Re: su Asor Rosa e sulle elezioni



Vi ho già più volte chiesto di eliminarmi dalla vostra mailing List, dato che non ho mai chiesto di ricevere le vostre e-mail, ma pare che la quantità di posta ricevuta tenda invece ad aumentare!!! Devo procedere per altre vie o provvedete immanentemente? Io con questo indirizzo ci lavoro!!!


Dario Condello


From: Beniamino Altezza <beniaminobis at yahoo.it>;
To: <economia at peacelink.it>;
Subject: Re: su Asor Rosa e sulle elezioni
Sent: Mon, Mar 4, 2013 6:30:21 PM

Ciao Alessandra,
ieri sera, leggendo questo appello ho subito pensato la stessa cosa, volevo condividerlo non a varie mailing list ma ai miei contatti di facebook. Non l'ho trovato, così ho pensato di resuscitare un sito che avevo aperto tempo fa ma che poi non avevo avuto modo di curare. Lo trovi su http://www.politiche2013.eu/ Il testo è identico, ho solo aggiunto l'autore. In basso hai i pulsanti per condividerlo su facebook, twitter e  google plus. Tiziano, non te lo avevo chiesto prima di farlo, ma immagino che, se hai girato questo appello in una lista pubblica, sia tua intenzione rendere visibile il tuo scritto, o sbaglio?
buona serata
Beniamino

--- Lun 4/3/13, tiziano cardosi <tiziano.cardosi at gmail.com> ha scritto:

Da: tiziano cardosi <tiziano.cardosi at gmail.com>
Oggetto: Re: su Asor Rosa e sulle elezioni
A: economia at peacelink.it
Data: Lunedì 4 marzo 2013, 13:35

non credo ci sia
è un messaggio girato in una lista della Rete dei Comitati.
colgo l'occasione per dire che nella fretta ho forse scritto una imprecisione:
quando dico che l?Italia non può fare la fine della Grecia forse pecco di ottimismo; non possono farci fallire perché il delault del nostro paese trascinerebbe con sé l'Europa, ma che ci possano mettere tranquillamente in miseria ne sono convinto.
Saluti
TC

Il 04/03/2013 12:45, alessandra romano ha scritto:
C'è un link di questo articolo per farlo girare su fb?
 

Date: Sun, 3 Mar 2013 16:12:00 +0100
From: tiziano.cardosi at gmail.com
To: economia at peacelink.it
Subject: su Asor Rosa e sulle elezioni

Alberto Asor Rosa ha scritto sul Manifesto un denso articolo in cui invoca un accordo tra il mov 5 stelle e il PD.  Nella Rete toscana dei comitati abbiamo inviato (alcuni del comitato notav Firenze) questo messaggio per cercare di avviare una discussione che ancora non c'è.
Riassumo schematicamente:
  • il problema della formazione di un nuovo governo non ci pare davvero la priorità in questo momento. Ricordo che il concetto di "governabilità" è stato brandito per decenni come strumento per le più antidemocratiche riforme, a cominciare dalla riforma elettorale maggioritaria. Governabilità è eufemismo per garantire alla oligarchia italiana il controllo totale del parlamento e del paese, è stata giustificazione di un golpe molto morbido.
  • l'emergenza (governo, spread, debito, eccetera) è strumento con cui si sono tacitate tutte le voci dissenzienti, anche quelle di buon senso. Ormai dovremmo aver imparato che l'emergenza è il penultimo strumento di controllo rimasto in mano a questo sistema economico in crisi profonda e sull'orlo del collasso; l'ultimo sarà esercito e terrorismo.
  • l'Italia non può fare la fine della Grecia, è troppo grossa, si tirerebbe dietro Europa e e USA; infatti anche Obama si preoccupa assai.
  • il M5S farà quello che vuole in parlamento, ma se accettasse di cogestire il disastro in cui già siamo (non è che ci dobbiamo arrivare) con gli strumenti del PD (liberismo temperato, altro ossimoro) sancirebbe la sua morte immediata e sarebbe una ulteriore occasione persa di minimo cambiamento.
  • crediamo che il M5S (come la maggior parte del paese) non abbia ben chiara la gravità della situazione che non dipende dalla governabilità, ma da come è stata governata l'economia negli ultimi 30 anni.
  • il governo Monti ha saputo ben giocare la cara della "presentabilità" in Europa e nel mondo dopo l'indegna farsa belusconiana, ma è una catastrofe per il paese: recessione, disoccupazione, aumento del debito in termini assoluti e percentuali. A dimostrazione evidente ed empirica che "l'austerità è di destra", come dice Brancaccio. L'aver messo i conti a posto non ha guarito il paziente, anzi lo sta uccidendo. Il PD è stato il più strenuo difensore di questa politica di bilancio e credo sia la principale causa della sua sconfitta.
  • chiunque vada oggi al governo volendo applicare il rispetto del fiscal compact (altro golpe dolce dell'Europa dei banchieri) potrà solo gestire recessione e impoverimento.
  • Gli strepiti germanici e di Wall Street sulla situazione italiana derivano soprattutto dal timore che qualcuno si svegli e dica che il debito va ricontrattato.
Non crediamo che molti nel M5S abbiano idea di questa situazione, ma se fossimo in loro non ci faremmo intimidire dagli spettri dell'ingovernabilità e rilanceremmo varcando i confini italici proponendo un programma del genere al PD:
  • abolizione legge obiettivo e tutte le opere connesse, non solo TAV; rinuncia agli F35
  • rilancio dell'economia favorendo piccole opere utili, piccole imprese, mondo del lavoro
  • avviare un processo di redistribuzione della ricchezza che abbia come strumento il reddito di cittadinanza e una politica fiscale progressiva (come ci dice la Costituzione)
  • avviare una offensiva diplomatica creando una alleanza di paesi del sud Europa che imponga la ricontrattazione del debito; questo è sempre stato lo strumento principe delle politiche coloniali fin dagli anni '60, più efficiente e micidiale degli eserciti armati. Non si tratta di uscire né dall'euro né dall'Europa, ma di imporne una sociale.
Questo non sarebbe un programma rivoluzionario, ma riformista. Quello del PD è conservatore, saremmo tentati di dire reazionario.
Oggi cincischiare con leggi contro la corruzione e la riduzione dei costi della politica (cose da fare, beninteso) è curare un moribondo con impacchi di acqua tiepida.
Dubitiamo che i 5stelle vogliano fare una cosa del genere, non crediamo abbiano strumenti di analisi marxiste o keinesiane, ma queste le potremmo proporre noi persone di sinistra, se non abbiamo dimenticato le nostre radici.
La governabilità non è un problema, è l'ultimo imbroglio.
Col successo del M5S si sono mosse le acque er questo è bene. L'esito delle elezioni dimostra che le persone (come chiamarle? gente? lavoratori? proletariato? abbiamo difficoltà a utilizzare le classiche catalogazioni) sarebbero pronte ad un cambiamento radicale.
La vittoria dei 5stelle e l'estinzione della sinistra sono state causate dalla sinistra stessa che per oltre 20 anni non ha avuto altra strategia che mitigare e cogestire la ristrutturazione economica e sociale.
Se fosse esistita una sinistra e un ambientalismo riformista Grillo sarebbe rimasto a fare il comico.
Tiziano Cardosi