LA MATEMATICA DEL MIUR E LA DIVINA PROVVIDENZA



LA MATEMATICA DEL MIUR E LA DIVINA PROVVIDENZA
Nonostante sia stata ufficialmente più volte, dal Governo e dal Parlamento,
riconosciuta l'ingiustizia perpetrata ai danni dei docenti abilitati
attraverso i Concorsi Ordinario e Riservato e a tutto vantaggio dei
neoabilitati SSIS, nessuna soluzione vera è stata prospettata dal MIUR.
Il Disegno di Legge, sbandierato dalle forze politiche della coalizione di
governo come l'unico strumento effettivamente risolutivo ai fini di un
riequilibrio delle graduatorie permanenti, è, di fatto, un intervento
inadeguato nella forma e assolutamente inutile nella sostanza.
Il 29 Agosto "Il Sole 24 Ore" ha pubblicato una bozza del DdL che sta per
essere presentato.   Se le forze della maggioranza di governo intendono
risolvere il problema nella maniera indicata dalla suddetta fonte, siamo
costretti a prendere atto del fatto che si tratta dell'ennesima beffa.
Vale la pena chiedere ai responsabili scuola della maggioranza, all'On.
Mauro di FI, al Sen. Valditara di AN, a Brocca dell'UDC (la Lega, come
sempre in questa vicenda, è assente) come pensano di mascherare questo
intervento fittizio quando è evidente, anche a chi non ha tanta
dimestichezza con i numeri, che non avrà alcuna reale incidenza sulla
realtà.
Infatti, l'inconsistenza dei provvedimenti ivi contenuti farà sì che
l'operazione risulterà nella sostanza vuota e inefficace poiché viene
attuata senza tener conto di un dato imprescindibile: per il secondo anno
gli abilitati SSIS acquisiranno per il servizio altri 12 punti, in aggiunta
a quelli dello scorso anno, che si sommano ai vantaggi già avuti in
graduatoria in virtù dei 30 punti e di punteggi di abilitazione altissimi.
Come si può pensare che un intervento così quantificato possa risultare
utile ai fini del riequilibrio delle abilitazioni?   Si tenga presente che
nelle convocazioni per le supplenze, la quasi totalità delle cattedre sono
state attribuite ai sissini, compresi i neoabilitati del Terzo Ciclo,
mentre per il secondo anno consecutivo molti precari, anche con servizio,
rimangono senza lavoro.
Questa è la misura esatta della differenza del valore che si è attribuito e
che si continua ad attribuire all'abilitazione SSIS.
Il comportamento dei responsabili scuola della maggioranza e del MIUR è
allora singolare: si tratta di carenze in aritmetica, di una non conoscenza
dei fatti, o di un tentativo di imbrogliare i precari con un gioco delle
tre carte?
Noi, come sempre, stiamo ai fatti.   Riteniamo pertanto che si tratta di
una gattopardesca soluzione: l'esiguo e insignificante risarcimento
previsto dal DdL non muterà assolutamente niente rispetto all'esclusione,
già in atto, dei docenti precari.   Prova ne siano le simulazioni che già
noi abbiamo attuato e che il Ministero forse non sa o non vuole fare.
Abbiamo più volte dimostrato la necessità di procedere d'urgenza attraverso
un Decreto Legge che ristabilisca effettivamente l'equilibrio sconvolto e
che sia di immediata applicazione per evitare che migliaia di precari
restino disoccupati per il secondo anno consecutivo.
È inammissibile al senso comune della ragione che FI, AN, UDC e Lega Nord
si siano finora mostrati così maldestri e demagogici nei tentativi di
soluzione della vicenda e, fattore non trascurabile, incredibilmente
accondiscendenti alle manovre dirette dalla lobby guidata dal
Sottosegretario di Stato on. Valentina Aprea.   Ricordiamo, infatti, che i
famosi 6 punti calcolati come "risarcimento" massimo ammissibile sono stati
proposti proprio dal Sottosegretario Aprea già nel marzo scorso, nella
famosa tabella di valutazione che era arrivata al CNPI insieme a quella che
proponeva l'applicazione dell'OdG De Laurentiis.
Già in quella occasione (12 punti fa) il MIIP, graduatorie alla mano, aveva
dimostrato a tutte le forze politiche e sindacali come un tale intervento
sarebbe stato nella sostanza ridicolo per la non incidenza sulla realtà e
aveva ricevuto ampie rassicurazioni in merito alla necessità di una
soluzione reale ed urgente.
Dalla beffa dei 18 punti, prima dati e poi tolti perché nessuna delle forze
politiche della maggioranza ha voluto renderli inattaccabili attraverso un
Decreto Legge, si è passati all'immediata applicazione della sentenza del
TAR, tanto urgente per il MIUR da dare il via alle operazioni di nomina
addirittura su graduatorie non pubblicate e piene di errori.
Il Ministro ha affermato pubblicamente che l'anno scolastico partirà
regolarmente.   I sissini, anche i nuovi inseriti, sono tutti in cattedra.
I precari abilitati con le altre procedure sono disoccupati.
Quale concetto di Giustizia e di Regolarità è sotteso a questa realtà?
Le forze di governo hanno sollevato fumose e inconsistenti argomentazioni
sull'"impossibilità" di un Decreto Legge.   Diversamente, in materia
calcistica, non sono mancati gli argomenti né le rapide decisioni.
Conclusione: dopo aver dimostrato nei fatti e dati alla mano che in
presenza di una chiara volontà si poteva e si può ancora agire per
ripristinare la giustizia, ai precari, la cui identità professionale è
stata affossata, negato il correlato diritto al lavoro, annientata -con la
proposta di questo DDL- la legittima aspettativa di un riequilibrio da
parte delle forze di governo, cosa resta da fare se non invocare
l'intervento della Divina Provvidenza che, finalmente, sappia stabilire i
giusti rapporti matematici?
Lunedì 1 Settembre 2003
Movimento Interregionale Insegnanti Precari