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IO NON RINUNCIO ALLA MEMORIA
- Subject: IO NON RINUNCIO ALLA MEMORIA
- From: "luisa rizzo" <lu-sa at mail.clio.it>
- Date: Mon, 16 Dec 2002 23:15:50 +0100
IO NON RINUNCIO ALLA MEMORIA http://www.scuolafuturo.it/ UN APPELLO Oggi come ieri, riaffermiamo la nostra volontà di non dimenticare, di non rinunciare al bene comune della memoria. Siamo convinti che il ricordo costituisca il mezzo più efficace per contrastare la tendenza a banalizzare e a rimuovere dalla coscienza civile taluni nodi cruciali del secolo appena trascorso. Tra le questioni più emblematiche e significative vanno segnalate, nonostante da allora sia passato più di un cinquantennio, la Shoah e la Resistenza. La necessità di ricordare è inoltre un nostro diritto e un nostro dovere. La Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo è stata proclamata nel 1948 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, "affinché ogni individuo e ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto." Ricordare è un diritto, in quanto ci riconosciamo nei valori di libertà e di democrazia previsti dalla nostra Costituzione, i soli sui quali è possibile costruire una coscienza autenticamente civile. E' un dovere, perché la memoria della tragica esperienza del totalitarismo nazista e della successiva Dichiarazione universale dei diritti dell'Uomo sono il più importante patrimonio di esperienza che abbiamo contro il rischio di viverla di nuovo. La nostra storia recente non deve infatti mai cessare di essere un monito e un insegnamento: essa ci dice che le tradizioni civili dei popoli, se non vengono coltivate e protette, prima immiseriscono, poi decadono, infine muoiono per cedere il passo all' irrazionalità e alla barbarie. Per sottrarci, attraverso la riappropriazione del ricordo, ad una quotidianità priva di "alti" valori, di forti identità, di future prospettive, diciamo insieme: Per questo il 27 di Gennaio alle ore 11:59 (Ora di entrata delle truppe alleate ad Auschwitz) nelle nostre classi faremo un minuto di silenzio e leggeremo la poesia di Primo Levi "Se questo è un uomo". Per questo inoltre chiederemo alle nostre scuole che alle ore 11:59 venga "suonata la campanella" e venga effettuato un minuto di silenzio e letta in tutte le classi la sopraccitata poesia. Per questo sosteniamo, da cittadini, l'azione di quegli insegnanti che testimonieranno il 27 Gennaio il loro senso civico con il silenzio. Omer Bonezzi, presidente nazionale Proteo Fare Sapere http://www.proteofaresapere.it/ Emanuela Cerutti, responsabile newsletter Fuoriregistro http://www.didaweb.net/fuoriregistro/ Domenico Chiesa , presidente nazionale Cidi http://www.cidi.it/ Dario Cillo, responsabile edscuola http://www.edscuola.it/ Vittorio Cogliati Dezza , responsabile scuola-formazione Legambiente nazionale http://www.legambiente.it/ Gigliola Corduas, presidente nazionale Fnism Luciano Corradini , presidente nazionale Uciim Antonio Limonciello , responsabile Didaweb.it http://www.didaweb.net/ Valerio Pedrelli, responsabile di Scuolidea http://www.scuolidea.it/ Mariangela Prioreschi, presidente nazionale Aimc http://www.aimc.it/ Gabriella Romano, segretaria nazionale Mce
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