Fw: Panorama Latinoamericano: la neocolonizzazione nordamericana trova ostacoli




La neocolonizzazione dell'America Latina trova ostacoli

Molte le proteste in tutto il Continente

nonostante i governi liberisti aprano le porte alle truppe a stelle e strisce


La notizia stà trovando eco in tutto il Mondo: il Venezuela ha posto per la prima volta le mani sugli interessi nordamericani. Già perché nella giornata di ieri, la 42° dello sciopero dell'opposizione, il governo di Caracas ha deciso di procedere alla requisizione di due stabilimenti di imbottigliamento per distribuire tali bevande alla popolazione. Il tutto non avrebbe avuto nessuna eco se le imprese fossero state di qualsiasi altro privato, ma il fatto che le imprese in questione commercializzassero bevande della Coca-Cola, sembra costituire una minaccia allo strapotere nordamericano in America Latina. Così lo stesso ambasciatore S.U.N.A. si è affrettato a dichiarare pubblicamente la propria preoccupazione. 

La forza bolivariana di Chavéz 

Qualcuno si domanda come faccia un governo a resistere per oltre quaranta giorni, quando ad organizzare gli scioperi sono i mezzi di comunicazione, le forze padronali, i grandi imprenditori con l'appoggio di Washington. Dalla giovane confederazione sindacale di Forza Bolivariana dei Lavoratori, prossimamente presente in Italia per un tour di conferenze, alcuni dati che ne spiegano le ragioni. Dall'inizio del suo mandato Chavéz, tra le altre cose, ha: 

- Creato 3000 scuole bolivariane in cui 1.000.000 di bambini riceve colazione, pranzo, merenda ed una educazione integrale che include nel programma scolastico: informatica, sport, teatro, ballo e cinematografia. 

- Costruito 150.000 abitazioni in due anni, fornendole di strade, acqua, elettricità, servizi ed in molti casi di scuole ed ambulatori. 

- Ricostruito 20.000 abitazioni e riparato altre 10.000, attraverso un piano condotto dall'esercito venezuelano. 

- Riconscegnato alle popolazioni di Vargas, danneggiate dai nubifragi, 15.000 abitazioni. 

- Concesso gratuitamente farmaci a 10.000 malati di cancro, a 20.000 malati di AIDS ed a 12.000 diabetici. 

- Realizzato nuove istallazioni per portare l'acqua potabile a 2 milioni di venezuelani che fino ad allora avevano vissuto senza acqua corrente. 

- Aperto 15 banche di latte materno umano, per promuovere l'allattamento materno ed avere così bambini più sani. 

- Consegnato 2.000 trattori cinesi e brasiliani ai produttori delle campagne ad interessi molto bassi. 

- Consegnato 240 centri informatici per garantire alla popolazione l'utilizzo gratuito di computers ed internet. 

- Concesso circa 60.000 microcrediti, tra Banco de la Mujer, FONDAFA e Banco del Pueblo. 

- Favorito la costituzione di 2.000 cooperative sulla base della Legge Speciale sulle Associazioni Cooperative. 

- Trasferito gratuitamente 5.000 malati a Cuba per trattamenti medici. 

- Triplicato gli investimenti per le Università 

- Promosso una legge che proibisce la privatizzazione del petrolio. 

- Promosso una legge di riforma agraria che ha fino ad ora beneficiato 10.000 produttori delle campagne. 

- Promosso una legge che prevede il carcere per gli evasori fiscali. 

Le cattive notizie non finiscono qui per gli Stati Uniti. 

In Bolivia siamo al 6 giorno di paralisi del paese. I movimenti sociali stanno paralizzando La Paz, Cochabamba ed altre città del paese e tra le richieste principali c'è la difesa della sovranità nazionale ed il rifiuto all'ingresso di truppe nordamericane. Le persone arrestate per tali proteste sono oramai più di 200. 

In Argentina, le storiche Madri di Plaza de Mayo, insieme a varie organizzazioni popolari (Partito della Liberazione ed organizzazioni piqueteras), hanno organizzato il 16 gennaio una imponente marcia, da Plaza Italia all'Ambasciata Nordamericana, manifestazione di condanna alla ormai prossima guerra all'Iraq. L'edificio nordamericano era difeso da truppe speciali, dotate di armi automatiche, truppe a cavallo, cani da guardia, veicoli dei pompieri ed ancora, filo spinato e blocchi di cemento. 

