[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
WTO: «E' fallito il dogma libero commercio = fine dell a povertà» (Comunicato stampa 3)
- Subject: WTO: «E' fallito il dogma libero commercio = fine dell a povertà» (Comunicato stampa 3)
- From: "Vittorio" <vagnoletto at lilacedius.it>
- Date: Tue, 13 Dec 2005 11:34:33 +0100
Vittorio Agnoletto alla WTO di Hong Kong - Comunicato stampa 3 Nel giorno di apertura dei lavori della sesta Conferenza «IL FALLIMENTO ANNUNCIATO DI HONG KONG È IL FALLIMENTO DEL DOGMA «LIBERO COMMERCIO = FINE DELLA POVERTÀ» Hong Kong, 13 dicembre 2005 - «L'esito del negoziato di Hong Kong dimostrerà per l'ennesima volta il fallimento del modello: «libero commercio = giustizia economica e fine della povertà». Dopo i fallimenti di Seattle nel 1999 e Cancun nel 2003, la riunione di Hong Kong si apre con l'ennesimo rapporto delle Nazioni Unite che sancisce la sconfitta delle politiche liberiste nella lotta alle sperequazioni economiche e sociali mondiali. Secondo l'OIL, l'agenzia ONU per il lavoro, negli ultimi dieci anni la globalizzazione ha comportato unicamente un arricchimento per le imprese transnazionali, senza alcuna ricaduta sull'occupazione e i redditi dei lavoratori del Nord come del Sud del pianeta. Gli obiettivi al ribasso del vertice, così come illustrato ieri da Pascal Lamy alla Conferenza Interparlamentare a cui partecipo come delegato del Parlamento Europeo, presentano però numerose insidie per i Paesi poveri e in via di sviluppo che, a parole, dovrebbero essere fra i primi beneficiari del Doha round. Dobbiamo stare attenti ai colpi di coda e rilanciare i punti programmatici fondamentali del movimento altromondialista che dal Forum sociale mondiale di Porto Alegre del 2001 ai prossimi forum di Caracas, Bamakò e Karachi nel gennaio 2006, si sta battendo per un'altra globalizzazione possibile: escludere l'OMC dal negoziato sull'agricoltura, per affermare la sovranità alimentare nell'ambito delle Nazioni Unite; proteggere e promuovere i beni comuni (acqua, saperi, servizi pubblici) escludendoli dal negoziato per la liberalizzazione dei servizi GATS (General Agreement on Tariffs and Trade - Accordo generale sul commercio dei servizi); applicare una moratoria al negoziato NAMA (Non Agricultural Market Access, sui prodotti industriali) al fine di permettere una valutazione equa e partecipata del suo impatto sulle già fragili economie dei Paesi più poveri e di quelli in via di sviluppo; riaffermare la priorità del diritto all' accesso ai farmaci essenziali rispetto alla tutela dei brevetti prevista dagli accordi TRIPS, e restituire all' Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) la competenza riguardo la definizione delle politiche sanitarie globali. Il WTO è un sistema che produce ingiustizia nelle relazioni commerciali ed economiche tra i Nord ed i Sud del Mondo. Un sistema a beneficio di poche élites finanziarie e industriali mondiali e a svantaggio dei popoli che - dietro la spinta dell'illusione della crescita infinita - vedono scomparire le basi stesse della vita e della sussistenza. Condizionare, come stanno facendo Stati Uniti e Unione Europea, l'apertura dei mercati ai prodotti agricoli del Sud del mondo all'impegno da parte di quei governi di privatizzare i beni e i servizi essenziali equivale a costruire le premesse per cristallizzare l'attuale situazione di impoverimento globale». Vittorio Agnoletto, europarlamentare della Sinistra unitaria europea Ufficio stampa: tel. 02 87395155, Barbara Battaglia P.S. Per comunicati precedenti e successivi visitate il sito <http://www.vittorioagnoletto.it/>www.vittorioagnoletto.it
- Prev by Date: il conflitto fra i ricchi e i poveri quale futuro attende la nostra collettività?
- Next by Date: Hong Kong-il punto di vista dei contadini africani
- Previous by thread: il conflitto fra i ricchi e i poveri quale futuro attende la nostra collettività?
- Next by thread: Hong Kong-il punto di vista dei contadini africani
- Indice: