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Diario n.9 dall'Ecuador per PEACELINK
- Subject: Diario n.9 dall'Ecuador per PEACELINK
- From: Cristiano Morsolin <morsolin at yahoo.it>
- Date: Fri, 20 Jul 2001 17:05:21 +0200 (CEST)
DIARIO N. 9 – ECUADOR NEWS Dal vostro corrispondente in Ecuador ecco l’ultimo diario di viaggio. Riusciamo a trovare una una nuova educatrice per la mia casa-famiglia, la signora Jolanda, e cosi’ posso viaggiare a Quito. Sto raccogliendo materiale in-formativo sui diversi progetti dell’associazione “Noi Ragazzi del Mondo” in Ecuador e mi rendo conto che il canale della condivisione rappresenta lo strumento migliore per conoscere in profondita’ le diverse realta’. MUCHACHOS SOLIDARIOS Ho accompagnato i ragazzi lustrascarpe del progetto “Muchachos Solidarios” nel nuovo laboratorio di ceramicacromo, gestito da Monica Silva e da una professionista, la signora Maria, con il sostegno economico di Gianni Tarquini, coordinatore CICA in Ecuador. Questo nuovo corso di formazione rappresenta un nuovo inpulso per offrire ai ragazzi un’alternativa rispetto al lavoro di lustrascarpe in strada. Luis Miguel, 15 anni, mi racconta che questa mattina la policía ha cacciato tutti i lustrascarpe da piazza Indipendenza dove ha sede il Parlamento Nazionale e cosi’ ha guadagnato quasi niente. Nel tardo pomeriggio ci raggiunge Adolfo, 18 anni, che ha conseguito il lavoro di portinaio di cui e’ particolarmente fiero per il suo stipendio di 115 dollari. Adolfo e’ il nuovo leader del grupo dopo la partenza per la Spagna di Paul: mi racconta che gli piacerebbe venire a Ibarra per incontrare il grupo “Jóvenes Luchadores para una niñez justa” visto che da sette mesi non li vede. Ci viene a salutare anche Amber, una giovane missionaria canadese, che collabora per alcune spese dentistiche dei ragazzi. Inventa un quiz particolare per individuare varie citazioni della Bibbia, una forma moderna di evangelizzazione ecumenica per ragazzi cattolici ed evangelici. ACCION CHICAS Passo per la centralísima avenida Nacionas Unidas y Amazonas a salutare , insieme all’assistente sociale coordinatrice Sulami Ruales, le ragazze venditrici di frutta, caramelle e giornali del progetto “Accion Chicas”. Sulami mi racconta la storia di Elsa Alejandra R. Q., 15 anni: “La joven ingreso’ a la Comunidad Internacional de Capodarco (CICA) en febrero del 2001. Se conoce que la menor pertenece a un hogar incompleto, desorganizado. La madre, Margarita, de 34 años, es la cabeza del hogar teniendo que mantener y educar a sus hijos, ella trabaja en la limpieza de oficinas y algunas veces lavando ropa pero lo que gana no le alcanza para mantener a sus hijos que son estudiantes de colegio. La menor esta’ en tercer curso del Colegio Vicente Rocafuerte ubicado en el sector de la Ferroviaria Alta. No tiene experienca laboral. La menor pasa a formar parte de la CICA para hacerse beneficiario de los programas de Capodarco, en vista de la aguda crisis por la que atraviesan la mayoria de familias por falta de trabajo hace imposible el acceso a servicios de salud, educacion. A nivel de aspeto psicológico, la joven necesita orientación psicológica y sexual en vista de que en los ultimos meses se ha dado un cambio comportamental en ella llegando inclusive a huir de casa con su pareja con la intención de contraer matrimonio lo que no se concreto’, razon por la que ha sido enviada con una tia materna a la ciudad de Ibarra con la finalidad de hacerle desistir de la idea. Se estas trabajando con los objectivos de motivarla para que continue estudiando y pueda en un futuro obtener una profesión que le permita salir adelante y tambien de involucrarla en actividades grupales y recreativas para mejorar sus relaciones con otras menores de su edad. Sulami mi raccconta la storia di Sandra Janeth C. C. di 9 anni: “El 14/12/99 la menor pasa a formar parte de la Comunidad Int. Capodarco (CICA). La menor es trabajadora informal en vista de que hay ocasiones en que vende dulces o limpia parabrisas de autos. La ubicación del sitio de trabajo es en la intersección de la Avenida Amazonas y Nacione Unidas. Es proveniente de un hogar incompleto desorganizado pero la aguda crisis que afecta al interior de las familias ha ocasionado que el grupo familiar se dedique a trabajar en el sector informal. La