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efficienza energetica, titoli lunghi un anno
- Subject: efficienza energetica, titoli lunghi un anno
- From: "ANDREA AGOSTINI" <lonanoda at tin.it>
- Date: Wed, 7 Feb 2007 06:30:23 +0100
QUALENERGIA ANNO IV - N.2
MARZO-APRILE 2006 INCENTIVI
Il decollo dei certificati bianchi nel 2005 Titoli lunghi
un anno di Roberto Malaman* La politica pubblica di promozione dell’uso efficiente dell’energia in Italia si basa tradizionalmente sull’introduzione di standard tecnici, relativi ad apparecchiature ed edifici e più recentemente sull’introduzione dell’etichettatura energetica di alcune famiglie di elettrodomestici. A partire dall’anno 2004, con appositi Decreti ministeriali emessi il 20 luglio, il Paese si è dotato di uno strumento innovativo di promozione dell’uso razionale dell’energia, noto agli addetti ai lavori come Titoli di efficienza energetica (Tee) o Certificati bianchi. Il 2005 ha costituito il primo anno di attuazione del meccanismo dei Certificati, ed è quindi possibile, oggi, qualche prima considerazione sul reale impatto dello strumento. Obiettivi negli usi finali
I Decreti ministeriali del luglio 2004 fissano obiettivi nazionali annuali, crescenti nel tempo, di contenimento dei consumi di energia primaria per il periodo 2005-2009. Il raggiungimento di questi obiettivi produce una riduzione dei consumi complessivi di energia rispetto al livello che avrebbero altrimenti raggiunto. L’obiettivo complessivo di risparmio per l’anno 2005 risulta pari a circa 156 mila tonnellate equivalenti di petrolio (Tep), di cui circa 98 mila, pari al 63%, a carico dei distributori nel settore elettrico e le restanti 58 mila, pari al 37%, a carico dei distributori nel settore gas. Gli obiettivi complessivi nazionali salgono progressivamente fino a 2,9 MTep, di cui 1,6 a carico dei distributori di energia elettrica e 1,3 dei distributori di gas. Gli obiettivi nazionali vengono ripartiti tra i distributori con più di 100 mila clienti in proporzione alla quota di energia elettrica o di gas naturale distribuita ai clienti finali in rapporto al totale nazionale. Complessivamente, sono stati quindi attribuiti obiettivi di risparmio di energia a circa 30 distributori. Gli obiettivi di risparmio energetico devono essere raggiunti attraverso interventi presso i consumatori finali di energia, i cui risultati in termini di energia risparmiata sono valutati, in termini di Tep non consumate, attraverso apposite metodologie definite dall’Autorità per l’energia. Le tipologie di intervento tipicamente
ammissibili ai fini del conseguimento degli obiettivi fissati dal legislatore sono elencate nell’allegato I a entrambi i decreti; sostanzialmente è ammissibile ogni forma di intervento che faccia risparmiare energia, escluse quelle legate alla generazione elettrica. Mercato dell’efficienza
Il vero elemento di novità del nuovo sistema non è l’introduzione di obiettivi quantitativi, già previsti nei Decreti Bersani (DL 79/1999) e Letta (DL 164/2000) di attuazione del mercato interno dell’energia elettrica e del gas, ma è costituita dalle modalità con cui tali obiettivi possono essere raggiunti. I progetti di risparmio di energia possono, infatti, essere realizzati direttamente dai distributori o da società da loro controllate, ma anche da società terze operanti nel settore dei servizi energetici, queste società sono note con la denominazione di Energy services companies (Esco). L’Autorità deve valutare e certificare i
risparmi energetici ottenuti da ogni singolo progetto e a seguito di questa certificazione avviene l’emissione di Titoli di efficienza energetica (Tee) da parte del Gestore del mercato elettrico (Gme), il cui valore é espresso in termini di energia primaria risparmiata. I titoli possono essere scambiati tra gli operatori attraverso contratti bilaterali, ovvero nel mercato dei titoli appositamente organizzato dal Gme. La possibilità di scambiare Tee consentirà ai distributori di acquistare, in sostituzione alla realizzazione diretta di progetti, titoli di efficienza energetica da quei soggetti che invece presentano costi di realizzazione degli interventi di risparmio relativamente