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traffico: tariffe differenziate per entrare in città
- Subject: traffico: tariffe differenziate per entrare in città
- From: "ANDREA AGOSTINI" <lonanoda at tin.it>
- Date: Mon, 3 Jul 2006 06:21:13 +0200
dal sole24ore di domenica 2 luglio
2006
LA TASSA ANTINQUINAMENTO
TARIFFE DIFFERENZIATE PER ENTRARE A
MILANO
di cristina jucker
Milano.
Il gruppo di lavoro tecnico sarà insediato martedi.Con
esperti del Comune, dell'Università Bocconi, del Politecnico, di Ambiente
Italia, e dei vigili. E prima dell'estate il piano per la pollution charge, la
tassa sull'ingresso delle auto a Milano, annunciato venerdi dal sindaco Letizia
Moratti, dovrebbe essere delineato. "Faremo in fretta - spiega Edoardo Croci,
assessore comunale alla mobilità, trasporti e ambiente, e docente alla Bocconi -
perchè dovremo solo valutare gli studi già fatti dalla Giunta precedente e
mettere a confronto le esperienze di altre città nel mondo". Nel frattempo, le
linee guida sono sostanzialmente individuate.
Confini.
I limiti saranno quelli dell'intera città di Milano. Le
singole strade oltre le quali sarà necessario pagare una tariffa sono ancora da
definire, ma tendenzialmente saranno il più vicino possibile ai confini della
città ("un'area - osserva Croci - grande più o meno come quella del centro di
Londra "). I controlli all'ingresso saranno basati su telecamere: una rete
esiste già ma per renderla sufficiente occorrerà più di un anno. Quindi, volendo
iniziare prima, saranno utilizzati altri sistemi, ancora da definire. Gratta e
passa, vetrofanie o quant'altro: " Dovremo capire qual è il più valido per
evitare alterazioni" dice l'assessore. Poi ci sarà anche il controllo dei
vigili, ma non alle entrate.
Ticket.
L'idea è di applicare pedaggi differenziati a seconda
delle classi di emissioni: chi inquina di più paga di più. Saranno esentati i
motori Euro 4 e le auto ecologiche ( e saranno esentati anche i residenti in
città, almeno come idea di partenza). Anche a Londra starebbero pensando di
passare alla pollution charge ( per ora la tariffa è uguale per tutti ). La
strada però non è semplice: è difficile avere i dati sulle auto divisi per
categoria, bisognerebbe limitarsi all'anno di immatricolazione. " Dobbiamo
capire se la differenza è marginale o no - spiega Croci - e anche questo sarà un
compito del gruppo di lavoro ". Da decidere poi l'ammontare del ticket:
l'Agenzia per la mobilità e ambiente ha fatto uno studio sulla base di tariffe
da 1-2 e 3 euro. A Londra si pagano 8 sterline ( 12 euro circa ) ma già si parla
di passare a 10. L'idea di Croci è definire tre o quattro livelli tariffari dove
il più alto sarà inferiore a 12 euro ma certamente superiore a 3. Anche le
modalità di pagamento sono da decidere, ma i precedenti non mancano, le altre
città si sono sbizzarrite: sms, online, negozi, abbonamenti e così
via.
Trasporto merci.
E' un fronte ancora aperto. "Intanto bisogna capire se
esistono alternative - spiega l'assessore - poi ci sono diversi aspetti da
considerare, e tra questi il fatto che il parco veicoli è in gran parte molto
vecchio. Perchè non fare uscire questi veicoli dalla circolazione, magari
incentivandone la sostituzione? Sarà un problema che cercheremo di risolvere
confrontandoci con le categorie interessate".
Moto.
Per moto e motorini si vedrà. Il principio generale è
quello di correlare i livelli tariffari al danno esterno prodotto sulla
congestione, l'inquinamento, la salute e così via. E' vero che le moto
fluidificano il traffico, ma non tutte riducono l'inquinamento.
Resta l'aspetto forse più importante di tutta
l'operazione. Che Andrea Poggio, presidente di Legambiente Lombardia, definisce
"assolutamente positiva ", a patto che non venga intesa come un nuovo balzello,
ma come un trasferimento di risorse. Cioè che "i proventi siano interamente e
immediatamente utilizzati per rendere più accessibile la città con altri sistemi
di mobilità". Ne è convinto anche l'assessore Croci: " I fondi saranno investiti
anzitutto per potenziare i mezzi di superfice, soprattutto extraurbani, poi le
nuove linee della metropolitana: la 5 è già cantierabile, la 6 è in fase di
progettazione, per la 4 i tempi sono più lunghi" afferma.
Ma chi vive fuori e lavora a Milano, o gli stessi
milanesi, come reagiranno all'arrivo del ticket? Croci è fiducioso. "Chi abita
fuori ha bisogno di valide alternative - dice - si tratta di costruirle. Faremo
una consultazione pubblica, con i cittadini, la Provincia e le diverse
categorie. D'altronde - aggiunge - anche Ken Livingstone, il sindaco di Londra,
quando è partito aveva contro la maggioranza dei londinesi, poi il consenso è
cresciuto e oggi ha superato i due terzi". Lo stesso è avvenuto nelle altre
città che hanno già adottato il ticket, da Singapore ( la prima, nel 1975 ) a
Oslo, a Trondheim, per citare solo i pionieri.
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