menor fue retirada de la escuela por falta de recursos economicos en el ano lectivo 1999-2000. Para este nuevo anos se le reinserto’ al 3er ano de educacion basica en la escuela Manuel Abad de la Roldos. Estamos trabajando para motivar a la madre para que siga apoyando a la menor para que logre culminar sus estudios, para involucrar a la menor en las diferentes charlas educativas, y para insertarla en los pre talleres ocupacionales.” CONFIE Passo anche per l’ufficio nazionale di CONFIE (con una filosofia simile al CNCA - Coordinamento Nazionale delle Comunita’ d’Accoglienza in Italia, del cui grupo minori e’ coordinatore Lucio Babolin della comunita’ “Maranatha’” di Cittadella (PD), amico di P. Giorgio de Checchi, che e’ venuto varie volte in Ecuador a fare formazione) che condivide la stessa sede con CICA. Confie e’ un consorcio di organismi non governativi di ispirazione cristiana che lavorano con ninos, ninas, adolescenti e famiglie in situacióne critica per rispettare e far rispettare i loro diritti a una famiglia, alla protezione e alla promozione integrale e al protagonismo nella comunita’ e nella societa. La proiezione strategica e’ che Nin@s e adolescenti siano priorita’ e insieme alla loro famiglia construiamo una societa’ giusta, fraterna e solidale. Confie si inserisce nello spirito della Convenzione sui diritti del Nino, asume i suoi principi e in forma specifica cio’ che costituisce il sostegno fondamentale del Consorcio: ogni niñ@s e’ soggetto di diritto e per questo ha diritto a una familia (a livello di convivenza familiare e comunitaria), che si rispetti la sua origine e la sua storia, che sia ascoltato come protagonista del suo proprio destino, a una attenzione personalizzata, a ricevere sostegno economico in acordó alle sue necessita’, nel segno della protezione integrale, alla stabilita’ emociónale e di consegnuenza che si dichiari la sua situazione legale nel minor tempo possibile, e anche il diritto alla organizzazione. Gli obiettivi di Confie: - promuovere e coordinare politiche e azioni che difendono e promuovino i diritti del niñ@s, della famiglia e il suo protagonismo sociale e ecclesiale; - promuovere il rispetto dei diritti del niñ@s e particolarmente il diritto di tutti i niñ@s a creceré in famiglia. - Sviluppare programmi alternativi di attenzione a famiglie in crisis - Diffondere una cultura di solidarieta’ e accoglienza rispettosa della famiglia come luogo naturale di crescita e sviluppo del niñ@s. “Confie asume como desafio la situacion de injusticia para promover el mejoramento de la calidad de vida de la familia y la niñez ecuatoriana y la promocion de la actoria social de los ninos, ninas y adolescentes”. Ora la nostra psicóloga Morayma (che e’ anche docente universitaria) della comunita’ “Cristo de la Calle” sta partecipando ad un corso di formazione per accogliemento familiare a S. Domingo, organizzato dalla stessa Confie e presentera’ i vari progetti di Cristo de la Calle attraverso un file proiettato pieno di foto e materiali che si potrebbero utilizzare per un sito web... Passo a salutare anche Sonia di ASA (Asociación Solidaridad y Accion) che lavora in una bibioteca popolare di Carcelen Bajo, un quartiere medio di Quito Nord. Il contesto locale sta cambiando, e’ in metamorfosi a causa dell’aumento della delinquenza giovanile. Un mese fa due minorenni hanno ucciso un ragazzo nella strada proprio dietro ad Asa. Aida, che ha sostituito Tatiana (emigrata in Spagna) nella coordinazione, mi spiega che stanno attivando un progetto di centro culturale giovanile e anche un nuovo grupo di pastorale giovanile con P. Atilio per dare risposte nuove alle esigenze degli adolescenti. Giovedi 5 luglio salgo a Tulcán, alla frontiera nord con la Colombia che dista 2 ore da Ibarra, per partecipare al forum “Impacto del Plan Colombia en Ecuador y alternativas de solucion” organizzato dal Gruppo Civile di Monitoreo de los Impactos del Plan Colombia en Ecuador, (nel cui comitato consultivo si integrano personalita’ internazionali della levatura di Noam Chomsky y Heinz Dieterich). Molto interessanti le relazioni di Alexis Ponce, portavoce della Asemblea Permanente de Derechos Humanos APDH, che affronto’ la tematica : “Iniciativa Andina, Plan Colombia y Propuestas de Solucion”, e di Pablo de la Vega, coordinatore del