bassi e che pertanto avranno convenienza a vendere i propri titoli sul mercato. Grazie a questo sistema, si persegue il duplice obiettivo di garantire il raggiungimento certo degli obiettivi definiti di risparmio di energia, garantendo tuttavia che tale obiettivo venga raggiunto al minor costo possibile, poichè saranno direttamente i soggetti in grado di realizzare gli interventi che sceglieranno le opportunità che presentano un minor costo a parità di quantità di energia risparmiata. Dopo un anno di esperienza saranno date alcune risposte, seppur ancora preliminari e incomplete, agli interrogativi da più parti sollevati sui reali esiti dell’innovativo meccanismo di promozione. Il funzionamento
In primo luogo, occorre sottolineare che sono stati necessari oltre tre anni per far partire il sistema: la definizione del complesso meccanismo di regole del gioco e in particolare delle metodologie di valutazione dell’energia risparmiata dagli specifici interventi è risultato laborioso. Oggi tale meccanismo è a regime, grazie ad un sistema di metodologie (Linee guida) e di schede tecniche a disposizione dei distributori di energia e delle Esco interessate. La stabilità e certezza del sistema è garantita anche da un insieme di sanzioni pecuniarie amministrative a carico dei distributori che non raggiungono gli obiettivi assegnati, nonché da regole che permettono un effettivo controllo delle azioni svolte. È bene precisare che il meccanismo dei Titoli di efficienza energetica non può certamente essere considerato come sostitutivo di altri strumenti di politica energetica e ambientale: è, infatti, orientato a premiare le attività e i progetti di risparmio energetico addizionali rispetto all’evoluzione spontanea dei mercati e delle tecnologie di utilizzo dell’energia e rispetto anche a quanto imposto con tradizionali strumenti di comando e controllo, come norme tecniche o standard relativi ad apparecchiature, impianti, edifici. Gli obiettivi quantitativi perseguiti con strumenti di mercato non devono quindi essere confusi con gli obiettivi complessivi di risparmio energetico nazionali. Il quadro finanziario
Gli interventi per l’uso efficiente dell’energia comportano in genere benefici economici assai superiori ai costi, anche se questi devono essere sostenuti nel breve periodo e i risparmi si distribuiscono su un arco temporale di vari anni, nel caso delle apparecchiature, o di decenni, per gli interventi sull’edilizia. I decreti prevedono la possibilità che i costi sostenuti dai distributori per la realizzazione dei progetti possano essere finanziati attraverso le tariffe di trasporto dell’energia elettrica e del gas secondo criteri stabiliti dall’Autorità. Il sistema riceve un incentivo economico, oggi fissato a 100 Euro/Tep risparmiata, finanziato attraverso un piccolo prelievo sulle tariffe elettriche e gas. Questo prelievo é definito in modo da garantire che la minore energia consumata abbia un valore superiore al prelievo tariffario. In altre parole, i consumatori godono dei medesimi servizi con una spesa complessiva, per i consumi energetici, la bolletta energetica complessiva viene quindi ridotta. I risultati
Oltre 400 società, imprese artigiane e loro forme consortili, che offrono servizi energetici integrati ai consumatori finali come, per esempio, la progettazione, realizzazione e successiva gestione di interventi per il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali, si sono accreditate presso l’Autorità per l’energia, a testimonianza dell’interesse verso il meccanismo dei Tee. Circa 500 richieste di verifica e certificazione di progetti di risparmio energetico realizzati sono state presentate alla stessa Autorità; quasi 200 di esse sono state valutate e si è proceduto alla certificazione di oltre 125 mila Tep risparmiate a valere sugli obiettivi 2005. I relativi Titoli sono stati emessi, in modo tale da consentire l’avvio delle negoziazioni nell’apposito mercato. Entro la fine del mese di maggio, attraverso i progetti direttamente realizzati o mediante l’acquisto di Tee, i distributori di gas ed energia elettrica dovranno dimostrare di aver raggiunto gli obiettivi prefissati. Al momento è possibile dire che gli obiettivi 2005 possono essere complessivamente raggiunti, che a tale raggiungimento hanno contribuito in via eccezionale i progetti realizzati negli anni precedenti, questo recupero era consentito dai testi dei Decreti Ministeriali 20 luglio 2004 e che emergono maggiori difficoltà alla realizzazione di progetti che fanno risparmiare gas rispetto a quelli orientati al minor consumo di energia elettrica. Il mercato dei titoli
Il perseguimento di obiettivi quantitativi di risparmio di energia a carico di soggetti terzi, può essere realizzato dal policy maker sostanzialmente in tre modi: una prima modalità è quella di predeterminare gli interventi da effettuare, con il vantaggio di poter così prescegliere tecnologie ad alto rendimento, in grado di trasformare strutturalmente i mercati dei beni e servizi o con un elevato grado di innovazione tecnologica; così ha fatto per vari anni il regolatore inglese Ofgem nei confronti dei venditori di energia elettrica, associando a obiettivi di risparmio di energia l’indicazione di perseguirli attraverso la sostituzione di elettrodomestici (appliances), lampade a basso consumo di energia (lighting) e isolamento termico degli edifici (insulation). La selezione a priori delle tecnologie presuppone che il regolatore sia in grado di compiere questa scelta meglio di chiunque altro, nel nome dell’interesse collettivo. Come alternativa, si possono fissare obiettivi quantitativi e lasciare liberi i soggetti obbligati di scegliere le modalità di raggiungimento. Questo sistema garantisce una prima forma di selezione degli interventi che presentano un migliore rapporto tra costi economici e benefici energetici. Il sistema italiano presenta un grado
di libertà ancora maggiore, facendo entrare nel gioco anche le società fornitrici di servizi energetici. Queste entrano in gioco se possono realizzare interventi, acquisire il diritto ad avere Tee che ne riconoscono i risultati, cedere tali Titoli su un mercato organizzato. In tal modo si aumentano le probabilità che il sistema selezioni i progetti con un rapporto ottimale tra costi e benefici. L’analisi delle richieste di verifica e certificazione di progetti di efficienza energetica trasmesse fino a oggi all’Autorità per l’energia segnala una crescita significativa nel tempo della quota di progetti realizzati da Esco: questi raggiungono l’87% del totale per quanto riguarda le attività realizzate nell’anno 2005. Questo fenomeno dovrebbe preludere a un positivo sviluppo degli scambi di Tee, sia nel mercato organizzato dal Gme che attraverso transazioni bilaterali. Un sistema all’avanguardia Il sistema di promozione incentrato su
obiettivi di risparmio energetico obbligatori e scambi di Titoli è certamente un sistema complesso. Viene guardato con attenzione dagli osservatori internazionali per misurarne vantaggi e svantaggi rispetto a politiche più tradizionali di intervento: viene per esempio proposto, ma non imposto, sia nel Libro Verde della Commissione Europea sull’efficienza energetica – Fare di più con meno (2005, pag. 25) – che nelle recenti proposte di Direttiva sull’efficienza negli usi finali di energia e dei servizi energetici presentate dalla commissione. Gli interventi addizionali, soprattutto in un Paese con un’intensità energetica relativamente bassa come l’Italia, possono comportare costi medi significativi e costi marginali rapidamente crescenti. Proprio in queste condizioni deve essere prestata massima attenzione al rapporto costi-benefici degli interventi. Progetti di efficienza energetica selezionati dagli operatori presenti sul mercato secondo criteri di costo-prestazioni danno quindi il massimo vantaggio possibile in termini di minori consumi di energia, contributo alla sicurezza degli approvvigionamenti, riduzione dell’impatto ambientale, sollievo alla bilancia dei pagamenti, competitività del Paese e sviluppo di operatori specializzati negli interventi di uso razionale dell’energia. *Direttore – Consumatori e qualità
del servizio Autorità per l’energia elettrica e il gas. Le opinioni contenute nel presente articolo sono espresse a titolo strettamente personale. |
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