Ancora sulla fazenda di Cardoso - L'analisi della direzione del MST
- Subject: Ancora sulla fazenda di Cardoso - L'analisi della direzione del MST
- From: Serena Romagnoli <md1042 at mclink.it>
- Date: Fri, 29 Mar 2002 09:58:51 +0100
- Organization: Comitato di appoggio MST www.citinv.it/associazioni/MST/
MST Informa
Anno I - nº 12
28 marzo 2002
La direzione del MST analizza la congiuntura brasiliana e al suo interno la vicenda dell'occupazione della Fazenda di Cardoso
Il mese di marzo è stato segnato da gravi
episodi nel nostro paese. All'inizio del mese la Polizia Federale è
entrata negli uffici di una delle imprese delle governatrice Roseana
Sarney, sequestrando documenti e circa 1.4 milioni di reais in denaro liquido.
Non per fare indagini sulla corruzione, ma solo per creare elementi contro
la candidatura del PFL (Roseana Sarney è candidata alla
presidenza della repubblica e il suo partito è il Partido Frente
Liberal)
La Sarney ha rilanciato; ha denunciato il fatto che la Polizia era
stata usata a fini elettorali, che la campagna elettorale di Cardoso, nel
1994, aveva raccolto illegalmente più di 5 milioni di reais.
Poi, abbiamo ricevuto la visita del Prof. Jean Ziegler,
in missione ufficiale dell'ONU per indagare sulla situazione della fame
in Brasile. Ha denunciato che stiamo vivendo dentro ad una guerra sociale;
si assassinano 40.000 persone all'anno e ancora peggio ci sono più
di 50 milioni di persone sotto la linea della povertà assoluta e
quindi affamati. E Ziegler ha osato darne una spiegazione: la fame esistente
in Brasile non è opera del destino, ma il risultato della
politica economica che viene portata avanti nel nostro paese. E ha proposto
una soluzione: solo un vera riforma agraria e un piano di distribuzione
del reddito può eliminare la fame. Il governo Cardoso ha cominciato
a raccontare frottole. Non voleva interferenze. La missione Onu ha confessato
ai giornalisti che durante l'incontro di un'ora e mezza con il Presidente,
Cardoso non ha mai parlato di Brasile, ma soltanto della Francia, della
sociologia moderna, dell'ONU ecc.
Più tardi si è saputo che i procuratori stanno
investigando sui conti delle campagne elettorali (del 1994
e del 1998) di Cardoso. Ci sono forti indizi dell'esistenza di una doppia
contabilità.
Nel Nordest del paese, ispettori del Ministero del Lavoro
hanno scoperto l'esistenza di lavoro schiavo in una delle fazendas del
Deputato Federale Inocêncio de Oliveira (PFL/Pernambuco).
Altro fatto molto grave. Pubblici ministeri stanno indagando
sull'origine della risorse e le forme di azione di una impresa investigativa
assunta dal Ministero della Sanità, dall'allora ministro Serra,
per indagare non solo all'interno del Ministero, ma anche in altri luoghi,
illegalmente.
Tutti questi fatti stavano cominciando a compromettere
sempre di più l'immagine del governo Cardoso.
Ma è bastato che dei lavoratori rurali della regione
di Buritis/Minas Gerais occupassero ancora una volta la fazenda che a volte
è del presidente Cardoso, a volte dei suoi figli, perché
il governo trovasse una via d'uscita miracolosa.
Immediatamente ha messo in riga tutta la stampa, ha amplificato
l'episodio come se si trattasse della presa della Bastiglia. "Si tratta
di banditi, terroristi", ha gridato il Ministro Jungmann. "E' in
gioco la democrazia ", ha avvertito il generale Alberto Cardoso. Al Ministro
Aloysio Nunes, ex-collega nel PCB (partito comunista brasiliano)
del deputato José Dirceu (attuale segretario del PT)
è rimasto il compito di incolpare e mettere alle strette il PT.
Subito il segretario generale della Presidenza, Arthur Virgílio,
ha manifestato il proposito del governo: approfittare dell'occupazione
della fazenda per cercare di ferire a morte il MST.
L'occupazione della Fazenda Buritis si deve unicamente alla
passività del governo di fronte a quelle famiglie.
Negli ultimi sei anni, invece di risolvere i problemi delle famiglie
accampate e insediate, il governo ha generato insicurezza, ha screditato
i canali di negoziazione - disattendendo sistematicamente gli accordi -
e si è mostrato totalmente insensibile ai problemi di quelle famiglie.
Quelle persone umiliate hanno deciso di mobilitarsi per farsi ascoltare.
