Com.Stampa: Dal seminario del Cocis sulla cooperazione int ernazionale della Società Civile



COMUNICATO STAMPA





Dal seminario del Cocis sulla cooperazione internazionale della società civile:

ecco la via per un cambiamento necessario e possibile.







Roma, 13 giugno 2006. Si chiude con un bilancio positivo il seminario
promosso a Firenze dalla federazione di Ong laiche Cocis sulla cooperazione
internazionale della società civile. Numerosi i contributi ma anche
proposte concrete volte a sottolineare l’urgenza di una inversione di rotta
che restituisca alla cooperazione internazionale un ruolo da protagonista
nella politica estera italiana.

Presente, tra gli altri, anche la Vice Ministra con delega alla
Cooperazione Internazionale Patrizia Sentinelli, che di questa inversione
si fa promotrice, denunciando le gravi inadempienze del governo Berlusconi:
lo smantellamento della Direzione Generale della Cooperazione allo
Sviluppo, l’interruzione del dialogo con gli attori della cooperazione
internazionale, il mancato rispetto degli impegni internazionali, per
citarne qualcuna.

“Come se” – afferma la neo Vice Ministra – “la cooperazione potesse essere
cancellata quale intervento pubblico ma anche privato, camuffata solo a
dare sostegno all’intervento umanitario. Io  mi auguro di camminare insieme
a voi, perché abbiamo a cuore le nostre diverse autonomie e dobbiamo
rispettare lo strumento della cooperazione, come veicolo di costruzione di
pace nel mondo.”

Ed ecco le proposte concrete per il cambio di rotta, le stesse che il Cocis
e le Organizzazioni non governative in generale hanno fortemente sostenuto
durante la precedente legislatura: lo sblocco dei fondi del Ministero degli
Affari Esteri già assegnati alle Ong, perché i progetti avviati non debbano
soffrirne; la ripresa del processo di riforma della cooperazione e della
legge 49/87, attraverso la promozione di tavoli di confronto politico tra i
diversi attori della cooperazione, “che convocheremo al più presto”,
rassicura la Sentinelli nella sua veste istituzionale. Infine, l’ambizioso
progetto di dare vita ad una politica estera unitaria.

Le conclusioni al presidente del Cocis, Giancarlo Malavolti: “Bisogna
evitare che si ricominci daccapo partendo dagli stessi errori nel fare
cooperazione, è necessario spendersi ed essere presenti per questo, in un
quadro pluralista e corale di soggetti e nel rispetto del carattere
associativo e popolare della cooperazione.”





Ufficio Stampa COCIS





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