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Mozione del Collegio Docenti sulla Riforma della scuola
- Subject: Mozione del Collegio Docenti sulla Riforma della scuola
- From: "Docenti scuole Valsangone" <docenti.valsangone@freehtml.it>
- Date: Mon, 16 Feb 2004 09:34:51 +0100
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
AL PRESIDENTE DEL SENATO
AL MINISTRO LETIZIA MORATTI
ALLA VII Commissione permanente Cultura, scienza e istruzione
aLL'ONOREVOLE ADORNATO PRESIDENTE VII Commissione
aLL'ONOREVOLE GRIGNAFFINI CAPOGRUPPO DS VII Commissione
aLL'ONOREVOLE VIOLANTE CAPOGRUPPO DS ALLA CAMERA
AL SENATORE ANGIUS CAPOGRUPPO DS AL SENATO
aLL'ONOREVOLE VITO CAPOGRUPPO FI ALLA CAMERA
AL SENATORE SCHIFANI CAPOGRUPPO FI AL SENATO
aLL'ONOREVOLE ANEDDA CAPOGRUPPO AN ALLA CAMERA
AL SENATORE NANIA CAPOGRUPPO AN AL SENATO
aLL'ONOREVOLE CE' CAPOGRUPPO LEGA NORD ALLA CAMERA
AL SENATORE MORO CAPOGRUPPO LEGA NORD AL SENATO
aLL'ONOREVOLE CASTAGNETTI CAPOGRUPPO MARGHERITA ALLA CAMERA
AL SENATORE BORDON CAPOGRUPPO MARGHERITA AL SENATO
aLL'ONOREVOLE BOATO CAPOGRUPPO G. MISTO ALLA CAMERA
AL SENATORE CESARE CAPOGRUPPO G. MISTO AL SENATO
aLL'ONOREVOLE COSSUTTA COMUNISTI ITALIANI
aLL'ONOREVOLE PECORARO SCANIO VERDI
AL SENATORE BOCO CAPOGRUPPO VERDI AL SENATO
aLL'ONOREVOLE MORONI VICEPRESIDENTE PARTITO SOCIALISTA
aLL'ONOREVOLE MASTELLA SEGRETARIO UDEUR
aLL'ONOREVOLE BOSELLI SEGRETARIO SOCIALISTI ITALIANI
aLL'ONOREVOLE LA MALFA SEGRETARIO REPUBBLICANI
aLL'ONOREVOLE GIORDANO CAPOGRUPPO RIFONDAZIONE COMUNISTA
aLL'ONOREVOLE BERTINOTTI SEGRETARIO RIFONDAZIONE COMUNISTA
aLL'ONOREVOLE VOLONTE' CAPOGRUPPO UDCALLA CAMERA
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE
AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TORINO
AL SINDACO DEL COMUNE DI GIAVENO
AL SINDACO DEL COMUNE DI COAZZE
AL SINDACO DEL COMUNE DI VALGIOIE
AI SINDACATI:
CGIL SCUOLA
CISL SCUOLA
UIL SCUOLA
SNALS
COBAS
GILDA
MOZIONE DEL COLLEGIO DOCENTI SULLA RIFORMA DELLA SCUOLA
Il Collegio Docenti della del 1° Circolo Didattico di Giaveno (To), vista
la legge delega n. 53/03 ed il primo decreto attuativo sulla riforma della
scuola
ESPRIME
con preoccupazione, le seguenti valutazioni :
1. il metodo seguito dal M.I.U.R., prima, durante e dopo l'approvazione
della Legge e del decreto, non ha cercato, come sarebbe stato auspicabile e
costruttivo, alcun confronto con docenti e dirigenti che operano nella
scuola sui nodi cruciali e sui contenuti della Riforma. In questo modo le
scelte operative sono state vissute come imposizioni e non hanno quindi
facilitano un clima di condivisione degli obiettivi e rendono ora
estremamente difficile la collaborazione per la concreta realizzazione di
quanto previsto dalla Legge n. 53/2003.
Questo metodo antidemocratico non ci appartiene e non appartiene allo
spirito ed ai principi della scuola.
2. Il ritorno all'insegnante unico, anacronistica figura di tuttologo
superata da un'esperienza modulare di quindici anni, che riteniamo
positiva, proficua e più adeguata nella scuola delle nuove generazioni,
potrebbe apparire come un tentativo di riproporre modelli di organizzazione
didattica superati da anni di positiva esperienza di condivisione della
responsabilità educativa, collegialità, contitolarità e corresponsabilità
educativa di un gruppo di alunni realizzata da un team di docenti.
