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Documento scuola Lavoro e Società
- Subject: Documento scuola Lavoro e Società
- From: "Valeria Savoca" <v.savoca at tiscali.it>
- Date: Mon, 11 Feb 2002 09:55:37 +0100
Lettera aperta alla Cgil scuola - da Lavoro e Società - Camera del Lavoro di Lodi Lo sciopero del 15 febbraio, indetto dalla Funzione pubblica per il rinnovo del contratto, ci aveva fatto sperare nella possibilità di un'azione unitaria contro la Riforma Moratti e contro la sospensione dell'articolo 18; infatti l'assemblea delle RSU dell'11 gennaio aveva lanciato la proposta di estenderlo il più possibile a tutte le categorie per fare di questo appuntamento un grande momento di lotta generalizzata. Pensavamo di poterci mobilitare in nome di uno spazio di lotta unificante e insieme antagonista, capace di tener testa alla destra sindacale, e se possibile coordinato al movimento dei movimenti e alla progettualità espressa a Porto Alegre da migliaia di rappresentanti provenienti da tutto il mondo, tra cui i nostri. Ci eravamo entusiasmate all'idea di una grande manifestazione unitaria, di lotta e di proposta, al Circo Massimo a Roma. Tutto questo è stato smentito dalla rottura dell'unità, decisa dal nostro vertice sindacale nella notte tra il 4 e il 5 febbraio, e dalla grave debacle che consegue al tentativo di una concertazione impossibile, all'inseguimento della destra. Questa decisione è ancora più grave in quanto: - divide e indebolisce il movimento di protesta contro la riforma - immobilizza la capacità di reazione e di lotta di lavoratrici, lavoratori e studenti - vanifica la proposta di cambiamento emersa nei congressi da parte di iscritte ed iscritti - squalifica la Cgil a tutti i livelli riducendone la credibilità e la capacità contrattuale Anche Cofferati ha ammesso la pericolosità di questo governo e sappiamo che la partita della scuola è grossa non soltanto a causa degli interessi economici che entrano in gioco in questo progetto di scuola, ma soprattutto perché in esso è possibile vedere chiaramente il tipo di società che questa destra cerca di realizzare, dove la mercificazione dei diritti costituzionali asserviti al profitto fa da corollario alla completa deregolamentazione e alla flessibilizzazione selvaggia del mercato del lavoro. L'Argentina insegna. Questo progetto di riforma, tra l'altro elaborato fuori dalla normale dialettica parlamentare e senza la dovuta consultazione dei diretti interessati (lavoratori, lavoratrici, studenti, cittadini e cittadine), mina alla base ogni possibilità di progresso sociale e crea spaccature sociali profonde tra classi privilegiate e classi lavoratrici, a tutto vantaggio delle prime, senza contare l'esclusione di immigrati ed immigrate da ogni esercizio di diritti di cittadinanza. Da settembre chiediamo lo sciopero generale unitario: abbiamo ancora bisogno di parlarne limitandoci a minacciarlo soltanto e scansandolo poi tutte le volte che se ne presenta l'occasione? Proponiamo dunque lo sciopero, andiamo tutti e tutte in manifestazione il 15 di febbraio per affermare che la scuola che vogliamo non è quella che propone Moratti- Portiamo in piazza i nostri striscioni e le nostre bandiere per sconfessare le scelte concertative di questa dirigenza - Rifiutiamo di farci tappare la bocca da un pugno di spiccioli senza copertura finanziaria che non solo non soddisfa le nostre esigenze economiche, ma non mette in discussione l'intero impianto della riforma - Facciamo pervenire ai nostri dirigenti migliaia di messaggi di protesta, da tutte le Camere del Lavoro, da tutti i Direttivi di categoria, da tutti i singoli e le singole iscritte, poiché il diritto all'istruzione riguarda tutti e tutte - Chiediamo la rottura delle attuali trattative, il ritiro della riforma e l'apertura di un nuovo tavolo di trattative sulla base delle proposte dei sindacati e delle associazioni di categoria - Apriamo il dibattito sulla riforma della scuola a tutta la cittadinanza e a tutte le forze politiche e sociali interessate alla difesa della scuola pubblica, pluralista e laica. - Costringiamo i nostri rappresentanti ad esprimersi su questo sciopero, tanto per cominciare: parleremo dopo dei nostri futuri scioperi generali. Se un altro mondo è possibile costruiamolo, se un altro mondo è in costruzione siamo pronte a partecipareLavoro e Società Cambiare Rotta CGIL scuola Lodi 7 febbraio 02
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