Perù: la Bayer riconosciuta responsabile della morte di 24 bambini nel 1999



Perù: la Bayer riconosciuta responsabile della morte di 24 bambini nel 1999

Dopo 9 mesi di indagini, una Commissione Parlamentare Peruviana ha
pubblicato il suo rapporto finale sui decessi per avvelenamento di 24
bambini nel remoto villaggio di Tauccamarca nell'Ottobre 1999. La
Commissione ha concluso che ci sono prove evidenti della responsabilità
amministrativa e criminale del Ministero dell'Agricoltura, e di
responsabilità criminale della multinazionale agrochimica Bayer. La Bayer Ë
stata il principale importatore e distributore del FLIDOL,  il pesticida che
ha provocato i 24 decessi. Il rapporto parlamentare raccomanda che il
governo e la Bayer indennizzino le famiglie dei bambini morti. La
Commissione fu istituita in seguito all'appello fatto dai genitori dei
minori deceduti e di altri 18 bambini che, pur essendo stati avvelenati,
sono sopravvissuti. Le analisi mediche iniziali indicano che molti di questi
bambini soffriranno di diversi problemi sanitari di lungo termine, compresi
problemi di crescita. La Bayer promuoveva ampiamente il Folidol in tutto il
Perù, concentrando le sue campagne di marketing nell'uso del pesticida sulle
piantagioni Andine coltivate soprattutto dai piccoli agricoltori, gran parte
dei quali è analfabeta e parla solo il Quechua. La Bayer impacchettava il
Folidol, che era una polvere bianca simile al latte in polvere inodore, in
piccoli sacchetti di plastica, etichettati in spagnolo e raffiguranti foto
di vegetali. Le etichette non fornivano informazioni comprensibili alla
maggior parte di questi villaggi remoti sulla sicurezza del prodotto, e
avevano indicazioni piccole sui pericoli. Le famiglie coinvolte hanno fatto
causa alla Bayer affermando che la multinazionale avrebbe dovuto prendere
provvedimenti per prevenire il prevedibile cattivo uso di questo prodotto
estremamente tossico. Le famiglie chiedono giustizia per i figli deceduti,
garanzie di assistenza medica per quelli sopravvissuti e riforme legislative
per prevenire tragedie future. L'accusa cita anche il Ministero
dell'Agricoltura per non essere riuscito a implementare le leggi sui
pesticidi: le
vendite incontrollate di pesticidi ad uso ristretto sono comuni in tutto il
Perù. L'azione giudiziaria è stata avviata il 22 Ottobre 2001 e il processo
deve ancora concludersi. Gli sforzi delle famiglie di Tauccamarca e delle
ONG peruviane sono stati sostenuti dall'appoggio dell'opinione pubblica e
hanno ottenuto cambiamenti legislativi importanti. Per esempio nel Febbraio
2002, il Servizio di Sanità Agraria Nazionale del Perù ha pubblicato una
risoluzione che sospende le importazioni di tutti i pesticidi classificati
dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) come estremamente dannosi
(Ia) e altamente pericolosi (Ib). Le famiglie hanno anche scritto al
Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, per chiedergli
l'esclusione della Bayer dal Global Compact dell'ONU. Global Compact è una
partnership tra l'ONU e alcune multinazionali che promettono di rispettare i
diritti umani e i principi di tutela ambientale.

(CBG Network, PANLA, trad. it. a cura di www.ecquologia.it)