[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Brazil Land Reform Project - info in italiano
- Subject: Brazil Land Reform Project - info in italiano
- From: "Malmusi" <carlo.malmusi at mo.nettuno.it>
- Date: Sat, 18 Mar 2000 00:43:42 +0100
----- Original Message ----- From: Francesco Martone <fmartone at cambio.it> To: <noomc-it at egroups.com> Sent: Wednesday, March 15, 2000 5:33 PM Subject: [noomc-it] Brazil Land Reform Project - info in italiano > "Brazil Land Reform and Poverty Alleviation Project" della Banca > mondiale > (progetto "Cédula da Terra") > > maggio 1999 > > Il progetto "Cédula da Terra" sul quale è in corso una campagna di > mobilitazione delle organizzazioni della società civile brasiliana e > delle ONG internazionali che lavorano sulla riforma della Banca > mondiale, racchiude in sé tutte le contraddizioni dell'approccio di > sviluppo sostenuto tradizionalmente dalla Banca mondiale. L'applicazione > di una logica di mercato alle politiche di riforma agraria e giustizia > sociale, non porta alla riduzione della povertà, bensì ad un > aggravamento delle condizioni di vita dei supposti beneficiari, i Sem > Terra, e ad un rafforzamento delle oligarchie e delle élite economiche e > politiche sostenute dai grandi latifondisti brasiliani. Il progetto > "Cédula da Terra" darà maggior impulso alla speculazione fondiaria, e > sostituendosi all'espropriazione, contemplata dalla Costituzione > brasiliana, pregiudicherà gravemente gli impegni presi inizialmente dal > governo federale per la redistribuzione della terra e la riforma > agraria. > Un rischio, questo, ancor maggiore se i Direttori esecutivi della Banca > mondiale decidessero di approvare un nuovo più importante progetto, il > "Banco da Terra", la cui discussione è prevista per il prossimo giugno. > > > Il progetto "Cédula da Terra" > > Secondo la nota informativa (PID, Public Information Document) della > Banca mondiale sul "Brazil Land Reform and Poverty Alleviation > Project", il 50 percento della popolazione più povera del Brasile vive > in zone rurali. Il progetto si rivolge soprattutto ai 9 stati del > Nordest (Alagoas, Bahia, Cearà, Maranhao, Minas Gerais, Paraiba, Parana, > Pernambuco, Piaui, Rio Grande do Norte, Rio Grande do Sul, Santa > Catarina, Sergipe) dove vive oltre il 60% dei poveri del paese. Il loro > reddito annuo pro capite ammonta a USD 230, pari a meno di un decimo > della media nazionale. In tutto il paese 4,9 milioni di famiglie > brasiliane hanno oggi bisogno di terra. > > Già nel 1996 il governo brasiliano aveva lanciato con il sostegno della > Banca mondiale un piano pilota di riforma agraria basato su un approccio > di mercato, il "Cear Rural Poverty Alleviation Project", grazie al > quale 700 famiglie avrebbero acquisito un totale di 23.377 ha di terra, > ad un costo di 152 dollari per ettaro. Sulla scorta di questo > precedente, il governo brasiliano ha messo poi a punto il progetto di > riforma agraria "Cédula da Terra" in 5 stati del Nordeste (Bahia, > Cearà, Maranhao, Minas Gerais, Pernambuco). > > Secondo la Banca mondiale, "Cédula da terra" combina un sistema di > acquisizione della terra basato su un approccio di mercato con un > meccanismo di finanziamenti complementari per l'aumento della > produttività della terra e dei redditi dei piccoli proprietari. > L'obiettivo dichiarato è quello di reinsediare 15.000 famiglie in 3 > anni. Ad oggi, secondo la Banca mondiale, hanno tratto beneficio 8.000 > famiglie con 190.000 ettari ad un costo per ettaro di 154 USD e per > famiglia di 4.016 USD. Il costo totale del progetto é 400 milioni di > dollari di cui 200 concessi dalla Banca il resto da governo federale, > dai governi statali e dalle associazioni di comunità. Secondo la Banca > mondiale, verrebbe escluso l'acquisto di terre protette all'interno di > aree di foresta primaria o con rivendicazioni territoriali da parte di > popoli indigeni. > > Secondo la "Country