Re: Per Dario Condello



Se una persona non si e' mai iscritta come fa a cancellarsi tramite le procedure normali?



On 04/03/2013 21:54, Davide Bertok wrote:
Scusa ma quale parte di
Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
non ti è chiara?
(sta alla fine di diverse e-mail della lista e comunque non l'hai chiesto "più volte").
Se hai problemi a cancellarti contatta a.marescotti at peacelink.it
ma non rispondere in questa lista perchè generi del traffico inutile!
Grazie,
Davide

Il 04/03/2013 21.11, dario.condello at yahoo.it ha scritto:
Vi ho già più volte chiesto di eliminarmi dalla vostra mailing List,
dato che non ho mai chiesto di ricevere le vostre e-mail, ma pare che la
quantità di posta ricevuta tenda invece ad aumentare!!! Devo procedere
per altre vie o provvedete immanentemente? Io con questo indirizzo ci
lavoro!!!


Dario Condello


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*From: * Beniamino Altezza <beniaminobis at yahoo.it>;
*To: * <economia at peacelink.it>;
*Subject: * Re: su Asor Rosa e sulle elezioni
*Sent: * Mon, Mar 4, 2013 6:30:21 PM

Ciao Alessandra,
ieri sera, leggendo questo appello ho subito pensato la stessa cosa,
volevo condividerlo non a varie mailing list ma ai miei contatti di
facebook. Non l'ho trovato, così ho pensato di resuscitare un sito che
avevo aperto tempo fa ma che poi non avevo avuto modo di curare. Lo
trovi su http://www.politiche2013.eu/ Il testo è identico, ho solo
aggiunto l'autore. In basso hai i pulsanti per condividerlo su facebook,
twitter e  google plus. Tiziano, non te lo avevo chiesto prima di farlo,
ma immagino che, se hai girato questo appello in una lista pubblica, sia
tua intenzione rendere visibile il tuo scritto, o sbaglio?
buona serata
Beniamino

--- *Lun 4/3/13, tiziano cardosi /<tiziano.cardosi at gmail.com>/* ha scritto:


    Da: tiziano cardosi <tiziano.cardosi at gmail.com>
    Oggetto: Re: su Asor Rosa e sulle elezioni
    A: economia at peacelink.it
    Data: Lunedì 4 marzo 2013, 13:35

    non credo ci sia
    è un messaggio girato in una lista della Rete dei Comitati.
    colgo l'occasione per dire che nella fretta ho forse scritto una
    imprecisione:
    quando dico che l?Italia non può fare la fine della Grecia forse
    pecco di ottimismo; non possono farci fallire perché il delault del
    nostro paese trascinerebbe con sé l'Europa, ma che ci possano
    mettere tranquillamente in miseria ne sono convinto.
    Saluti
    TC

    Il 04/03/2013 12:45, alessandra romano ha scritto:
    C'è un link di questo articolo per farlo girare su fb?

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    Date: Sun, 3 Mar 2013 16:12:00 +0100
    From: tiziano.cardosi at gmail.com
    To: economia at peacelink.it
    Subject: su Asor Rosa e sulle elezioni

    Alberto Asor Rosa ha scritto sul Manifesto un denso articolo in
    cui invoca un accordo tra il mov 5 stelle e il PD.  Nella Rete
    toscana dei comitati abbiamo inviato (alcuni del comitato notav
    Firenze) questo messaggio per cercare di avviare una discussione
    che ancora non c'è.
    Riassumo schematicamente:

