IO NON RINUNCIO ALLA MEMORIA



IO NON RINUNCIO ALLA MEMORIA
http://www.scuolafuturo.it/

UN APPELLO
Oggi come ieri,  riaffermiamo la nostra  volontà di non dimenticare, di non
rinunciare al bene comune della memoria. Siamo convinti che il ricordo
costituisca il mezzo più efficace per contrastare la tendenza a banalizzare
e a rimuovere dalla coscienza civile taluni nodi cruciali del secolo appena
trascorso.

Tra le questioni più emblematiche e significative vanno segnalate,
nonostante da allora sia passato più di un cinquantennio, la Shoah e la
Resistenza.

La necessità di ricordare è inoltre un nostro diritto e un nostro dovere.

La Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo è stata proclamata nel
1948 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, "affinché ogni individuo e
ogni organo della società, avendo costantemente presente questa
Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione,
il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante
misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed
effettivo riconoscimento e  rispetto."

Ricordare è un diritto, in quanto ci riconosciamo nei valori di libertà e di
democrazia previsti dalla nostra Costituzione, i soli sui quali è possibile
costruire una coscienza autenticamente civile.

E' un dovere, perché la memoria della tragica esperienza del totalitarismo
nazista e della successiva Dichiarazione universale dei diritti dell'Uomo
sono il più importante patrimonio di esperienza  che abbiamo contro il
rischio di viverla di nuovo.

La nostra storia recente non deve infatti mai cessare di essere un monito e
un insegnamento: essa ci dice che le tradizioni civili dei popoli, se non
vengono  coltivate e protette, prima immiseriscono, poi decadono, infine
muoiono per cedere il passo all' irrazionalità e alla barbarie.

Per sottrarci, attraverso la riappropriazione del ricordo, ad una
quotidianità priva di "alti" valori, di forti identità, di future
prospettive, diciamo insieme:


Per questo il 27 di Gennaio alle ore 11:59 (Ora di entrata delle truppe
alleate ad Auschwitz) nelle nostre classi faremo un  minuto di silenzio e
leggeremo la poesia di Primo Levi "Se questo è un uomo".

Per questo inoltre chiederemo alle nostre scuole che alle ore 11:59 venga
"suonata la campanella" e venga effettuato un minuto di silenzio e letta in
tutte le classi la sopraccitata poesia.

Per questo sosteniamo, da cittadini, l'azione di quegli insegnanti che
testimonieranno il 27 Gennaio il loro senso civico con il silenzio.




Omer Bonezzi, presidente nazionale Proteo Fare Sapere
http://www.proteofaresapere.it/

Emanuela Cerutti, responsabile newsletter Fuoriregistro
http://www.didaweb.net/fuoriregistro/

Domenico Chiesa , presidente nazionale Cidi
http://www.cidi.it/

Dario Cillo, responsabile edscuola
http://www.edscuola.it/

Vittorio Cogliati Dezza , responsabile scuola-formazione Legambiente
nazionale
http://www.legambiente.it/

Gigliola Corduas, presidente nazionale Fnism

Luciano Corradini , presidente nazionale Uciim

Antonio Limonciello , responsabile Didaweb.it
http://www.didaweb.net/

Valerio Pedrelli, responsabile di Scuolidea
http://www.scuolidea.it/

Mariangela Prioreschi, presidente nazionale Aimc
http://www.aimc.it/

Gabriella Romano, segretaria nazionale Mce