Dal MST e da Galeano: No alla guerra



Joao Pedro Stedile, del Movimento Sem Terra, lancia un appello per la
mobilitazione mondiale contro la guerra del 15 febbraio

Compagni/e,
vorrei condividere con voi tutti/e informazioni molto importanti
relative alla guerra che Bush vuole imporre all'Iraq.
E' stata in Brasile, per partecipare al Forum Sociale di Porto Alegre,
una suora domenicana irakena, sorella Sharine, che vive abitualmente a
Bagdad. Abbiamo approfittato della sua presenza per riunire militanti di
movimenti sociali a San Paolo e ascoltarla. 
 
Ha fornito molte notizie importanti che saranno dettagliatamente
riportate da lunghe interviste rilasciate alla rivista "Caros Amigos" e
al giornale "Brasil de fato".

Ma alcune cose hanno  richiamato in modo particolare  la mia attenzione
e   vorrei condividerle con voi: 
 
1. Una delle cause della Fame che sta vivendo il popolo irakeno è che da
più di otto anni gli Stati Uniti continuano a bombardare il paese tutti
i giorni. E una delle tecniche utilizzate è stata quella di bombardare i
campi coltivati con ogni tipo di virus. Hanno lanciato virus e germi di
ogni tipo che hanno distrutto l'agricoltura. Hanno lanciato perfino topi
dentro contenitori buttati con paracadute. 

2. Gli Stati Uniti hanno utilizzato armi chimiche nei loro bombardamenti
sistematici. Praticamente non esiste più acqua potabile in tutto l'Irak,
ma soprattutto a Bagdad 

3. La popolazione irakena soffre ancora le conseguenze della guerra del
Golfo, a causa dell'uso che hanno fatto gli USA di munizioni con uranio
impoverito che provoca il cancro     

4. Le Nazioni Unite, con tutta la loro prepotenza, fino ad oggi non
hanno reso possibile l'ingresso di medicinali che servono agli Ospedali.
Migliaia di bambini muoiono per la totale mancanza di medicine di base. 
  

5. Il popolo irakeno è scoraggiato, come se avesse accettato la
condanna, il proprio destino, di essere un popolo che dorme su un
cuscino di petrolio e per questo stimola l'avidità delle imprese
statunitensi e, proprio poiché vive al disopra di una grande ricchezza,
è condannato alla povertà e alla morte.   

6. Non ci sarà nessuna reazione popolare. Il Popolo non è armato. E' una
bugia della televisione. E la cosa peggiore è che tutti sanno che sarà
un vero massacro, un genocidio. Dalla guerra del Golfo, la popolazione
di Bagdad è cresciuta di 8 volte e oggi ci sono 8 milioni di persone che
vivono lì. Il 70% della popolazione viene dalle campagne, non ha lavoro
e vive dell'assistenza del governo per non morire di fame. Si può
immaginare come finirà questa popolazione con bombardamenti aerei sopra
la capitale. 

7. La certezza della tragedia è talmente grande che la madre superiora,
nel salutare la sorella Sharine che partiva per Porto Alegre, le ha
raccomandato di restare in Brasile per sei mesi, così, dopo la guerra,
sarebbe potuta tornare e avrebbe potuto rifondare lì la congregazione
domenicana, poiché la superiora era certa che le suore rimaste a Bagdad
sarebbero tutte morte.

Sabato 8 febbraio è partita per Madrid e di là andrà ad Amman e in
Giordania. Si recherà quindi alla frontiera con l'Irak e dopo 17 ore di
macchina, attraverso il deserto, arriverà a Bagdad. E' partita
confortata dalla solidarietà dei brasiliani, ma impotente di fronte alla
stupida offensiva del signor Bush-Hitler. 

E noi resteremo in silenzio? 

Partecipate, uscite nelle strade, nelle vostre città il 15 febbraio
Ricordatevi dei bambini irakeni. 
 
 Joao Pedro Stedile

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PER DIRE NO

"Il presidente del pianeta annuncia il suo prossimo crimine in nome di
Dio e della democrazia. Così calunnia Dio e calunnia anche la democrazia
 che a fatica è sopravvissuta nel mondo nonostante le dittature che gli
USA stanno   seminando dappertutto da più di un secolo.  Il governo
Bush, che più che un governo sembra un oleodotto,  ha bisogno di
impossessarsi della seconda riserva mondiale di petrolio, che sta nel
sottosuolo dell'Iraq. Ha bisogno anche di giustificare l'enorme importo
delle sue spese militare e di esibire sul campo di battaglia gli ultimi
modelli della sua industria bellica.  Di questo si tratta. Il resto è
costituito da pretesti e i pretesti di questa prossima carneficina
offendono l'intelligenza. L'unico paese che ha usato armi nucleari
contro la popolazione civile, il paese che ha scaricato bombe atomiche
che hanno annichilito Hiroshima e Nagasaki, pretende di convincerci che
l'Iraq è un pericolo per l'umanità. Se il presidente Bush ana tanto
l'umanità, e realmente vuole sconfiggere le più gravi minacce che
l'umanità patisce, perché non bombarda se stesso, invece di pianificare
un nuovo sterminio di popoli innocenti?  (Eduardo Galeano, scrittore
uruguayano, 30/1/2003)