La figura del docente tutor crea inoltre una pericolosa gerarchizzazione
di funzioni tra i docenti elementari operanti nelle classi, prospettando
una divisione tra insegnanti tutor e insegnanti "altri", nella prospettiva
di una gerarchia nei ruoli che lede la dignità dei docenti che hanno pari
diritti e doveri, sono contitolari allo stesso livello sulle classi e sono,
infine, assunti con lo stesso contratto di lavoro.
3. La riduzione dell'orario annuale complessivo delle attività didattiche
non consente di raggiungere gli obiettivi enunciati nella Legge delega di
"promuovere adeguate competenze culturali e di fornire un livello
accettabile di istruzione e di formazione", ostacola la trasmissione dei
contenuti proposti dalle Indicazioni dei Piani di Studio per le singole
discipline e contrasta con l'obiettivo di "valorizzare le eccellenze e di
ridurre il disagio scolastico e sociale". Per realizzare tutto ciò e per
attuare efficaci attività di recupero serve più tempo-scuola, non di meno.
4. La riduzione del tempo scuola per gli alunni e l'introduzione delle ore
opzionali, che annullano trent'anni di valida ricerca ed attività delle
scuole a tempo pieno e prolungato, deprivano un servizio da sempre ritenuto
di elevata qualità culturale, didattica e formativa, minano l'unitarietà
del gruppo classe e non garantiscono pari opportunità formative per tutti
gli alunni.
5. L'estromissione del tempo mensa dalle attività educative e didattiche fa
del momento-mensa un mero servizio e non più un momento educativo e di
condivisione.
6. L'iscrizione anticipata nella scuola dell'infanzia e nella scuola
elementare non rispetta le funzioni di una scuola che ha raggiunto livelli
di eccellenza nel nostro Paese, attribuendole un ruolo prevalentemente
assistenziale, dimenticandone il carattere pedagogico, snaturandone il
modello educativo: alla base di tale provvedimento sembra esistere una
logica del tutto estranea alla scienza psicopedagogica moderna, sostituita
da una filosofia di velocizzazione aziendalistica che non tiene conto né
del livello di maturazione delle personalità degli alunni, né dei loro
reali bisogni sociali e personali, né dei tempi degli apprendimenti.
7. La cancellazione dell'obbligo scolastico sancito dall'art. 34 della
Costituzione e la sua sostituzione con il "diritto-dovere all'istruzione e
alla formazione per almeno dodici anni" nel concreto prefigura esiti assai
diversi per i diversi cittadini, intaccando importanti principi
costituzionali (l'uguaglianza, le pari opportunità, il diritto
all'istruzione per tutti, l'obbligo scolastico).
Il Collegio Docenti
ribadisce la disponibilità a proseguire nel proprio compito progettuale per
garantire qualità e ricchezza degli interventi educativi e didattici nelle
proprie scuole, ma, per le ragioni su esposte,
ESPRIME
netto dissenso alle modifiche peggiorative del servizio scolastico che
vuole introdurre la citata Legge ed il suo decreto applicativo.
CHIEDE
§ l'immediata apertura di uno spazio di confronto e dibattito sulla
Riforma
§ il ritiro del primo decreto attuativo
§ la salvaguardia della piena contitolarità fra docenti del team
§ la difesa dei Programmi dell'85 della scuola elementare e degli
Orientamenti della scuola dell'infanzia
INVITA
tutte le forze professionali, sindacali e politiche a partecipare ad un
dibattito al fine di elaborare proposte di modifica dei documenti
legislativi che incidano sui reali problemi della scuola italiana, che
migliorino la possibilità di espressione delle capacità professionali dei
docenti, che qualifichino dal punto di vista culturale e strutturale, che
facilitino il dialogo tra i diversi segmenti del nostro sistema scolastico
nazionale.
RIBADISCE
la necessità di valorizzare ed attrezzare la scuola pubblica perché
continui ad essere in grado di accogliere tutti i bambini e le bambine,
garantendo pari opportunità, e di formarli ad essere cittadini democratici.
Giaveno, 11 febbraio 2004
Mozione approvata con
§ 83 voti a favore
§ 1 voto contrario
§ 0 astenuti
Seguono le firme (vedi allegato)