Assistance Strategy "(strategia di assistenza per > paese) della Banca mondiale per il Brasile, "The Bank will also > consider new assistance with respect to land reform, initiating a pilot > project. The pilot project will test a model with greater cost benefit, > easy to implement, market-oriented to resettle families. If it succeeds, > the Bank will support a larger-scale program of land reform". > > Il progetto "Cédula da Terra" riprende alla lettera le raccomandazioni > della Banca mondiale. Si tratta di concedere crediti del governo > federale alle agenzie finanziarie dei governi degli stati interessati, > che a loro volta concederanno prestiti ai lavoratori rurali così da > permettere loro di acquistare la terra dai grandi latifondisti. Progetti > simili sono stati finanziati dalla Banca mondiale in Sudafrica, > Indonesia e Filippine, e non è un caso che in questi paesi la tensione > ed i conflitti sociali per la terra siano aumentati. Secondo la logica > del Ministro per la riforma agraria Raul Jungmann, il programma "Cédula > da Terra" creerà meccanismi più efficaci delle espropriazioni "onerose" > utilizzate nell'attuale programma di riforma agraria. > > Quello che avrebbe dovuto essere un piano pilota si è poi trasformato in > un impegno di investimento da parte della Banca mondiale di circa un > miliardo di dollari, per un periodo di 4 anni, nel quale la "Cédula da > Terra" verrà estesa a tutto il territorio nazionale, senza preventiva > valutazione dei suoi effetti e presunti benefici. Il governo brasiliano > ha infatti stabilito una "partnership" con la Banca mondiale per > l'acquisto di terra per la riforma agraria. La Banca presterà al Brasile > un miliardo di dollari in 4 anni ed il governo brasiliano contribuirà > con un valore equivalente in reais. > > I fondi verranno destinati agli stati tramite una linea di credito del > "Banco Nacional de Desenvolvimento Economico e Social" (BNDES) chiamato > "Banco da Terra". In ogni stato verrà incoraggiata la creazione di > associazioni di Sem Terra. I contadini acquisteranno appezzamenti di > terra dai proprietari terrieri, indebitandosi con la Banca. Il > finanziamento per l'acquisto della terra ha un termine di liquidazione > di 10 anni, inclusi 3 anni di grazia (carencia), uno dei finanziamenti > più cari per aree rurali in tutto il Brasile. Molto più caro del credito > al quale possono accedere i grandi produttori rurali in tutte le regioni > del paese. I Direttori esecutivi della Banca mondiale dovrebbero > discutere l'approvazione del finanziamento a questo progetto nel giugno > prossimo. > > Considerazioni socio-economiche > > Secondo la "Campanha Global pela Reforma Agraria no Brasil Forum > Nacional Pela Reforma Agraria e Justica no Campo" (CPT, MST, CONTAG, > CIMI, MAB, MPA, INESC, CONIC, CNASI, Rede Brasil, CAPOIB, Caritas > Brasileiras), il progetto "Cédula da Terra" comporterà una serie di > gravi conseguenze sul programma di riforma agraria nel paese, e sulle > condizioni di vita dei lavoratori rurali. Il progetto è parte di una > serie di misure adottate dal Ministro della Riforma Agraria, e volto a > impedire il processo di riforma agraria inseguito alla pressione dei > grandi latifondisti sul governo brasiliano, riaffermando il potere delle > oligarchie del latifondo, e mantenendo i lavoratori rurali subordinati > agli interessi dei grandi proprietari terrieri. > > a. Fine del programma di riforma agraria del governo, e sostegno agli > interessi dei grandi proprietari terrieri > > Con il programma "Cédula da terra", il governo federale brasiliano di > fatto rinuncia alla riforma agraria, lasciandola nelle mani dei > proprietari terrieri: la distribuzione della terra si avrà solo se > questi desiderano vendere le loro terre. Sostituendosi alla > espropriazione la "Cédula da Terra" premia i proprietari terrieri, che > invece di ricevere titoli ventennali (Titulos da Divida Agraria) > ottengono denaro