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I: [MST-Italia] Stedile e Frei Betto per Rainha
- Subject: I: [MST-Italia] Stedile e Frei Betto per Rainha
- From: "Marina Beccuti" <marina.b at inrete.it>
- Date: Fri, 17 Mar 2000 22:52:17 +0100
> JOSÉ RAINHA É INNOCENTE > Partecipa al processo il 3 aprile > Tribunale di Vitória - ES > > > "Cara amica e caro amico della lotta per la terra, hai certamente > seguito le vicissitudini del processo del compagno José Rainha Jr., > accusato e condannato in un primo processo a 26 anni di prigione senza > che fossero presentate prove contro di lui. > Il prossimo 3 di aprile, a partire dalle 8 del mattina, ci sarà a > Vitória (ES) il nuovo processo. Ogni volta che è stata annunciata la > realizzazione di un nuovo processo abbiamo potuto contare sulla > partecipazione e la presenza solidale di centinaia di amiche e amici > della lotta José Rainha, sia attraverso lettere fax, e-mail, articoli, > testi, o attraverso la presenza fisica e la realizzazione di shows, > manifestazioni popolari, raccolte di firme, ecc. Queste manifestazioni > spontanee legittimano la ricerca di giustizia del lavoratori senza > terra ed esigono responsabilità nelle nostre attività. > Ma in questo momento, in cui il Governo Brasiliano incita alla > repressione poliziesca contro i lavoratori, vorremmo poter contare sulla > tua presenza a > Vitória. E, su qualsiasi altro tipo di manifestazione di solidarietà che > ciascuno di voi possa esprimere tanto Zé Rainha come all'intera lotta > per la riforma agraria. > Speriamo di vedere tutti i nostri amici e amiche a Vitória e > ringraziamo di nuovo per tutto l'appoggio che ci avete dato nel corso > della nostra lotta per la dignità, la terra, il lavoro e la giustizia. > In solidarietà > > João Pedro Stédile > > Indirizzo per manifestare la vostra solidarietà > > Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra > Alameda Barão de Limeira, 1232 > 01.202-002 - São Paulo - SP - Brasil > Fone/fax: (11) 3361-3866 > E-mail: sdh at mst.org.br > > Chiediamo un processo imparziale e giusto: > > > > - Judge Ronaldo Gonçalves de Souza: > fax 00 55 27 222 38 52 > > - President of the Justice Court of Espírito Santo > Juge Wellington da Costa Citi > <presidente at tj.es.gov.br> > > - Governor of Espírito Santo > José Ignácio Ferreira > <governador at es.gov.br> > > - Minister of Justice > José Carlos Dias > <acs at mj.gov.br> > fax 00 55 61 321 15 65 > > - President of the Republic > Fernando Henrique Cardoso > <pr at planalto.gov.br> > fax 00 55 61 322 23 14 > > > > > > José Rainha è innocente > > Frei Betto > > José Rainha, dirigente dell' MST, torna sul banco degli imputati, > nel tribunale di Vittoria, il prossimo 3 aprile. E' accusato di aver > partecipato ad un duplice omicidio, durante un conflitto per la terra a > Pedro Canário (ES), il 5 giugno del 1989. Sono stati assassinati il > latifondista José Machado Neto e il poliziotto Sérgio Narciso da Silva. > Ci sono prove sicure che, in quell'epoca, Rainha si trovava a > Quixeramobim, a 400 km da Fortaleza (nello stato del Ceará) dove > lavorava a partire dall'ottobre del 1988. Padre Paulo Cavalcanti ha > registrato la presenza di Rainha, nel giorno in cui il crimine è stato > commesso, nella fazenda "Reunidos de São Joaquim", a Madalena (Ceará). > Moltissime persone dell'insediamento sono state in quel giorno con > Rainha. Nell'archivio della polizia militare del governo del Ceará c'è > una foto nella quale Rainha compare mentre sta parlando con il > governatore dello stato, Tasso Jereissati. > > Processato per la prima volta nel giugno 1997, a Pedro Canario, > Rainha è stato condannato a 26 anni e 6 mesi di prigione. Tutti quelli > che sono stati presenti al processo sono testimoni di come i > latifondisti locali hanno fatto pressioni sui giurati. Ora la difesa > porterà dal Ceará il comandante della Polizia Militare, un prete, un > deputato dello stato e tre consiglieri. Queste persone erano in > compagnia di Rainha nel Ceará, mentre veniva commesso il crimine a > Espírito Santo. > > > Rainha è figlio di senza terra. E' nato nel 1960, nella città di > São Gabriel da > Palha. Costretto a prendere in mano la zappa dai 7 anni in poi, non > è mai andato a scuola. Ragazzo intelligente, ha imparato a leggere e > scrivere da solo. > > Nel 1974 sono andato a vivere nello stato di Espírito