Gli eccessi commessi durante la mobilitazione, riconosciuti
dagli stessi lavoratori, non possono cancellare le cause che hanno spinto
alla mobilitazione. Anche perché questi eccessi sono la conseguenza
appunto del modo in cui il governo tratta i lavoratori. Da tempo avvertiamo
che le costanti menzogne raccontate dal ministro Jungamann, che trucca
i numeri della Riforma Agraria, servono solo a ingannare la società,
ma non contribuiscono in nessun modo a risolvere i problemi sociali.
Non ci sono prove più reali delle menzogne del governo
e del modo in cui tratta i lavoratori che la richiesta di dimissioni della
Signora Maria de Oliveira e del giudice Gercino da Silva,
che hanno preferito la dignità al posto di lavoro. Stanchi di tante
menzogne. Ed erano consiglieri speciali del Ministro. Correvano in giro
per il Brasile a risolvere conflitti sociali.
Il governo si serve di una stampa servile per distogliere
l'attenzione dell'opinione pubblica dalle gravi denunce che aleggiano su
Brasilia, per farle dimenticare e mettere al centro dell'attenzione i senza
terra, come colpevoli di tutto.
Ma la storia dimostra che la realtà e la verità
prevalgono sempre. E il risultato può essere opposto a quel che
ci si era proposti. Sono innumerevoli gli enti, organizzazioni, e personalità
che hanno mostrato la loro solidarietà e il loro appoggio, condannando
con forza l'azione del governo e della polizia in questo episodio. I lavoratori
sanno che conquisteranno i loro diritti solo con mobilitazioni e lotte.
Direzione nazionale MST
In breve
Solidarietà con la lotta delle famiglie di lavoratori di Buritis
Dopo gli attacchi dei mezzi di comunicazione e del governo contro le
famiglie di lavoratori rurali di Buritis e i 16 prigionieri politici, diverse
entità hanno inviato messaggi di solidarietà. Riportiamo
qui solo i nomi di alcune delle associazioni che hanno inviato messaggi
all'indirizzo del MST nazionale semterra at mst.org.br.
Ringraziamo persone e organizzazioni che hanno scritto a noi o ad altri
indirizzi del MST:
CNBB - Conferência Nacional dos Bispos do Brasil, MPA, Movimento
dos Pequenos Agricultores, ABRA - Associação Brasileira de
Reforma agrária - Amigos do MST em Juiz de Fora (MG), ESPLAR - Centro
de Pesquisa e Assessoria, Documentaristas do programa de televisão
EL Cuarto Patio - Córdoba - Argentina, Fórum Nacional pela
Reforma Agrária e Violência no campo, Organização
Católica para o
desenvolvimento e a paz - Canadá, CNASI - Confederação
Nacional das Associações dos Servidores do Incra, CPT Nacional
(Comissão Pastoral da Terra), Revista "Em Marcha"- Buenos Aires
- Argentina, Jornal Resumen Latinoamericano, STIMMMEIP - Sindicato dos
Trabalhadores nas Indústrias Metalúrgicas, Mecânicas
e de Materiais Elétricos de Itajubá e Paraisópolis,
Sindicato dos Laticínios do Rio de Janeiro, Sindicato Lab - Euskal
Herria, Luis Zamonra e Jose Alberto Roselli - Deputados nacionais de Auto
determinacion y Libertad - Buenos Aires - Argentina, Maria de Lourdes Nascimento
- Acadêmica do curso de Ciências Sociais da UVA - Sobral -
Ceará, Natalia Garcia Romano - Rosário - Argentina,
Luciana Correia, Roberto Herrera Cañon - Bogotá - Colômbia
Famiglie minacciate di sgombero dopo 10 anni di insediamento.
Le 230 famiglie della Fazenda Timboré, nel
comune di Andradina (SP), sono minacciate di sgombero dopo
dieci anni di produzione in quest'area che era stata riconosciuta nel 1986
come destinata alla riforma agraria. Anche se le famiglie sono state insediate
in forma giusta e legittima e il governo ha investito numerose risorse
in infrastrutture e progetti di sviluppo, l'antico proprietario ha chiesto
la reintegrazione di possesso. L'8 aprile il caso verrà giudicato.
Vi chiediamo di scrivere al Pubblico Ministero federale perché faccia
giustizia permettendo alle 230 famiglie di restano a vivere e a lavorare
a Timboré
Exmo Sr. Dr. Paulo de Tarso Astouff DD. Procurador
Público Federal
Rua Dina Ferraz Oliveira Lima nº 257 Bairro
Nova York - Araçatuba - SP
CEP: 16100-000 Fone: (0xx18) 622-1516
Sovranità si, ALCA no
L'Editrice Expressão Popular ha lanciato il libro "Soberania
Sim, Alca Não".
Il libro contiene analisi e saggi che spiegano il piano strategico
di dominazione contenuto nell'ALCA e offre utili documenti per portare
avanti la campagna continentale contro l'ALCA.
- References:
- Occupazione della fazenda dei figli di Cardoso
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