Colombia, assassinato un capo indigeno: si batteva contro i trafficanti di coca



fonte L'Unita

Poco prima dell'alba di domenica 5 Agosto 2001, il leader indigeno
colombiano Misael Chepe Zetty Tez e la sua compagna Nancy Tez sono stati
assassinati da un gruppo paramilitare di destra, "le forze di autodifesa
colombiane-AUC". Ne dà notizia l'Agenzia di satmpa per i consumit etici e
alternativi (acea). Il "Chepe" (con questo nome era conosciuto il leader
assassinato) e sua moglie
stavano tornando verso la riserva indigena "El Triunfo Cristal", nel
municipio di Caldono, dipartimento del Cauca, quando sono stati sorpresi e
freddati con tre colpi d'arma da fuoco dai paramilitari. Misael Chepe è
ormai il
tredicesimo capo indigeno liquidato da uno dei gruppi armati colombiani nel
2001. Secondo l'Organizzazione Nazionale degli Indigeni Colombiani, ONIC,
solo quest'anno più di 35 Indigeni sono stati uccisi per mano di uno dei
gruppi armati. Circa 600 capi indiani, secondo una ricerca dell'APM, sono
stati vittime negli ultimi 15 anni di attentati. La loro colpa? Si battono
per i diritti degli indigeni contro i proprietari delle piantagioni di coca.
Per saperne di più:
Associazione per i popoli minacciati www.gfbv.it

Nello

www.peacelink.it/tematiche/latina/latina.htm