UN VICE MINISTRO PER LA COOPERAZIONE - Com.Stampa








 Comunicato Stampa



Un Vice Ministro per la Cooperazione



La posizione del COCIS sulla riforma della legge 49





 COCIS, il coordinamento di ONG laiche e di sviluppo, è persuaso che la
Cooperazione Internazionale sia una componente importante e qualificante
delle relazioni internazionali di un paese. Come tale essa deve riguardare
la qualità dell’azione di governo nel suo complesso, coinvolgendo una
pluralità di competenze istituzionali e di ministeri: esteri, finanze,
attività produttive, interni, tesoro, relazioni con l’Unione Europea,
immigrazione, difesa, sanità, ambiente, protezione civile e non ultima la
diplomazia nei singoli paesi e nei consessi internazionali.

Il COCIS non condivide l’opinione espressa da alcune forze politiche e
soggetti di cooperazione, secondo cui l’istituzione di un Ministero ad hoc
attribuirebbe alla Cooperazione Internazionale un maggior peso, crede
invece che la svilirebbe ad attività marginale.

Un Ministero della Cooperazione, separato dalla politica estera, farebbe
coincidere la Cooperazione Internazionale con l’APS (Aiuto Pubblico allo
Sviluppo), reiterando la separazione fra le azioni dei singoli ministeri e
attribuendo al gestore dei magri fondi destinati all’APS, compiti
difficilmente raggiungibili con quei mezzi se non coerentemente coadiuvati
dall’azione dell’intero governo.

Il COCIS, persuaso che la Cooperazione sia una scelta generale del governo,
si ritrova largamente nel programma dell’Unione e sostiene invece
l’esigenza di nominare un Vice Ministro, deputato - nell’ambito del
Ministero degli Esteri - a gestire le risorse pubbliche destinate alla
cooperazione internazionale e a coordinare le attività svolte da tutti gli
altri soggetti pubblici e privati che operano nel settore, senza per questo
sollevare il governo dall’urgenza di attuare una politica di cooperazione
internazionale di pace, e di sviluppo equo e sostenibile, coerente e
coordinata.



Il COCIS, condividendo le posizioni dell’Associazione delle ONG Italiane,
ha elaborato in maggior dettaglio le proprie posizioni, su molti altri
aspetti dell’urgentissima riforma della cooperazione internazionale, e le
ha espresse nel documento annesso che porge all’attenzione di tutti come
contributo al dibattito in corso.



Roma, 24 febbraio 2006.

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Ufficio Stampa COCIS



per info Alessandra Sgrò

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