contante per le terre vendute. Le grandi proprietà > terriere, anche quelle non produttive si trasformano in attività > finanziarie. Va ricordato che, secondo la Costituzione federale, la > riforma agraria deve essere svolta tramite espropriazione delle terre, > pagamento delle indennità e insediamento dei Sem Terra da parte > dell'agenzia competente. Solo le terre non utilizzate possono essere > espropriate. Il processo di espropriazione richiede un'ispezione > preventiva per verificare lo stato di non utilizzo della terra, ed è > regolato dalla legge in maniera accurata così da proteggere i diritti > delle famiglie coinvolte. Inoltre, la sostituzione del programma di > riforma agraria basato sul meccanismo dell'espropriazione con un sistema > di mercato è inaccettabile considerato che lo Stato non potrà esercitare > alcun controllo sulla funzione sociale della proprietà, come invece > stabilito dalla Costituzione federale. L'introduzione di un sistema di > mercato non prende inoltre in dovuta considerazione uno dei prerequisiti > fondamentali per garantire la funzione sociale della terra, e cioè che > lo Stato eserciti il controllo e la tutela delle risorse naturali. Non è > un caso che il programma "Cédula da Terra" sia stato lanciato in seguito > alle forti pressioni delle "lobby" dei grandi latifondisti, dal > Ministro straordinario per la riforma agraria Raul Jungmann allo scopo > di rallentare il programma di riforma agraria del governo federale. > Oltre alla "Cédula da Terra" il Ministro ha lanciato un programma di > decentramento della riforma agraria. Il programma di decentramento della > riforma agraria favorisce il trasferimento delle funzione dell'Agenzia > Federale competente per la riforma agraria, l'INCRA, verso i governatori > ed i sindaci. Tra queste funzioni vanno ricordate l' identificazione > degli appezzamenti da acquisire, la loro acquisizione tramite acquisto o > espropriazione, la selezione dei beneficiari, l'organizzazione degli > insediamenti. Il governo federale provvederebbe al trasferimento dei > fondi necessari alle autorità. Una tale mossa, chiaramente va ad > esclusivo vantaggio degli interessi di élite economiche e politiche > locali, visto l'alto livello di corruzione e nepotismo che caratterizza > le attività delle autorità locali in Brasile. Come già accaduto nelle > aree urbane, inoltre la terra diventerebbe merce di scambio per favori > elettorali, rafforzando le élite al potere. > > b. Boom della speculazione fondiaria conseguente all' aumento dei prezzi > della terra > > La selezione degli appezzamenti che verranno acquistati tramite "Cédula > da Terra" e "Banco da Terra" così come la definizione del loro valore > di mercato verranno svolte dai proprietari terrieri su base > individuale. Una tale procedura rappresenta un premio per il latifondo > che si è storicamente rafforzato grazie ad invasioni ed incentivi > fiscali, e che potrà continuare ad utilizzare la proprietà come mezzo di > speculazione finanziaria. Il proprietario terriero potrà infatti > reinvestire il denaro per acquistare nuova terra o per investimenti > nelle città aumentando la concentrazione di ricchezza piuttosto che > agevolare la redistribuzione del reddito. L'ampliamento del programma > "Cédula da Terra" a tutto il territorio nazionale, porterà come > conseguenza un aumento considerevole del prezzo della terra, ed i > proprietari terrieri si potranno organizzare in cartelli per aumentare > tale prezzo con manovre speculative. Il progetto darà così una > accelerazione alla speculazione fondiaria ed alla crescita del mercato > fondiario, che aveva finora sofferto le conseguenze di un drastico calo > dei prezzi: > > c. Aumento dell'indebitamento dei Sem Terra > > Il pagamento del finanziamento per l'acquisto della terra comporterà > costi talmente proibitivi che i Sem Terra ed i micro-latifondisti non > potranno poi disporre di risorse finanziarie da investire per la > produttività della terra stessa. Come già accennato, i prestiti dovranno > essere ripagati entro dieci anni, dopo un periodo di grazia di tre anni, > con interessi composti pari a circa il 18,06 percento l'anno, quindi tra > i più alti per finanziamenti in zone rurali del paese. Coloro che > chiederanno prestiti tramite il programma "Cédula da Terra" non > potranno usufruire di alcuna concessione a loro favore per liquidare il > debito. La crisi attuale del settore agricolo in Brasile non permetterà > inoltre ai contadini di produrre abbastanza per ripagare le rate, > aggiornate ai tassi di interesse previsti dal progetto. Per un prestito > contratto nel 1998 di 3,500 reais, dovranno essere pagati alla fine, nel > 2007 un totale di 11,799 reais. (al momento, inseguito alla grave crisi > finanziaria che ha colpito il Brasile, un real vale circa 1000 lire). > Inoltre le terre considerate del progetto sono di scarsa qualità sia > per ciò che riguarda le caratteristiche del suolo che climatiche, che le > rendono inadatte alla coltivazione o all'allevamento. I lavoratori > rurali che utilizzeranno i prestiti del "Banco da Terra" non potranno > avere accesso a crediti per progetti di sviluppo per l'acquisto di beni > alimentari o per l'acquisto di case dall'INCRA. Dovranno quindi > ricorrere solo a crediti PRONAF di gran lunga più onerosi e quindi non > appropriati anche per i coloni già reinsediati. Senza la possibilità di > ottenere credito per rendere produttiva la terra acquistata, i Sem Terra > si troveranno indebitati e senza possibilità di produrre reddito. Invece > di iniziare un processo di democratizzazione, il progetto "Cédula da > Terra" aggrava quindi ulteriormente l'ingiustizia sociale, venendo > meno al mandato istituzionale della Banca mondiale, quello della lotta > alla povertà. > > d. Creazione di associazioni di comodo per favorire la speculazione > fondiaria > > Secondo quanto accennato in precedenza, viene da sé che le popolazioni > rurali più povere non avranno alcuna possibilità di soddisfare le > condizioni previste dal programma di acquisizione della terra. né di > organizzarsi per far valere i propri diritti nei confronti dei grandi > latifondisti. Usufruendo dei meccanismi già previsti per la > legislazione del "Banco da Terra" che darà continuità alla "Cédula da > Terra", i grandi proprietari oltre a vendere la terra, formeranno > associazioni di produttori che avranno accesso al programma. Questi > reclutano gruppi di Sem Terra, organizzando associazioni di acquirenti > terrieri, a copertura di speculazioni fondiarie finanziate da fondi > pubblici, come dimostrato in uno studio del Prof. Zander Navarro (1998). > Inoltre, nella maggior parte dei casi, l'iniziativa è presa dai > proprietari terrieri con il sostegno esplicito dei funzionari > governativi, mentre i lavoratori rurali restano al margine della > trattativa. Nelle dozzine di casi studiati, le associazioni dei > lavoratori rurali sono diventate del tutto subordinate ai proprietari > delle terre vendute. > > e. Esclusione delle associazioni dei lavoratori rurali nell'attuazione e > definizione del progetto > > I meccanismi previsti per garantire la buona fede e la regolarità delle > procedure di attuazione della "Cédula da Terra", cioè i tavoli di > consultazione a livello statale, non sono in grado di svolgere il loro > ruolo. Questi tavoli infatti altro non sono che entità formali per dare > una parvenza di trasparenza e partecipazione comunitaria a decisioni > prese dalle élite politiche ed economiche locali. Ogni stato sta > preparando le sue procedure operative, senza essersi consultato con le > organizzazioni dei lavoratori rurali quali la CONTAG e il Movimento dei > Sem Terra (MST), ai quali non è permesso neanche di consultare tali > documenti. > > Va inoltre rammentato che le rappresentanze dei lavoratori rurali hanno > tentato in tutti i modi di contribuire al processo di definizione del > progetto senza alcun successo. Nel 1997 hanno partecipato alle audizioni > pubbliche che il Senato brasiliano aveva tenuto per valutare la > eventualità di chiedere il prestito alla Banca mondiale. In più > occasioni le organizzazioni locali hanno chiesto che la Banca mondiale > non appoggiasse il progetto, ed in alternativa sostenesse linee di > credito per altri meccanismi di riforma agraria che soffrono di una > cronica scarsità di fondi quali la espropriazione, assistenza tecnica, > industria agroalimentare. Nel 1997, inoltre il progetto era stato > oggetto di discussione del cosiddetto "Grito da Terra", un negoziato tra > CONTAG e governo federale, nel quale si chiese alla Banca mondiale di > dirottare in fondi per la "Cédula da Terra" verso un fondo per il > credito fondiario: Tale fondo avrebbe potuto sostenere il processo di > redistribuzione della terra in zone ad alta concentrazione di piccoli > appezzamenti, escludendo la possibilità di commercializzare terra che > avrebbe potuto essere soggetta ad espropriazione. > > Il Ministro Jungmann rispose al tempo di essere disponibile a rivedere > il progetto "Cédula da Terra" insieme alla Banca mondiale. La Banca, > nonostante abbia delle linee guida vincolanti sulla consultazione > pubblica, ne scaricò ogni responsabilità sul governo federale, e le > richieste dei lavoratori rimasero senza risposta. > > > > > > f. Violazioni delle politiche operative della Banca mondiale > > Sulla base di quanto descritto, il progetto "Cédula da Terra" viola le > linee guida della Banca mondiale su: > > - riduzione della povertà (OP 4.15): il progetto invece di favorire la > riduzione della povertà peggiorerà le condizioni economiche di chi già > povero dovrà accollarsi gli oneri finanziari derivanti dall'acquisto > della terra, né potranno chiedere altri prestiti per finanziare le > attività produttive; > > - valutazione di impatto ambientale OP4.01, che non sono state seguite > in maniera adeguata nel corso della stesura e definizione del progetto; > > - accesso all'informazione e partecipazione delle ONG alle attività > della Banca mondiale (OP 17.15 on Disclosure of Operational Information > e GP 14.70 on Nongovernmental Organizations in Bank's Supported > Activities): nonostante le richieste delle ONG la Banca non ha > facilitato i processi di negoziato e consultazione per garantirne la > trasparenza e l'effettiva partecipazione della società civile. > > Una valutazione indipendente dei progetti Cedula da Terra e Banco da > Terra > > In un dossier preparato dal Forum Nacional pela Reforma Agraria e > Justica no Campo, datato 29 aprile 1999 si riassumono le principali > analisi e valutazioni svolte da esperti indipendenti su gli effetti dei > progetti "Cedula da Terra" e "Banco da Terra". Lo studio già accennato > svolto dal Professor Zander Navarro per conto della Banca mondiale > nell'agosto 1998 ha dimostrato che i supposti beneficiari del progetto > non erano al conoscenza degli obblighi che avrebbero contratto chiedendo > fondi "Cedula da Terra". Secondo il Prof. Navarro, il progetto sarà un > "fallimento annunciato". Una valutazione svolta dal MST (Movimento Sem > Terra) nello stato di Bahia ha invece dimostrato la stretta correlazione > tra l'uso di questi fondi e la campagna elettorale in corso nello stato, > nonché l'acquisto di terre senza alcun potenziale produttivo. Lo stesso > dicasi per lo stato di Pernambuco, dove sono stati registrati casi > diffusi di corruzione. Uno studio svolto dal sociologo Uribam Xavier > nello stato di Cearà ha invece denunciato un diffuso clientelismo > politico alimentato dal programma "Cedula da Terra". Altre irregolarità > nel processo di identificazione e concessione dei fondi sino state > riscontrate nello stesso stato da un altro ricercatore, José Kleber > Pereira. In Cearà inoltre si è verificato quell'aumento dei prezzi della > terra già paventato dalle organizzazioni non governative