Maurizio Costanzo ha fatto uno spot pro-Cardoso. Aiutiamolo a informarsi meglio



Mentre in Brasile è in pieno svolgimento la campagna elettorale, e Lula, al suo quarto tentativo, sembra in buona posizione, Maurizio Costanzo, dedica una trasmissione spot al Presidente Cardoso e al suo governo, che piuttosto che per i servizi sociali, hanno moltiplicato le spese per la propaganda. Credo che dovremmo aiutare Costanza a capire meglio il Brasile e a non fidarsi soltanto di quel che gli hanno raccontato Cardoso e l'ambasciatore Matarazzo, ex ministro della Comunicazione del governo Cardoso (e quindi particolarmente esperto in questo campo).
Invito tutti coloro che amano e conoscono il Brasile a scrivere a Maurizio Costanzo chiedendogli di  mostrare in futuro altri aspetti del paese e di sentire l'opinione di quelli che si stanno battendo per un cambiamento alla guida del Brasile.

Appiccico in fondo alcuni dati recenti sul Brasile. Chiunque abbia dati aggiornati potrebbe inviarli a Costanzo. E la letterina da me inviata a Costanzo nel settore "Redattore per una sera". Per scrivere a Costanzo bisogna necessariamente collegarsi al sito.
 

Trasmissione "Maurizio Costanzo show del 28 maggio dedicata al Brasile"

 Affermazioni di Maurizio Costanzo
Il Brasile oggi è nuovo, diverso, lontano dagli stereotipi che anch'io avevo, per merito di Cardoso (ripetuto numerose volte)
Cardoso è una persona di qualità. Ha trasformato completamente il Brasile. Favelas, bambini di strada sono stereotipi, il governo combatte contro tutto questo. Oggi c'è un Brasile nuovo per merito di Cardoso.
Cardoso ha difeso gli indios
Cardoso ha protetto la foresta amazzonica
Per merito di Cardoso il Brasile non è stato contaminato dalla crisi Argentina
 

Affermazioni dell'ambasciatore del Brasile in Italia, Andrea Matarazzo
In 10 anni in Brasile c'è stato grazie a Cardoso (8 anni presidente e precedentemente 2 anni ministro) un enorme cambiamento con la fine dell'inflazione
E' cambiata l'utilizzazione del denaro pubblico che è stato diretto al bene dei cittadini. Il governo ha dato assoluta priorità al sociale. Ha fatto molti investimenti nel sociale. Non ha più speso soldi per i telefoni o cose di queste genere. Ha privatizzato tutto per spendere nel sociale.
Il 60% delle risorse del bilancio sono destinate ad attività sociali.
Oggi il 98% dei bambini va a scuola
Pochissimi bambini lavorano
Riguardo alla schiavitù, ci sono solo casi isolati
E' rimasto lo stereotipo dei bambini di strada, delle favelas, ma i poveri oggi stanno molto meglio.
 

Affermazioni del presidente del Brasile Fernando Henrique Cardoso
-La nostra politica fiscale è molto seria
- Ci siamo impegnati nel sociale. Abbiamo speso per educazione, salute e terra
- Nelle favelas  oggi ci sono molti programmi di urbanizzazione. Nelle favelas ci sono le TV. Stiamo migliorando. Ci sono ancora problemi seri, ma c'è movimento, c'è vita.
C'è un progetto della Banca Mondiale per le favelas con il quale la popolazione si organizza in ONG
- I BAMBINI DI STRADA. Ci sono soltanto 1500/2000 bambini di strada a Rio e a San Paolo. Stanno per strada perché stanno meglio lì che a casa loro, si sentono più liberi. Ci sono molti progetti per dare loro migliori condizioni di vita.
- Ci sono 11 milioni di bambini che ricevono borse di studio, un terzo dei bambini brasiliani. Oggi il 97% dei bambini va a scuola e mangia una volta al giorno
 

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Gentile Maurizio Costanto,
ho visto con un certo sbigottimento la sua trasmissione sul Brasile di Cardoso, che, mi dispiace dirlo, assomigliava molto a uno spot. E d'altra parte di pubblicità il presidente Cardoso e il suo ex-ministro della comunicazione Matarazzo sono esperti. Ad essa hanno dedicato crescenti risorse. Mi sembrerebbe giusto, in piena campagna elettorale,  che lei dedicasse spazio  in un'altra trasmissione , al  vero Brasile, quello per esempio di Lula, candidato per la quarta volta alla presidenza e oggi in buona posizione, quello del Movimento dei Senza Terra. Alcuni senza terra saranno qui duranto l'incontro Fao;  a metà luglio sarà qui Frei Betto ecc. Accludo intanto  alcuni dati relativi al Brasile reale.
Cordiali saluti
Serena Romagnoli, Comitato di appoggio al Movimento Sem Terra
 

