Articolo di João Pedro Stedile e Frei Sergoi Gorgen in occasione del lancio della campagna nazionale contro la Fame



  TREGUA ZERO   -       JORNAL DO BRASIL-3.12.02



Nelle ultime settimane la stampa si è dedicata a registrare tutte le
iniziative  del prossimo governo Lula. Quello che è stata maggiormente
messo in luce è  l'annuncio della priorità che verrà data al programma
relativo alla fame.

Non c'è niente di più giusto e importante. La società brasiliana è la
più disuguale del mondo secondo le statistiche dell'Onu e quindi la più
ingiusta. E' il luogo del pianeta in cui esistono più differenze tra
ricchi e poveri. Nessun'altra società è tanto perversa.

La povertà e la disuguaglianza sociale sono un flagello che decima in
mille forme milioni di brasiliani, che non possono realizzarsi come
cittadini e sopravvivere come persone. Milioni di piccoli brasiliani non
hanno nemmeno il diritto di  essere adolescenti. Muoiono prima.

E questa perversità si è aggravata negli ultimi 10 anni con l'adozione
di un modello neoliberista che ha prodotto ancora più disuguaglianza e
ha portato da 32 a 56 milioni il numero di brasiliani che si alimentano
al di sotto delle necessità

Ma "la fame è solo una manifestazione biologica provocata da una causa
politica che sono le strutture ingiuste della società", ce lo aveva già
insegnato negli anni 50 il grande maestro   Josué de Castro, primo
presidente della FAO.

Sentire, ora, dal nostro presidente Lula, l'impegno che il suo governo
metterà al primo posto la lotta alla fame, è una chiara dimostrazione
che finalmente avremo un governo impegnato nell'attaccare il peggiore e
più grave tra i problemi della nostra società: la povertà e la
disuguaglianza sociale

Noi, dei  movimenti sociali che compongono Via Campesina Brasile, come
il MST, il MPA (Movimento dei Piccoli Agricoltori), il MAB (Movimenti
dei danneggiati dalle Dighe), il movimento delle donne rurali, con
l'appoggio delle pastorali sociali delle chiese cristiane,  ci
identifichiamo pienamente in questo programma e ne siamo molto
contenti   poiché l'obiettivo finale dei nostri movimenti è eliminare la
povertà e la disuguaglianza sociale nelle campagne.

Il Programma Fame Zero, che fa parte del programma del prossimo governo,
è una bella proposta. Evoca la necessità di politiche di carattere
strutturale, come la riforma agraria e la distribuzione del reddito;
politiche specifiche, come il soccorso di emergenza attraverso le "ceste
basiche" e politiche locali che coinvolgano tutta la società nella lotta
a fame e povertà. Stranamente molti settori della stampa hanno preferito
creare una falsa polemica, discutendo soltanto sull'utilità di una
possibile distribuzione di coupon. Probabilmente lo hanno fatto per
evitare la discussione con la società sulle vere cause della fame, della
povertà e della disuguaglianza sociale, che derivano da 500 anni di
dominazione di una élite spudorata che non ha mostrato nessun impegno
nei confronti del popolo brasiliano.

  I movimenti sociali che appartengono a Via Campesina stanno
appoggiando pienamente questo impegno del governo Lula di indicare come
priorità la lotta alla fame. Non solo lo appoggeremo ma ci impegneremo
contribuendo in tutti i modi possibili a combattere le cause di povertà
e fame che sono il latifondo e il modello neoliberista in agricoltura.
Nei nostri movimenti lavoreremo perché si acceleri la riforma  agraria,
si rafforzino l'agricoltura familiare, le cooperative, le piccole e
medie agroindustrie e si riorganizzi la produzione agricola di alimenti
per il mercato interno.

Da parte nostra non ci sarà tregua, neanche un minuto di tregua contro
le cause di povertà, fame e disuguaglianza.


João Pedro Stedile, della direzione nazioanle del  MST  e Frei Sergio
Gorgen della direzione del  MPA, fanno parte della Commissione Nazionale
di Via Campesina
Brasil.