      * il problema della formazione di un nuovo governo non ci pare
        davvero la priorità in questo momento. Ricordo che il concetto
        di "governabilità" è stato brandito per decenni come strumento
        per le più antidemocratiche riforme, a cominciare dalla
        riforma elettorale maggioritaria. Governabilità è eufemismo
        per garantire alla oligarchia italiana il controllo totale del
        parlamento e del paese, è stata giustificazione di un golpe
        molto morbido.
      * l'emergenza (governo, spread, debito, eccetera) è strumento
        con cui si sono tacitate tutte le voci dissenzienti, anche
        quelle di buon senso. Ormai dovremmo aver imparato che
        l'emergenza è il penultimo strumento di controllo rimasto in
        mano a questo sistema economico in crisi profonda e sull'orlo
        del collasso; l'ultimo sarà esercito e terrorismo.
      * l'Italia non può fare la fine della Grecia, è troppo grossa,
        si tirerebbe dietro Europa e e USA; infatti anche Obama si
        preoccupa assai.
      * il M5S farà quello che vuole in parlamento, ma se accettasse
        di cogestire il disastro in cui già siamo (non è che ci
        dobbiamo arrivare) con gli strumenti del PD (liberismo
        temperato, altro ossimoro) sancirebbe la sua morte immediata e
        sarebbe una ulteriore occasione persa di minimo cambiamento.
      * crediamo che il M5S (come la maggior parte del paese) non
        abbia ben chiara la gravità della situazione che non dipende
        dalla governabilità, ma da come è stata governata l'economia
        negli ultimi 30 anni.
      * il governo Monti ha saputo ben giocare la cara della
        "presentabilità" in Europa e nel mondo dopo l'indegna farsa
        belusconiana, ma è una catastrofe per il paese: recessione,
        disoccupazione, aumento del debito in termini assoluti e
        percentuali. A dimostrazione evidente ed empirica che
        "l'austerità è di destra", come dice Brancaccio. L'aver messo
        i conti a posto non ha guarito il paziente, anzi lo sta
        uccidendo. Il PD è stato il più strenuo difensore di questa
        politica di bilancio e credo sia la principale causa della sua
        sconfitta.
      * chiunque vada oggi al governo volendo applicare il rispetto
        del fiscal compact (altro golpe dolce dell'Europa dei
        banchieri) potrà solo gestire recessione e impoverimento.
      * Gli strepiti germanici e di Wall Street sulla situazione
        italiana derivano soprattutto dal timore che qualcuno si
        svegli e dica che il debito va ricontrattato.

    Non crediamo che molti nel M5S abbiano idea di questa situazione,
    ma se fossimo in loro non ci faremmo intimidire dagli spettri
    dell'ingovernabilità e rilanceremmo varcando i confini italici
    proponendo un programma del genere al PD:

      * abolizione legge obiettivo e tutte le opere connesse, non solo
        TAV; rinuncia agli F35
      * rilancio dell'economia favorendo piccole opere utili, piccole
        imprese, mondo del lavoro
      * avviare un processo di redistribuzione della ricchezza che
        abbia come strumento il reddito di cittadinanza e una politica
        fiscale progressiva (come ci dice la Costituzione)
      * *avviare una offensiva diplomatica creando una alleanza di
        paesi del sud Europa che imponga la ricontrattazione del
        debito; questo è sempre stato lo strumento principe delle
        politiche coloniali fin dagli anni '60, più efficiente e
        micidiale degli eserciti armati. Non si tratta di uscire né
        dall'euro né dall'Europa, ma di imporne una sociale.*

    Questo non sarebbe un programma rivoluzionario, ma riformista.
    Quello del PD è conservatore, saremmo tentati di dire reazionario.
    Oggi cincischiare con leggi contro la corruzione e la riduzione
    dei costi della politica (cose da fare, beninteso) è curare un
    moribondo con impacchi di acqua tiepida.
    Dubitiamo che i 5stelle vogliano fare una cosa del genere, non
    crediamo abbiano strumenti di analisi marxiste o keinesiane, ma
    queste le potremmo proporre noi persone di sinistra, se non
    abbiamo dimenticato le nostre radici.
    La governabilità non è un problema, è l'ultimo imbroglio.
    Col successo del M5S si sono mosse le acque er questo è bene.
    L'esito delle elezioni dimostra che le persone (come chiamarle?
    gente? lavoratori? proletariato? abbiamo difficoltà a utilizzare
    le classiche catalogazioni) sarebbero pronte ad un cambiamento
    radicale.
    La vittoria dei 5stelle e l'estinzione della sinistra sono state
    causate dalla sinistra stessa che per oltre 20 anni non ha avuto
    altra strategia che mitigare e cogestire la ristrutturazione
    economica e sociale.
    Se fosse esistita una sinistra e un ambientalismo riformista
    Grillo sarebbe rimasto a fare il comico.
    Tiziano Cardosi






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