ALCUNI DATI RELATIVI AL BRASILE DI OGGI - Giugno 2002
 
 

*  Da 25 anni il Brasile è il paese con la peggiore distribuzione del reddito   I dati sono dell'IPEA (Istituto di Ricerca economica applicata), organismo legato al Ministério do Planejamento, Orçamento e Gestão. Il 10% più ricco della popolazione ha un reddito 28 volte superiore a quello del 40% più povero. Il 10% più ricco si appropria di circa il 50% del reddito totale delle famiglie.  L'1% più ricco concentra nelle proprie mani un reddito superiore a quello del 50% più povero.

* 50.000 latifondisti, lo 0.83% dei proprietari possiede il 43.5% delle terre coltivabili. 3 milioni di piccoli proprietari che possiedono meno di 10 ettari, rappresentano  il 53% dei proprietari e hanno il 3% delle terre.

*Dal 1988 al 2000 sono stati assassinati 1517 lavoratori rurali. Il 93% dei responsabili sono impuniti. Fonte CPT (Commissione Pastorale della Terra)
 

*31 maggio 2002 - Il Brasile è il secondo paese al mondo per numero di disoccupati. E' passato dalla 9° alla 2° posizione, dietro all'India. Il numero dei disoccupati (anno 2000) era di 11,454 milioni di persone. I dati sono stati forniti dalla Segreteria di Sviluppo, Lavoro e Solidarietà del comune di Sao Paulo. La ricerca è stata fatta a partire dai dati di FMI, BM e altre istituzioni  (1º Índia 41,344 milhões  2º   Brasil 11,454 milhões   3º Rússia 7,395 milhões 4º  China 5,950 milhões  5º Indonésia 5,872 milhões  6º Estados Unidos  5,655 milhões    7º    Alemanha 3,685 milhões   8º Japão 3,2 milhões) Fonte: Linha Aberta del Partido dos Trabalhadores

* Marzo 2002 - Ziegler, relatore ONU, per 18 giorni in Brasile  (dal sito dell'Ibase: sintesi di alcune dichiarazioni di JZ) Il relatore speciale dell'ONU per il diritto all'alimentazione, Jean Ziegler ha incontrato il 18 marzo il  Forum Brasiliano per la sicurezza alimentare per parlare della  situazione di fame e miseria nel paese. Ziegler consegnerà la relazione ufficiale il 1 luglio all'ONU. Le cifre  del governo - dice Ziegler -  parlano di 23 milioni di persone gravemente costantemente sottoalimentate. Le cifre dell'opposizione arrivano a 44 milioni. Sono 55 milioni secondo la Conferenza dei vescovi. Questo significa un martirio quotidiano. Persone senza lavoro, vita familiare e salute che consumano meno di 2000 calorie al giorno. Questo massacro avviene in un paese con immenso potere economico, finanziario, politico e tecnologico. Ci sono veramente due paesi in questo immenso territorio. Uno di loro sembra la Germania, l'altro assomiglia alla Somalia. Il Brasile è un paese al primo posto per la disuguaglianza dei redditi.

*Dati Luglio 2001 - 50 milioni di persone in Brasile con meno di 80.000 lire al mese  Il dato, riportato dalla Folha di San Paolo, corrispondente al 29.3% della popolazione brasiliana, è presente in un rapporto divulgato il 10 luglio dalla Fondazione Getulio Vargas. Secondo la ricerca, che vuole tracciare una mappa della miseria nel paese, tale reddito è insufficiente a comprare alimenti che soddisfino le necessità caloriche di base, secondo i livelli ONU. Quindi quasi un terzo della popolazione brasiliana non riesce ad alimentarsi sufficientemente. Lo stesso studio, coordinato dall'economista Marcelo Neri, sottolinea che la percentuale dei miserabili nella fascia di popolazione al di sotto dei 16 anni cresce al 46%, quasi 17 punti percentuali in più rispetto alla media della popolazione. Quasi la metà quindi della popolazione indigente è composta da giovani con meno di 16 anni. Una delle spiegazioni di questo fatto, dice l'economista è che le famiglie povere hanno in genere molti figli.  L'IDH (l'indice di sviluppo umano) utilizzato dall'ONU, vede ancora il Brasile al 69° posto, dopo l'Argentina (34°), che ha vissuto una difficile crisi economica, il Libano (65°)  e la Croazia (46°) , tormentati da sanguinose guerre civili. Il reddito medio pro capite è sceso da 7.071,70 dollari nel   2000, a  7.037