Centro de Derechos Humanos “Segundos Montes Mozo”, che ha trattato : “Situacion de Fronteras y Derechos Humanos”. Ritorno a Ibarra a notte inoltrata: lo stato di militarizzazione e’evidente, subiamo tre controlli della policía che controlla meticolosamente i documenti e i bagagli di tutti. A causa del Plan Colombia si sta regionalizando il conflitto, le cui conseguenze si riperquotono anche nella citta’ di Ibarra dove stanno confluendo circa 1000 rifugiati colombiani “desplazados”. In prima linea si stanno attivando Edison Jativa e Samir Salgado, coordinatori della “Comisión de Solidaridad y Derechos Humanos de Imbabura” di Ibarra (nata nel 1994 da un forum di organizzazióni popolari per i diritti degli indios, dei campesinos, delle donne) che hanno preparato questi due documenti citati anche dall’Agenzia di stampa católica ADISTA di questa settimana e anche da Norma Bertullacelli della Rete contro G8 : - Preocupa regionalizacion del conflito (comunicato stampa) - La atención humanitaria a los refugiados colombianos en la provincia de Imbabura Il week-end 7-8 luglio ho partecipato al “Secondo laboratorio di formazione per la Protezione dei Rifugiati” svoltosi in Ibarra con il sostegno della “Dirección General de Derechos Humanos del Ministerio de Relaciones Exteriores” e l’ “Alto Comissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ACNUR. Per offrire una prima risposta di accoglienza ai rifugiati colombiani dell’Imbabura e del Carchi e per rafforzare la Rete di Appoggio ai Rifugiati, e’ risultata strategicamente importante la mediazione del coordinatore ACNUR di tutta l’America Latina, Dr. Olivier Dinbudeurt, che ha elaborato un piano organico di accoglienza con il sostegno delle varie ong, organismi dei diritti umani, servizi ecclesiali e anche del Vescovo della Chiesa Anglicana di Quito Neptalí Larrea. Luis Francisco Bustamante della “Asociación para la promocion social alternativa MINGA” di Bogota ha inquadrato la congiuntura socio-politica-economica che attualmente caratterizza la Colombia. Mercoledi 11/7 a Quito incontro Pablo de la Vega che attualmente lavora come consulente nella Commisione del Parlamento (qui lo chiamano Congresso) Nazionale per le questioni indigene e etniche, presieduta da H. Gilberto Talahua Paucar di Pachacutik. Entro in un palazzo lussuosissimo dove hanno sede le varie sedi del Congresso: le guardie in alta uniforme aprono il portone e danno un tocco di pomposita’... Pablo e’ uno dei massimi esperti di diritti umani in Ecuador, ha studiato diritto internazionale in Francia ed e’ anche consulente per Pachacutik al tavolo di negoziazione con il Goberno. Pablo mi invita al convegno internazionale sulla NIÑEZ INDÍGENA organizzato dall’Unicef e dalla Fondazione Rigoberta Menchu’ del Guatemala, con partecipanti provenienti da Bolivia, Brasile, Colombia, Guatemala, Messico e Peru’ (tra cui Enrique Camargo del popolo Guarani’, Vice Ministro per le questioni indigene della Bolivia, e la giovane ministra della Guyana inglese, Carolyn Rodríguez). Un sacerdote kuicqua da’ il saluto iníciale rivolgendosi al sole, alle stelle degli antenati e alla Pachamama (Madre Terra). Tra le numerose relazioni mi ha colpito profondamente l’intervento di Carlos Chocooj della Fondazione Rigoberta Menchu del Guatemala su COSMOVISIONE MAYA E L’INFANZIA e quello di Cristian Salazar di UNICEF Guatemala su IDENTITA DEI GIOVANI MAYA DOPO IL GENOCIDIO di una guerra civile durata trenta anni. Anche i rappresentanti dei giovani e degli adolescenti hanno preparato un documento che verra’ inviato all’Assemblea Onu che a settembre si riunisce a New York per una sessione speciale sull’infanzia. Ho conosciuto Martha di Riobamba, giovane giornalista indígena di 25 anni che mi traduceva in simultanea quando i compagni parlavano in kuiqua e mi ha profondamente colpito per la sua dignita’ e orgoglio di giovane donna indigena. Ho raccolto molto materiale che mi e’ utile per il lavoro in-formativo su razzismo e lotta alla discriminazione che sto preparando per i “Muchachos Solidarios” in acordó con la coordinatrice Monica Silva. In Italia si e’ aperto il Genoa Social Forum (e i siti amici di peacelink e carta mi aiutano a vivere in diretta l’evento) contro i G8: qui sperduto tra le Ande latinoamericane dell’Abya Yala voglio diffondere del materiale