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LA SCUOLA CHE VOGLIAMO

 

Possiamo ricondurre i problemi della scuola di oggi a due grandi nodi: la relazione tra allievo e docente e il rapporto tra l'istituto scolastico e il territorio.

 

La relazione tra allievo e docente è connotata da tematiche didattiche, pedagogiche ed emozionali. Attraverso questa relazione, il docente sì propone di trasmettere contenuti, di modificare i comportamenti e di coinvolgere l'allievo in una dinamica affettiva. Tra chi impara e chi insegna si instaura una forma di comunicazione e di interazione reciproca. Nella gestione del gruppo-classe, il docente sperimenta forme di relazione, applica strategie di comportamento, si impone delle regole di equità e di coerenza e trasferisce nel rapporto con gli allievi le stesse regole di equità e di coerenza. Coerenza di comportamenti, di atteggiamenti, di valori. UN PROGETTO DI SCUOLA DEVE PARTIRE DA QUI: dalla qualità della relazione tra docente e gruppo-classe che è fattore determinante nel percorso educativo dei nostri figli, nonché benessere e piacere di esercitare la professione di insegnante. La qualità della relazione è obiettivo comune di genitori e docenti. In questo modo si realizza la sintesi del processo educativo: insegnare a sapere, a saper fare e a saper essere.

 

Il rapporto tra la scuola e il territorio è l'altro pilastro su cui costruire LA SCUOLA CHE VOGLIAMO. Proviamo ad immaginare una scuola che sia territorio di libero scambio culturale, terreno di confronto anche per gli adulti, luogo di interazione e di incontro tra culture ed etnie differenti, aperta dalle 7 alle 24; una scuola con insuccessi e abbandoni scolastici ZERO. Noi vogliamo una scuola aperta, accogliente, permeabile a tutte le istanze culturali, associative e produttive del territorio. Pensiamo che ciò sia possibile perché esistono le condizioni e le compatibilità economiche culturali per attuarla. E' nell'interesse di tutti i genitori immaginare, progettare ed attuare una scuola ed una società a misura di futuro.

 

IN CHE MODO NOI GENITORI POSSIAMO CONTRIBUIRE CONCRETAMENTE ALLA COSTRUZIONE DELLA SCUOLA CHE VOGLIAMO?

 

      _  opponendoci al "pasticcio Brichetto in Moratti". Le intenzioni e le strategie dell'attuale governo sono chiare: pesante "ristrutturazione aziendale", con tagli ai costi fissi del personale della scuola che deve essere competitiva, selettiva e mercantile in sintonia con una società competitiva, selettiva e mercantile. Tutti i provvedimenti di questo governo tendono verso una scuola dei pochi e dei migliori. 

    _  partecipando alla vita della scuola. L'autonomia della scuola è, in molti casi, scritta solo sulla carta: attraverso la partecipazione diventa determinante conoscere, orientare e influenzare in senso positivo le scelte della scuola, così come è determinante opporsi ed osteggiare le scelte negative. 1 genitori sanno bene ciò che è positivo o negativo per i propri figli, non corrono certo il rischio di trovarsi in conflitto di interessi. 

     _  promuovendo la partecipazione attiva delle famiglie: fornire aiuto, sostegno e supporto alla scuola e a chi nella scuola lavora, consapevoli dell'inevitabile conflitto, sotteso alle scelte e alle decisioni dell'attuale governo, tra la ricchezza degli indirizzi e dei percorsi didattico-pedagogici e le sempre più scarse risorse destinate alla formazione dei nostri figli. 

     _   organizzando e promuovendo iniziative culturali di formazione anche per i genitori: convegni e ricerche di carattere informativo e scientifico sulle tematiche e sulle problematiche dell'età evolutiva.

 

Desideriamo contribuire alla costruzione della SCUOLA CHE VOGLIAMO attivando tutti i processi di conoscenza, di ricerca e di partecipazione, a tutti i livelli, nel mondo della scuola. Pensiamo che i genitori possano fare molto per la scuola e che abbiano già iniziato a farlo. INSIEME e... SENZA PERDERCI DI VISTA.

 

CENTRO INIZIATIVA GENITORI DEMOCRATICI   di Villa Carcina