brasiliane. > > > Il ricorso all'Inspection Panel della Banca mondiale > > Le organizzazioni rappresentanti la società civile e i lavoratori rurali > del Brasile hanno intentato nel dicembre dello scorso anno un ricorso > all'Inspection Panel della Banca mondiale per riaprire la discussione > sul progetto, chiedere un eventuale ritiro del supporto finanziario > della Banca, ed il riorientamento di questi fondi a programmi di > sviluppo che mettano al centro la giustizia sociale e l'equo accesso > alle risorse della terra. Nel marzo scorso un rappresentante della > Campagna per la riforma della Banca mondiale, che raccoglie 41 ONG ed > associazioni ambientaliste italiane, si è incontrato insieme ai > rappresentanti delle ONG brasiliane che hanno fatto ricorso > all'Inspection Panel con il Direttore Esecutivo italiano presso la > Banca mondiale a Washington, per chiedere il suo sostegno al ricorso ed > alle richieste della società civile brasiliana. L'Inspection Panel, un > organismo indipendente al quale possono fare appello le organizzazioni > non governative e le comunità locali danneggiate dalle omissioni o > mancate applicazioni delle linee guida della Banca mondiale ha da poco > svolto l'indagine di campo. Nelle prossime settimane i Direttori > Esecutivi dovranno decidere se autorizzare o meno il Panel a svolgere > un'inchiesta approfondita, che permetta di identificare le > responsabilità e le misure correttive necessarie a dar giustizia alle > richieste e preoccupazioni delle associazioni ricorrenti. In caso > contrario, se cioè i Direttori Esecutivi non autorizzeranno > l'inchiesta, il progetto andrà avanti come inizialmente previsto, senza > alcuna garanzia per i diritti dei Sem Terra. Diritti che potrebbero > essere promossi e tutelati se la Banca mondiale piuttosto che seguire > acriticamente la logica neoliberista di mercato, decidesse di investire > in programmi di riforma agraria tramite espropriazione, costruzione di > scuole, finanziando l'elettrificazione rurale, creando piccole imprese > agricole, e sostenendo altre attività che creino posti di lavoro e > sostengano la redistribuzione del reddito. > > > > > > > > Fonti: Capanha Global pela Reforma Agrària no Brasil, " Banco da Terra! > Mais uma mentira para evitar a verdadeira reforma Agrària"; Forum > Nacional pela Reforma Agraria e Justica no Campo "Request for an > Inspection Panel by the World Bank Project Cédula da Terra (Land Reform > and Poverty Alleviation Project - 16342-BR), 1999; World Bank Project > Information Document "Brazil- Land Reform and Poverty Alleviation > Project", Washington, December 7, 1998 > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > Per ulteriori informazioni: > - Campagna per la riforma della Banca mondiale Via F.Ferraironi, 88/g, > 00172 Roma tel: 06.2440412 fax: 062424177 e-mail: fmartone at cambio.it; > - Rede Brasil sobre Istitucoes Financeiras Multilaterais, SCS-QD.08, > bloco 50, Salas 433/441 - Venancio 2000 CEP:70.333-970 - Brasilia/DF, > Brasil - fone: 0055.61.2268093; fax: 2268042 ; e-mail: > rbrasil at brnet.com.br - WEB: http://www.brnet.com.br/pages/rbrasil/ > > > > > ------------------------------------------------------------------------ > Inviare msg: noomc-it at egroups.com > Iscriversi : noomc-it-subscribe at egroups.com > Cancellarsi: noomc-it-unsubscribe at egroups.com > Supporto tecnico: noomc-it-owner at egroups.com > Iscriviti anche a NOBIOTECH-IT: nobiotech-it-subscribe at egroups.com > > ------------------------------------------------------------------------ > > Virgilio People > Home page del gruppo: http://virgilio.egroups.com/group/noomc-it > http://virgilio.egroups.com - VIRGILIO PEOPLE - Crea gratis il tuo gruppo in Rete > >
- Prev by Date: R: pinguini
- Next by Date: I: [noomc-it] appello urgente Brasile
- Previous by thread: notizie della settimana (fonter l'Internazionale)
- Next by thread: I: [noomc-it] appello urgente Brasile
- Indice: