imbottigliano acqua di rubinetto e la vendono con successo



da greenreport.it
 27/02/2009
 
Acqua

 Ci mancava questa: a New York imbottigliano l´acqua del rubinetto... e la comprano pure!
 
LIVORNO. Si chiama Craig Zucker, ha 26 anni, ed è il fondatore di Tap’d NY. Che ha fatto di strano? Un business piuttosto remunerativo imbottigliando l’acqua dei rubinetti di New York. No, non stiamo scherzando: «così si risparmiano molte spese di trasporto, ed eliminando camion e aerei si dà anche una mano all’ambiente» è una delle motivazioni che hanno spinto Zucker a investire in questo affare che nasce da una cosa semplicissima: l’acqua della Grande Mela è buona, fresca e pulita perché arriva da 19 riserve e 3 laghi.

La notizia non è nuova e oggi la pubblica a tutta pagina il Giornale che pur magnificando (non si sa se ironicamente o meno) «l’ingegno made in Usa», almeno in fondo chiosa dicendo che tutto funzionerà bene «almeno fino a quando i newyorkesi non penseranno che, in fondo, possono farlo da sé».

In fondo? Ma ci rendiamo conto della gigantesca boiata di questa chiamiamola invenzione? Qui non si capisce dov’è il capo e dove è la coda: ma è possibile che uno si compri dell’acqua in bottiglia (anche a New York la confezione d’acqua peserà per portarsela a casa…) quando invece può tranquillamente averla girando il rubinetto? Acqua peraltro pubblica che già paga mensilmente?

Ma non fosse altro appunto per il peso come detto e per le bottiglie di plastica che dopo devi buttare via: è mai possibile che funzioni davvero questo business? Altro che vendita di Fontana di Trevi, qui non c’è trucco e non c’è inganno ma solo la dabbenaggine di persone che veramente ci fanno capire perché il mondo ormai vive di sole apparenze.

Perché evidentemente è la confezione, o almeno il confezionamento, che rende quell’acqua al supermercato più attraente di quella che esce (nonostante sia la stessa identica) dal rubinetto di casa. Vi immaginate a raccontare una cosa del genere a un africano (donna, uomo, bambino) che ogni giorno per avere un po’ d’acqua deve fare talvolta chilometri per raccoglierla con un secchio dal pozzo?

Qualcuno ci potrà far notare, a ragione, che purtroppo una cosa del genere è stata tentata anche in Italia. Alcuni anni fa in effetti Chicco Testa (quello che prima era contro il nucleare e ora invece lo vorrebbe sotto casa, e speriamo che lo accontentino) lanciò l’idea, da presidente di Acea, dell’acqua del sindaco, appunto l’imbottigliamento di quella del rubinetto. Idea che sapeva più di una provocazione nello stimolare l´uso dell´acqua di rubinetto rispetto alla minerale in bottiglia, ma che evidentemente da qualche parte ha attecchito con maggiore fortuna e in questa situazione c’è poi qualcuno che pensa che nel mondo sia possibile realizzare facilmente l’opzione rifiuti zero…Questo Zucker, davvero un genio, ha già comunque venduto 50mila confezioni in sei mesi! Noi siamo favorevolissimi all’uso dell’acqua del rubinetto, ma così siamo alla commedia dell’assurdo, per piacere svegliateci.