In Colombia, i recenti combattimenti tra forze insorgenti e paramilitari armati dal governo, in cui hanno perso la vita almeno 200 soldati filogovernativi (AUC), hanno dimostrato l'inefficacia del piano dell'attuale presidente Alvaro Uribe Vélez. Si annucia un prossimo surriscaldamento del conflitto con l'arrivo a febbraio di due battaglioni (oltre mille uomini) delle Forze Speciali della Foresta della Marina degli Stati Uniti del Nord America. E' dire che il bilancio della politica di Alvaro Uribe è chiaro: la stessa Banca Dati dei Diritti Umani della Scuola Nazionale Sindacale lo evidenzia: tra il 1 gennaio ed il 30 novembre del 2002 ci sono stati 172 sindacalisti uccisi, 164 minacce di morte, 26 sequestri, 7 sparizioni forzate, 132 arresti arbitrari ed 80 persone costrette all'esilio .. Se la guerra è stata dichiarata, il presidente Alvaro Uribe Vélez sembra l'abbia dichiarata alle organizzazioni sindacali e sociali del paese. 

Diecimila uomini della Marina a Quisqueya 

Ma il dato nuovo riguarda Quisqueya, ovvero la Repubblica Dominicana. Qui, Forza della Rivoluzione, organizzazione popolare caamagnista (richiamandosi allo storico dirigente dominicano Francisco Caamaño) e comunista, ha rivelato i testi degli accordi diplomatici tra gli Stati Uniti e la Reppublica Dominicana (note diplomatiche n° 237 e 252), accordi che annunciano la prossima invasione gringa. Tra il 1 gennaio ed il 31 maggio di quest'anno arriveranno sull'Isola almeno 10.000 uomini della Marina. 

Gli uomini del presidente Bush potranno usare armi ed apparecchiature militari e civili senza nessun limite, includendo aerei, elicotteri, barche, armi, veicoli ..) senza che questo materiale possa essere ispezionato da autorità dominicane. 

Gli uomini a stelle e strisce disporranno delle acque territoriali, dello spazio aereo, dello spazio radiale e dei sistemi di comunicazione a loro volontà, sottraendosi alla legislazione dominicana. Ovvero in caso di omicidi, incidenti, tutto sarà di competenza degli stessi Stati Uniti del Nordamerica. Nessun reclamo potrà essere presentato per danni o perdite umane e materiali. 


La pax americana di Bush è ancora lontana .. l'Iraq, la Corea, il Venezuela di Chavéz, l'Ecuador di Gutiérrez, il Brasile di Lula, la Colombia delle forze insorgenti, la Bolivia di Evo Morales e le proteste in tutto il Continente annunciano un futuro tutt'altro che tranquillo per lo zio Sam. 



--------------------------------------------------------------------------------

Prossimamente 

ARGENTINA, TOUR PIQUETERO MA NON SOLO !!!!

L'Università delle Madri di Plaza de Mayo

in Italia con il Comitato Internazionalista Arco Iris

Riunione 1-2 Febbraio 


--------------------------------------------------------------------------------


- SPONSORS -
In questo spazio appariranno i Link ai Siti che ci linkano 
o i link di aziende che sostengano il nostro sforzo di una Comunicazione dal basso

www.fpmr.org


www.correodelsur.ch


www.cadizrebelde.com


www.nodo50.org/cipo

--------------------------------------------------------------------------------

Aiuti economici (sponsorizzazioni) sono gradite al

Conto Corrente N° 8286 

intestato a "Comitato Internazionalista Arco Iris"

Cod. CIN: H Cod. ABI: 07601 Cod. CAB: 11200

Banca Nazionale del Lavoro, Agenzia 1 - Viale Piave 27 - 25100 Brescia (Italia)


COmitato INternazionalista ARco IRis(COINARIR)

Via Antonio Gramsci 3 - 25082 Botticino (Brescia)

Tel: 030 2190006 Fax: 06 233 242 298 Fax: 030 909 311 32 

Posta Elettronica: comunicazioni at coinarir.org

Sito della Rete: http://www.coinarir.org



---------------------------------------------------------------------
Click qua per cancellarti da NOTIZIE ARCOIRIS - POPOLI IN LOTTA.
Oppure invia una email a popoli at coinarir.org chiedendo di cancellarti e specificando la tua email.
---------------------------------------------------------------------