per il dibattito a partire dall’articolo di sabato scorso di Mons. Luis Alberto Luna Tobar, gia arcivescovo di Cuenca e massimo exponente della Teologia della Liberazione e della Chiesa dei poveri in Ecuador, sulla GLOBALIZACIÓN COLONIZADORA, e da un articolo sull’indigena Cristina Gualinga che e’ a Genova per far sentire la voce degli indios dell’Ecuador contro le multinazionali che distruggono l’ecosistema e l’Amazzonia. Saluti di pace da Cristiano Morsolin Ibarra (Ecuador), 19 luglio 2001 ---------- Morsolin Cristiano, e-mail: utopiamo at yahoo.it Fundacion “CRISTO DE LA CALLE”, Calle Maldonado 14-119 y Guillermina Garcia Ibarra - Ecuador Telefono (00593) 6.641056 ( 7 ore di differenza dall’Italia) Directora Claudia Ibadango, e-mail: cristodelacalle at yahoo.com Telefono : (00593) 6.953955 ARCHIVIO Diario n. 1, maggio 2001 : www.peacelink.it/webgate/latina/msg01164.html Le prime impressioni all’arrivo nel paese andino Diario n.2 , 8 giugno 2001 : www.peacelink.it/webgate/latina/msg01196.html Visita alle comunita’ indigene vicino a Lauci e Riobamba e giornata mondiale dell’infanzia Aggiornamento n.3, 11 giugno : www.peacelink.it/webgate/latina/msg01212.html Proposta per l’Ass. “Noi Ragazzi del Mondo”-Ecuador e articolo di ALAI Aggiornamento n.4, 23 giugno: www.peacelink.it/webgate/latina/msg01247.html Intervista al sindaco indio Tauki Tituaña, al Presidente di Pachacutik Miguel Lluco sullo stato del dialogo con il governó dopo il leviantamento di febbraio e intervento del Parlamentare indigeno Luis Gilberto Talahua Paucar dal titolo: “construir sin discriminación ni racismo”. Aggiornamento n.5, 24 giugno: www.peacelink.it/webgate/latina/msg01249.html Speciale Diritti Umani dopo la relazione annuale di Amnesty Internacional con intervista a Alexis Ponce dell’Assemblea Permanente dei Diritti Umani. Diario n.6 , 28 giugno: www.peacelink.it/webgate/latina/msg01263.html La passione per la vita della comunita’ per ragazzi/e di strada “Cristo de la calle” Usa triplicano truppe in Ecuador, 2 luglio: www.peacelink.it/webgate/latina/msg01277.html Traduzione di un articolo del Financial Times, diffuso da Equipo Nizkar della Spagna. Plan Colombia e impatto nell’Amazzonia, 3 luglio: www.peacelink.it/webgate/latina/msg01281.html Articolo di Hugo Cabieses dell’agenzia alternativa ALAI. Aggiornamento n.7 , 4 luglio: www.peacelink.it/webgate/latina/msg01284.html Valutazione globale del Plan Colombia nella regione andina e in Ecuador di Heinz Dieterich, professore mexicano autore del libro “La cuarta via al poder, el 21 de Enero desde una perspectiva latinoamericana” con interviste a Fidel Castro, Hugo Chavez e Noam Chomsky. Plan Colombia in Ecuador, 8 luglio : www.peacelink.it/webgate/latina/msg01298.html Documenti della CONAIE e della “Comisión de Solidaridad y Derechos Humanos de Imbabura” di Ibarra elaborati da Edison Jativa e Samir Salgado, in merito al Plan Colombia che sta regionalizando il conflitto in Ecuador e nell’area Andina. Plan Colombia en Ecuador, 11 luglio : www.peacelink.it/webgate/latina/msg01312.html Stessi documenti in lingua spagnola Articolo Adista sull’Ecuador, 17 luglio : www.peacelink.it/webgate/latina/msg01347.html La giornalista Claudia Fanti traduce una selezione di questi miei materiali per il numero di Adista di questa settimana. Aggiornamento n.8, 18 luglio: www.peacelink.it/webgate/latina/msg01348.html Articoli del giornalista Kintto Lucas sulla realta’ dei popoli indigeni nell’Amazzonia ecuatoriana e sui problemi che la fumigazione anticoca sta causando ai campesinos e la denuncia del partito Verde nei confronti della multinazionale REPSOL che sta distruggendo il bosco tropicale in Ecuador. Al G8 non dimentichiamoci del Plan Colombia, 18 luglio www.peacelink.it/webgate/latina/msg01349.html Norma Bertullacelli della Rete contro G8 cita il mio documento sul Plan Colombia in Ecuador. ---------- Morsolin Cristiano, e-mail: utopiamo at yahoo.it Fundacion “CRISTO DE LA CALLE”, Calle Maldonado 14-119 y Guillermina Garcia Ibarra - Ecuador Telefono (00593) 6.641056 ( 7 ore di differenza dall’Italia) Directora Claudia Ibadango, e-mail: cristodelacalle at yahoo.com Telefono : (00593) 6.953955 ______________________________________________________________________ Do You Yahoo!? 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