliani, ma impotente di fronte alla stupida offensiva del signor Bush-Hitler. E noi resteremo in silenzio? Partecipate, uscite nelle strade, nelle vostre città il 15 febbraio Ricordatevi dei bambini irakeni. Joao Pedro Stedile ******************************************************************** PER DIRE NO "Il presidente del pianeta annuncia il suo prossimo crimine in nome di Dio e della democrazia. Così calunnia Dio e calunnia anche la democrazia che a fatica è sopravvissuta nel mondo nonostante le dittature che gli USA stanno seminando dappertutto da più di un secolo. Il governo Bush, che più che un governo sembra un oleodotto, ha bisogno di impossessarsi della seconda riserva mondiale di petrolio, che sta nel sottosuolo dell'Iraq. Ha bisogno anche di giustificare l'enorme importo delle sue spese militare e di esibire sul campo di battaglia gli ultimi modelli della sua industria bellica. Di questo si tratta. Il resto è costituito da pretesti e i pretesti di questa prossima carneficina offendono l'intelligenza. L'unico paese che ha usato armi nucleari contro la popolazione civile, il paese che ha scaricato bombe atomiche che hanno annichilito Hiroshima e Nagasaki, pretende di convincerci che l'Iraq è un pericolo per l'umanità. Se il presidente Bush ana tanto l'umanità, e realmente vuole sconfiggere le più gravi minacce che l'umanità patisce, perché non bombarda se stesso, invece di pianificare un nuovo sterminio di popoli innocenti? (Eduardo Galeano, scrittore uruguayano, 30/1/2003)
- Prev by Date: Brasile: Para Stedile, el gobierno de Lula es ambiguo
- Next by Date: Intervista a Stedile "Stato di San Paolo", 27 gennaio
- Previous by thread: Brasile: Para Stedile, el gobierno de Lula es ambiguo
- Next by thread: Intervista a Stedile "Stato di San Paolo", 27 gennaio
- Indice: