Parole in libertà del ministro dell'istruzione



Parole in libertà del ministro dell'istruzione
Confermato lo sciopero del 21 ottobre 2005

Quando il Ministro della non più pubblica, Istruzione afferma che: "grazie
alle nuove norme la scuola italiana avrà contenuti più moderni e insegnanti
più giovani e qualificati"
Ci vengono in mente due considerazioni:
·         che i contenuti della scuola saranno moderni, lasciamo da parte
valutazioni che suonerebbero severe sull'uso della lingua italiana da parte
del ministro, è un'ovvietà giacché sono definiti per il futuro. Detto ciò,
per quanto riguarda la controriforma scolastica del ministro, vale il
vecchio proverbio per il quale quello che è nuovo non è buono e quello che
è buono non è nuovo. E, francamente, di deliberazioni buone non ne vediamo
come dimostra la forte e diffusa opposizione dei lavoratori e delle
lavoratrici della scuola, delle famiglie e degli studenti. Una riforma che
consegna una quota rilevante di studenti ad un addestramento al lavoro ci
riporta ad oltre quarant'anni addietro e favorisce il degrado della scuola
pubblica e della società tutta;
·         che avremo insegnanti più giovani e qualificati appare
un'affermazione assurda se non offensiva per l'intelligenza dei cittadini.
I dati resi disponibili dallo stesso ministero ci informano che ci sono
quasi 100.000 insegnanti precari e cioè il 15% dei docenti e quasi 70.000
non docenti precari e cioè il 30% del personale ATA. Il governo promette
30.000 assunzioni in due anni a fronte di almeno 50.000 pensionamenti e il
ministro afferma che avremo insegnanti giovani. Tutti sanno che, grazie
alla sciagurata politica del reclutamento di questo e dei precedenti
governi, l'età media degli immessi in ruolo si avvicina ai 40 anni, tutti
sanno che vi sono quasi 500.000 lavoratori che hanno maturato il diritto
all'immissione in ruolo e il ministro ci rassicura sulle sorti magnifiche e
gloriose della scuola modello Moratti.
È evidente che le ragioni per scioperare venerdì 21 ottobre sono ancora
maggiori e che dovremo sviluppare nel prossimo periodo una mobilitazione
unitaria fra studenti, lavoratori della scuola, genitori e tutti coloro che
rivendicano una scuola pubblica di qualità.
Per informazioni 3298998546
Per la CUB Scuola
Il Coordinatore Nazionale
Cosimo Scarinzi

Torino, 15 ottobre 2005