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Storia di chi smise di combattere in Vietnam
- Subject: Storia di chi smise di combattere in Vietnam
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Tue, 12 Jun 2012 00:24:18 +0200
- Importance: Normal
L’unità del tenente O’Brien già nel 1968 aveva smesso di combattere. Quando gli uomini ricevevano l’ordine di uscire in pattuglia, facevano semplicemente quattro passi fino in fondo alla strada, si accampavano lì e inviavano regolari rapporti via radio, falsi. Il Fronte di liberazione nazionale aveva dichiarato pubblicamente ai negoziati di pace di Parigi che i militari vietnamiti non avrebbero sparato se non fossero stati attaccati. Non sempre mantennero la promessa, ma molti soldati americani indossavano comunque fasce rosse al braccio per segnalare ai vietcong che non volevano combattere. E sempre più spesso si rifiutavano semplicemente di uscire in pattuglia. Questo accadde centinaia, migliaia di volte, in tutto il Vietnam: «Durante il suo anno di lavoro come legale dell’esercito a Saigon, David Addlestone udì parlare di decine di casi di soldati che si erano rifiutati di combattere, e quasi tutti si erano conclusi non con una sanzione, ma con un compromesso tra comandanti e soldati». A Cu Chi, per esempio, nel novembre del 1969 un plotone di venti uomini si rifiutò di obbedire all’ordine del capitano Frank Smith di avanzare. I militari raccontarono a un giornalista che tutti erano a pochi giorni dal congedo, alla fine del loro anno in Vietnam. Volevano vivere. Nell’aprile del 1970, alcuni uomini del 7º cavalleria si rifiutarono di obbedire all’ordine del capitano Al Rice di avanzare lungo un sentiero pericoloso. Insieme alla pattuglia c’era un cameraman della tv e i telespettatori americani ebbero così l’opportunità di vedere il capitano Rice e i suoi uomini che negoziavano per «sistemare la faccenda», cioè per vivere. Nel dicembre del 1970 il tenente Fred Pitts del 501º fanteria, il suo sergente e l’intero plotone si rifiutarono di obbedire all’ordine di avanzare. Ci furono molti altri episodi in cui i soldati si rifiutarono di combattere. Nel 1º cavalleria furono 36 solo nel 1970, migliaia tra esercito e marine nel corso dell’intero conflitto. Nel 1971 e nel 1972 ebbe inizio il ritiro delle truppe dal Vietnam. (...) Nel 1971 la foto aerea di un gigantesco simbolo della pace ritagliato nella campagna vietnamita venne riprodotta su molti fogli militari contro la guerra. Sembrava fosse opera di un bulldozer. Era stata realizzata nei campi del villaggio di My Thuy Phong, poco a sud di Hue, dagli uomini del 101º aviotrasportato. Nel gennaio del 1972 quegli uomini se n’erano andati, anche loro avevano partecipato alla rivolta dei soldati. Fonte http://dust.it/articolo-diario/effetto-vietnam Storia popolare della guerra in Vietnam Autore Neale Jonathan --- Sostieni la telematica per la pace, versa un contributo sul c.c.p. 13403746 intestato ad Associazione PeaceLink, C.P. 2009, 74100 Taranto (TA)
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