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caso elian: una tragedia cubana
- Subject: caso elian: una tragedia cubana
- From: PIER LUIGI GIACOMONI <rhenus at libero.it>
- Date: Sat, 08 Apr 2000 07:36:24 -100
Elian, una tragedia cubana LE IDEE di SALMAN RUSHDIE QUANDO l'immaginazione del mondo si trova di fronte a una tragedia umana tanto dolorosa quanto quella di Elian Gonzalez, il bambino di sei anni profugo, sopravvissuto a un naufragio per poi andare a sprofondare nel pantano politico della Miami cubano-americana, viene spontaneo il voler penetrare nei cuori e nell'anima di ognuno dei personaggi del dramma. Qualunque genitore può; capire quel che sta passando il padre di Elian - il dolore di perdere il figlio primogenito, un bambino arrivato dopo vari aborti spontanei; poi la gioia di sapere che Elian era incredibilmente sopravvissuto, attaccato a una ciambella di gomma che aveva galleggiato verso la Florida; e infine, lo choc sconvolgente di sentirsi dire da una banda di parenti lontani e di assoluti estranei che si sarebbero frapposti tra lui e il bambino. Forse siamo in grado di comprendere anche, in parte, lo stato d'animo stravolto di Elian. Dopo tutto, si tratta di un bambino che ha visto la madre scivolare il padre non è stato al suo fianco. Ora Elian si tiene stretto alla mano di coloro che sono stati al suo fianco a Miami; se vi si afferra forte per una questione di vita o di morte, come si era tenuto aggrappato a quella ciambella di gomma, chi può; biasimarlo? SE SI è costruito una sorta di felicità transitoria in questo suo nuovo cortile in Florida, dovremmo intendere ciò; come un meccanismo di sopravvivenza psicologica, e non come una sostituzione permanente dell'amore del padre. E se i politici, nel loro gioco politico, usano la vita di un bambino piccolo, non molti lo gradiscono, ma nessuno resta troppo sorpreso. Al Gore entra nel gioco con un ragionamento mal congegnato per accordare a Elian e a suo padre la residenza statunitense (una proposta subito rifiutata da Juan Miguel Gonzalez), e noi sappiamo che sta tentando - e quasi certamente senza successo - di attirare a sè qualche voto repubblicano tra i cubani. Il sindaco della contea di Dade a Miami, Alex Penelas, dichiara irresponsabilmente che le sue forze di polizia non eseguiranno alcun ordine teso a riportare Elian da suo padre, e noi sappiamo che, anche qui, la sua attuazione si rivolge al suo pubblico specifico. Fidel Castro se ne esce con una serie di rappresentazioni studiate che trasformano Elian allo stesso tempo in un simbolo dell'orgoglio nazionale e della follia dell'emigrazione verso gli Stati Uniti, e anche questo non sorprende. Elian Gonzalez è diventato un pallone di calcio politico e - lo dice uno che ne sa qualcosa - la prima conseguenza del diventare un pallone di calcio è che si cessa di essere considerati un essere umano con sentimenti. Un pallone di calcio è inanimato ed è fatto per essere calciato da una parte all'altra. Poi si diventa quello che Elian è diventato sulla bocca della maggior parte di coloro che litigano su di lui: utile, ma essenzialmente una cosa. Si diventa la prova o della smania degli Stati Uniti di istituire processi o dell'orgoglio e della forza politica di una comunità locale d'immigranti. Si diventa il sito della battaglia tra la regola delle masse e quella della legge, tra l'anticomunismo rabbioso e l'imperialismo terzomondista. Si è descritti e ridescritti, si è resi fasulli e slogan, finchè per i potenti contendenti si cessa quasi di esistere. Si diventa una sorta di mito, un contenitore vuoto in cui il mondo può; riversare i propri pregiudizi, il proprio veleno e il proprio odio. Tutto quanto detto fin qua è più o meno comprensibile. Ma quel che passa per la testa dei parenti di Elian di Miami, questo è più; duro da capire. La famiglia di sangue di questo povero bambino ha scelto di anteporre la linea dura delle loro considerazioni ideologiche all'ovvio e urgente bisogno che egli ha di suo padre; il che appare, alla maggior parte di noi, che ci troviamo al di fuori della contesa, come una scelta odiosa e innaturale. Ci sono delle prove valide - come quelle riportate, per esempio, nell'acuto articolo scritto dal grande Gabriel Garcia Marquez sul New York Times - che Juan Miguel è un padre amorevole; quindi gli attacchi degli avvocati dei parenti di Miami contro il suo buon carattere, appaiono come un colpo debole. C'è anche la prova che Juan Miguel è usato da Castro per fini politici; al riguardo, la maggior parte di noi direbbe: e allora? Se anche il signor Gonzalez fosse un vero rosso di quelli più odiati dalla comunità cubana della Florida, ciò; non invaliderebbe la correttezza insita nel riportare il figlio alle sue cure, e sostenere che invece lo invalida, è , insomma, inumano. Quando i parenti di Elian di Miami sostengono che Elian, se ritorna, subirà .un lavaggio del cervello., ci viene da pensare soltanto che essi sono molto più accecati delle posizioni ideologiche che vogliono condannare. Garcia Marquez concludeva il suo articolo deplorando .il danno cagionato alla salute mentale di Elian dallo strappo culturale al quale è soggetto.. Questo tradizionale sarcasmo anti-Usa è senz'altro fuori luogo. Il presidente Clinton, il ministro della Giustizia Janet Reno e le corti federali statunitensi hanno preso una posizione di buon senso lungo questa crisi e l'opinione pubblica americana ha in generale sostenuto il loro punto di vista, vale a dire, che il posto di Elian è accanto a suo padre. Ciò; può; essere confrontato favorevolmente, per esempio, alle azioni delle autorità tedesche, che hanno in vari noti casi recenti rifiutato di rendere dei bambini al genitore non tedesco abitante all'estero. In poche parole, la storia di Elian non è una tragedia americana ma una cubana; e sì, .lo strappo culturale. è in atto, ma non nel senso inteso da Garcia Marquez. è la comunità cubana di Miami ad aver evidentemente subito un danno dallo strappo che l'ha sradicata dal suo posto al sole. Ci•; che era iniziato come una fuga dall'intolleranza, ha generato una propria spaventosa intolleranza. Ci•; che era iniziato come una fuga dalla tirannia, Š finito - o cos? sembra - in un fuga non soltanto dalla ragione, ma, anche, dalla semplice umanit…. ------------------------------------------------------------------------------- FONTE: LA REPUBBLICA - 7/4/2000 PIER LUIGI GIACOMONI rhenus at libero.it Net-Tamer V 1.11.2 - In Prova ------040080200007017056NTI--
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