Italia e Germania coprirono i criminali nazisti



------Messaggio originale------
Da: C.N.J.
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Rispondi a: C.N.J.
Oggetto: [JUGOINFO] Italia e Germania coprirono i criminali nazisti
Inviato: 19 gen 2012 09:00

(sul coinvolgimento di Hass nella strategia della tensione si veda anche:  http://www.contropiano.org/Documenti/2010/Novembre10/17-11-10SentenzaStrageBrescia.htm ) http://www.contropiano.org/it/cultura/item/6143-italia-e-germania-coprirono-i-criminali-nazisti-nel-dopoguerra Martedì 17 Gennaio 2012 Italia e Germania coprirono i criminali nazisti di  Alessandro Avvisato Il settimanale tedesco Der Spiegel documenta che il governo italiano e quello tedesco sabotarono la possibilità di incriminare i responsabili dell'eccidio nazista delle Fosse Ardeatine il 24 marzo del 1944. Criminali nazisti hanno vissuto liberamente e indisturbati in Italia per anni. Il caso di Karl Hass.
Le accuse documentate dello storico Felix Bohr, sono state rilanciate dal settimanale tedesco Der Spiegel . Stando alla corrispondenza risalente al 1959 tra l'ambasciata tedesca a Roma e il ministero degli Esteri tedesco, ritrovata da Bohr nell'archivio dello stesso ministero (e che sarà pubblicata questa settimana sul sito clio-online.de), tanto Roma quanto Berlino avevano interesse ad “addormentare” la vicenda del massacro alle Fosse Ardeatine, come scrisse il consigliere d'ambasciata Kurt von Tannstein, membro del partito nazista dal 1933. Gli interessi della Germania nel dopoguerra sulle stragi compiute durante l’occupazione nazifascista, sono stati seguiti e curati solo da diplomatici tedeschi dai trascorsi nazisti denuncia lo storico Felix Bohr. Nel caso delle Fosse Ardeatine poi è stato il governo italiano (democristiano) a prendere l'iniziativa dell' insabbiamento. Si volevano evitare clamorose estradizioni, che avrebbero potuto indurre altri paesi a chiedere lo stesso trattamento per i criminali di guerra fascisti, (soprattutto la Jugoslavia) come ha documentato un diplomatico dell'epoca. Roma non intendeva inoltre danneggiare le relazioni con il governo tedesco del cancelliere Konrad Adenauer (Cdu), nè dare argomenti alla propaganda antifascista del PCI.  Iniziò così, nel 1948, l'insabbiamento dei documenti relativi alla vicenda presenti
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