I: Sacralità e significato del denaro nelle società antiche
- Subject: I: Sacralità e significato del denaro nelle società antiche
- From: "caterina.regazzi at alice.it" <caterina.regazzi at alice.it>
- Date: Fri, 7 Sep 2012 08:23:30 +0200 (CEST)
----Messaggio originale----
Da: bioregionalismo.treia at gmail.com
Data: 6-set-2012 18.51
A: "Paolo D'Arpini"<circolovegetariano at gmail.com>
Ogg: Sacralità e significato del denaro nelle società antiche
I Greci (come gli antichi Romani), consideravano sacra la "moneta" (a Roma era dedicata a Giunone). A dire il vero questa sacralità è propria di tutti i popoli indoeuropei. Nell'antica civiltà dell'Indo e del Saraswati, vecchia di diecimila anni, la monetazione era rappresentativa del potere divino, non era quindi considerata -com'è oggi- un semplice mezzo di scambio facilitato da un valore convenzionalmente riconosciuto, bensì un "dono" del Cielo per consentire il funzionamento della società. In Cina addirittura già alcune migliaia di anni fa era in uso la "cartamoneta" per l'interscambio fra il mondo dei vivi e quello dei morti, Tale cartamoneta veniva ritualmente bruciata davanti ad un altare dedicandone i frutti all'avo defunto prescelto, il quale nell'aldilà riceveva l'equivalente per soddisfare i suoi bisogni ultraterreni. D'altronde anche in India c'era la consuetudine di bruciare incenso e mirra a vantaggio dei defunti, poiché si dice che le anime possono godere degli effluvi a loro dedicati. Oggi tutta questa sacralità è ridotta ad un servizio "bancomat" e la moneta (in quanto monetine metalliche) non solo è irrisa poichè di infimo valore ma spesso ho notato che se trattasi di pochi centesimi caduti in terra quelle monetine non vengono nemmeno raccolte poiché considerate insignificanti, mentre si da grande valore agli assegni ed alle banconote di grosso taglio (nominale) o simili valori fittizi, che sono semplici pezzi di carta colorata nemmeno dotati di controvalore qualsivoglia. Segnalo un articolo sulla monetazione nell'antica Grecia consigliatomi da Claudio Martinotti Doria, che scrive: In questo periodo, economicamente così disastrato, nel quale gli stati (non più molto "sovrani"), cercano di riunire le persone intorno a delle emissioni di carta straccia, altrimenti chiamata "euro", è assai interessante l'articolo di Nuccio D'Anna che ci ricorda come "battere moneta" fosse un evento sacro, affidato alle classi sacerdotali. Ciò avveniva in tutte le società tradizionali e D'Anna ci parla soprattutto di quella greca" - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2012/09/06/sacralita-e-significato-del-denaro-nelle-societa-antiche/
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