VENEZUELA: Bush "scontento" di Chavez






All'amministrazione Usa il presidente venezuelano Hugo Chavez piace sempre
meno e gli consigliano - per il suo bene - di cambiare strada. Martedì,
nell'intervento finora più esplicito negli affari interni di Caracas, il
segretario di stato Colin Powell, rispondendendo alla domanda di un senatore
sulle voci di un sostegno di Chavez alla guerriglia colombiana, ha detto in
sostanza che Wasghington non gradisce "lo stile di governo" del presidente
Chavez, che gli americani sono preoccupati per "le idee sulla democrazia"
dell'ex parà golpista e per le sue leggi "interventiste" nel campo
dell'economia e ancora di più per le sue "fraternizzazioni" con i nemici
degli Stati uniti (leggi le visite di Chavez a Cuba, Iraq e Libia) e le sue
critiche alla loro "guerra al terrorismo". "Abbiamo anche fatto presente ad
alcuni dei nostri amici nella regione di suggerire al presidente Chavez che
forse ci sono strade migliori per fare fronte ai problemi che il suo paese
deve risolvere". Ieri è arrivata la risposta di Caracas. Il ministro degli
esteri, Luis Alfonso Davila, ha negato che il Venezuela - quarto esportatore
mondiale di petrolio e primo o secondo fornitore agli Usa - stia cercando di
"alienarsi gli Stati uniti". Al contrario, "è nostro interesse
salvaguardare, conservare e rafforzare i rapporti" con Washington.

Nello

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