Santo, dove > ho collaborato all'organizzazione delle Comunità Ecclesiali di base (che > in luglio realizzano a Ilhéus, il loro 10º incontro nazionale). Il 17 > di febbraio di quell'anno sono stato a Linhares, dove facevo un corso > di pastorale sociale per un gruppo di agricoltori. Uno degli alunni era > José Rainha. Per la prima volta (aveva 14 anni) partecipava ad una > attività organizzata dalla Chiesa cattolica. Subito si è messo in luce > come uno dei leader delle Comunità di Base. > > Più tardi ha levato dalle mani di sindacalisti venduti agli > interessi dei padroni il Sindacato dei Lavoratori Rurali di Linhares. > Ha partecipato alla fondazione della CUT e del PT del suo stato. Nel > gennaio del 1985 ha collaborato alla fondazione dell'MST, della cui > direzione fa parte anche oggi. > > Dal 1991 Rainha abita a Pontal do Paranapanema. E' sposato con > Diolinda Alves de Souza, con la quale ha un figlio João Paulo, di 6 > anni. Tutti quelli che lo conoscono ammirano la sua integrità morale e > non sono pochi i latifondisti e i politici dello stato di San Paolo che > hanno manifestato ammirazione per il modo equilibrato in cui egli porta > avanti le trattative durante i conflitti per la terra. A Pontal, circa > 20 consigli comunali hanno già espresso appoggio a Rainha e fiducia > nella sua innocenza. > > In realtà chi sarà sul banco degli imputati nel tribunale di > Vitoria è la lotta dei senza terra per la riforma agraria. Nessun > governo brasiliano ha mai affrontato la questione con coraggio e > giustizia. A partire dalla Legge delle Terre del 1850, passando per lo > Statuto della terra dell'epoca della dittatura, agli insediamenti del > governo Cardoso, ciò che vediamo è una presa in giro che non riduce la > crescita della concentrazione della terra. Basta ricordare che l'1% dei > proprietari sono padroni del 44% delle terre produttive del paese. > Ossia, circa 40.000 proprietari controllano più di 400 milioni di > ettari. Una media di 10.000 ettari a famiglia! > > Mentre Cardoso insedia un piccolo numero di famiglie, 400 mila > agricoltori sono stati rovinati negli ultimi cinque anni, a causa > dell'estorsione operata dagli interessi bancari, della costruzione di > dighe e dell'espansione delle grandi proprietà. Meno del 20% delle > risorse del credito rurale sono distribuite tra 513 mila piccoli > proprietari. E 4 mila grandi proprietari sono premiati con il 60% del > credito. > Gli Stati Uniti hanno democratizzato l'accesso alla terra nel 1862. In > Europa 18 paesi hanno fatto la riforma agraria dopo la Prima guerra > mondiale. Più tardi, con la seconda Guerra mondiale la riforma arriva > nel sud dell'Italia, in Giappone, Corea e Cina. > > In Brasile la terra è segnata da vaste estensioni improduttive e > molti croci. Entreremo, nel 2001, nel Terzo Millennio con 4.8 milioni > di famiglie senza terra. > Dal 1985 sono stati assassinati 1.167 lavoratori rurali. I > massacri di Corumbiara e Eldorado dos Carajás sono rimasti impuniti. In > Paraná, il governo di Jaime Lerner ha istituito un regime di terrore. > > Il latifondista Jerônimo Alves de Amorim, accusato di essere il > mandante dell'assassinio del sindacalista Expedito Ribeiro de Souza, a > Rio Maria (PA), nel febbraio del 1991, latitante per quattro anni, è > stato catturato in Messico sotto falsa identità , nel novembre del 1999. > E' nella prigione di Belém ma non c'è stato ancora un processo. Ci > sono 10 milioni di nordestini condannati alla miseria dalla siccità e > dall'incuria del governo che , visto che si tratta di risorse per i > flagellati, spesso lascia spazio alla corruzione. > > > Chi lo sa se nel carnevale del 2050 ci saranno carri allegorici > con i simboli dell' MST, come recentemente abbiamo visto carri con gli > indigeni, con Zumbi, Obá II, le vittime della dittatura e tanti altri > che hanno dato la vita perché il Brasile diventasse, un giorno, un paese > giusto e libero. > Ma la fame non può aspettare. Ed è inutile che la Giustizia chiuda gli > occhi e pretenda di condannare la speranza di migliaia di senza terra > che resistono allo spettro di essere inghiottiti dalle favelas, dalle > strade, dalla disoccupazione e dalla violenza urbana. La questione > sociale in Brasile non è un caso di polizia e un problema politico. > > > Frei Betto é scrittore.
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