Domenico Finiguerra, candidato nella lista “ L’altra Europa con Tsipras” nella zona Nord Ovest ( Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) è autore del libro “ 8mq al secondo” ediz. EMI.
Per contatti con l’interessato vedi in calce
Amalia Navoni
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Editrice Missionaria Italiana
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Comunicato Stampa
In libreria da oggi
La resistenza alla cementificazione dell’Italia
nel nuovo libro di Domenico Finiguerra
8 mq al secondo (EMI)
Bologna, 28 aprile 2014
«Otto metri quadri al secondo è il ritmo con cui vengono asfaltate e cementificate la bellezza, la biodiversità, l’agricoltura e la cultura del nostro paese», comincia così il nuovo libro di Domenico Finiguerra, 8 mq al secondo. Salvare l’Italia dall’asfalto e dal cemento, nelle librerie da oggi.
L’autore, già sindaco del primo Comune italiano, Cassinetta di Lugagnano (Mi), ad adottare un piano regolatore che blocca il consumo del territorio e da anni impegnato in campagne per la salvaguardia dell’ambiente, porta dati allarmanti sulla cementificazione dell’Italia. A fronte di una media UE del 4,3%, il nostro territorio presenta una percentuale di suolo impermeabilizzato del 7,5% e secondo i dati dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) 8 mq al secondo è la velocità in cui si costruisce sul suolo italiano. Inoltre, la superficie agricola nel nostro paese è scesa del 28% negli ultimi 40 anni, spingendoci ad importare i 4/5 del nostro fabbisogno alimentare.
Tuttavia, nonostante i danni provocati dal dissesto idrogeologico e la continua edificazione anche in zone a rischio, la maggior parte delle amministrazioni comunali e nazionali chiudono un occhio sulla legislazione vigente e non investono i fondi necessari per arginare questo pericoloso fenomeno. Come ci fa notare Finiguerra, anche l’informazione mainstream tende a far passare il messaggio che i comitati di cittadini e le associazioni in difesa del territorio sono formate da estremisti, impedendo quindi che la cittadinanza italiana prenda coscienza dello scempio di cui il Belpaese è vittima.
Il compito di salvare l’Italia dall’asfalto e dal cemento ricade quindi su una minoranza di cittadini e associazioni che chiedono consapevolezza nella politica di gestione dell’ambiente. Grazie a loro sono nati «Stop al Consumo del Territorio» e il Forum nazionale «Salviamo il paesaggio», le cui istanze sono state ascoltate persino da varie commissioni parlamentari e che sono oggi condivise anche da Fillea Cgil, il maggiore sindacato dell’edilizia. Sono un «polo fluido, plurale e aperto, che ha fatto germogliare una narrazione diversa», che ad oggi è riuscita a fermare centinaia di abusi e violazioni del territorio solo grazie alla consapevolezza, alla volontà e alla capacità organizzativa dei suoi membri. Che cosa manca quindi? Manca la trasformazione finale di questa moltitudine in un movimento politico d’opinione che lotti «per la salvaguardia della terra, del paesaggio, dell’ambiente, della biosfera o, come direbbe papa Francesco, del Creato».
Domenico Finiguerra, 8 mq al secondo. Salvare l’Italia dall’asfalto e dal cemento, Collana Gli Infralibri, Editrice Missionaria Italiana, pp. 64, euro 4,50.
In allegato la copertina del libro.
Contatti con la stampa:
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