Re[2]: [educazione] Classi dirigenti stupide, Pandemia Silenziosa e "crisi globale perfetta"







>On 31/01/2009 at 19.08 Alessandro Marescotti wrote:
>
>>Da: Federico Valerio <federico.valerio at fastwebnet.it>
>>    Chimico ambientale - Genova
>
>>Ovviamente non è un caso: tutte queste crisi sono i frutti velenosi  
>>del modello di sviluppo capitalistico, quello della crescita continua  
>>del PIL (Prodotto Interno Lordo).




Quante volte leggo e sento persone, che si spacciano per progressisti, accusare solo i potenti ed i ricchi delle disgrazie del mondo. E' vero: nove volte su dieci chi è al potere è uno scellerato. Ma è pur vero che NON si può fare a scarica barile ed ognuno si deve invece far carico delle proprie responsabilità.

Un esempio illuminante: quante volte avete sentito appelli contro le fabbriche di armi, in special modo contro quelle che fabbricano obbrobri come le mine anti-uomo/donna/bambino? Ebbene, avete mai sentito nessuno prendersela non solo coi ricchi padroni di quelle fabbriche ma pure contro quelle persone comuni, come me, come voi, che ci vanno a lavorare?

Bisogna essere giusti, avere una visione completa, altrimenti 'sto mondo non s'aggiusta!
Non si deve parteggiare per nessuno ma solo per la giustizia, solo per la verità!

Ed allora: evitate parole e frasi fatte, concetti che risalgono a chissà quando ed a chissà chi, come appunto la brutta parola "capitalismo", la quale confonde solo le cose. Noi, ognuno di noi, chiunque sfiglietta, lavora e compra è un capitalista, fa parte di questo enorme fenomeno terrestre che è la complessiva crescita umana. Nessuno può tirarsene fuori, specie se ha uno stipendio, se lavora e se fa figli.

Cerchiamo di capire che i professori e le professoresse, che pubblicano libri ed articoli sui giornali, e che magari pensiamo essere dalla nostra parte e quindi ci fidiamo di loro, in realtà hanno una testa riempita di nozioni: che siano "progressiste" oppure no non è importante: son sempre NOZIONI, non OSSERVAZIONI DIRETTE.

Resettiamoci, ricominciamo da capo, diffidiamo di ogni pensiero che abbiamo in testa, mettiamolo alla prova di una personale spietata autocritica: allora sì che saremo in grado di cambiare il mondo! Non prima.

Ed ora vi lascio con una storiella.

Ciao, Danilo





##


-----------------------------
     LO  SFIGLIETTAMENTO
 una storiella sull'economia
-----------------------------



Latouche vede un uomo scendere da un enorme SUV appena parcheggiato. Vedendogli addosso abiti griffati e monili di lusso, lo ferma e gli dice: ma lei perché conduce una vita così dissipativa? Guardi, gli risponde l'altro, fino a qualche tempo fa ero una persona comune, come tante. Poi, ad un certo punto, è cominciata ad uscir fuori tanta di quella gente, tanti di quei lavoratori e tanti di quei consumatori, che mi son ritrovato ricco senza nemmeno averci pensato. Si guardi intorno anche lei, ne vengon fuori ancora, in continuazione: sempre più lavoratori, sempre più consumatori ... e per ogni nuovo lavoratore ed ogni nuovo consumatore io mi ritrovo ad essere ancora più ricco. Oramai nemmeno dipende più da me!

Si figuri che ho sentito dire che c'è gente che vorrebbe ridurre l'economia. Sarebbe fantastico! Anch'io mi riposerei un po'. Ma come pensano di ridurla con tutta questa gente che fa figli in continuazione, che si riproduce a livello industriale? Con tutto questo sfigliettamento? Senza fermare le nascite vi saranno sempre più lavoratori e sempre più consumatori ed io mi ritroverò sempre più ricco! Si figuri che c'è gente che se la prende col "capitalismo": ma se il capitalismo è fatto per la maggior parte di lavoratori e consumatori e solo per una piccola minoranza di ricchi e dirigenti?! Se la dovrebbero prendere innanzitutto con lo sfigliettamento, perché lo sfigliettamento stesso causa la crescita dell'economia. Semmai prima viene lo sfigliettamento e poi il capitalismo. E come sarebbe possibile il contrario? Se lo vede, lei, un capitalismo senza crescita delle forze lavoro e dei mercati?

Lei che ne pensa? Non pensa anche lei, signore, che con quella barba e quella zazzera sembra un vecchio saggio, che sarebbe meraviglioso se potessimo decrescere? Non sarebbe una felicità unica, se sfigliettassimo tutti di meno così lavoreremmo e consumeremmo di meno? Io sarei meno ricco, ma finalmente mi riposerei un pochetto. Guardi, mi creda, una decrescita felice sarebbe davvero la miglior cosa!

Latouche, rimasto in silenzio, ringrazia e saluta il signore. Va all'aeroporto a prendere l'aereo per Belem. Ora, forse, avrà una storiella in più da raccontare.


Danilo D'Antonio