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[tradenews] TRIPS e Salute: Accordo imminente?
- Subject: [tradenews] TRIPS e Salute: Accordo imminente?
- From: roberto at mancaintesa.org
- Date: Wed, 7 Dec 2005 10:26:02 +0100
TRIPS e Salute: Accordo imminente? Si riunisce oggi il Consiglio che gestisce l’accordo WTO relativo ai diritti di proprietà intellettuale, e nei corridoi di Ginevra si vocifera che l’accordo è fatto e… che i Paesi Africani sono pronti ad accettarlo. Stiamo parlando di diritto alla salute poiché l’accordo TRIPS ha vincolato le politiche dei 148 paesi aderenti, al rispetto dei diritti dei detentori dei brevetti anche in campo farmaceutico. Nel novembre 2001, a Doha, i paesi membri del WTO ammisero le colpe del TRIPS e firmarono una solenne dichiarazione impegnandosi a trovare rapidamente una soluzione. Soluzione concordata nell’agosto 2003, alla vigilia del vertice di Cancun, ma mai tradotta in una emendamento definitivo al testo dell’accordo. Oltretutto la soluzione trovata si è rivelata troppo complessa da utilizzare, tant’é che sino ai giorni nostri non risulta alcuna applicazione! Il gruppo dei paesi africani aveva quindi presentato una propria proposta tesa alla stesura di un emendamento al TRIPS che semplificasse la procedura, rendendola realmente fruibile. Nei mesi scorsi i negoziati sono andati avanti contrapponendo a questa visione quella dei paesi occidentali, o meglio delle loro multinazionali farmaceutiche. Ma pare che nell’incontro di ieri, alcuni grossi paesi abbiano detto sì alla bozza sul tavolo: Messico, Cile, Perù, Brasile ed India e sembra dunque che oggi il consiglio TRIPS possa far suonare le campane annunciando “l’habemus accordo”, ridando vigore alla retorica degli aiuti ai paesi poveri. L’accordo dovrebbe prevedere un articolo “31 bis” che modifichi l’articolo 31 che nel punto “f” limita la produzione di farmaci sotto licenza obbligatoria (senza pagare diritti al detentore del brevetto), alla produzione nazionale, è questo vincolo che impedisce di produrre per paesi esteri poveri. A questo si aggiungerebbe un allegato e una appendice. L’allegato dovrebbe descrivere le nuove formalità e le procedure, quelle che i paesi africani volevano snellire. Sembra infine che si voglia riallegare la dichiarazione che nel 2003 alcuni paesi fecero, impegnandosi a non utilizzare le nuove procedure. Ma perché l’Africa dovrebbe appoggiare questo accordo? Fondamentalmente perché è rimasta sola ad opporsi e perché è oggetto di forti pressioni. Un funzionario di un paese appartenente alla categoria dei paesi meno sviluppati ha ammesso che il rischio è di perdere tutto, anche la possibilità di un emendamento al TRIPS che non è quello desiderato ma che è meglio di niente. Alcune fonti citano lo Zimbabwe, il Botswana e il Kenya come gli unici paesi propensi ad una dichiarazione di riserva alla proposta; il Kenya, nel 2003 fu l’unico paese ad opporsi all’accordo e quando lo scorso anno tentò di utilizzarlo venne bloccato da due multinazionali farmaceutiche con base in Europa. Rete Lilliput si associa all’appello firmato da molte organizzazioni mondiali “Joint Statement by NGOS on TRIPS and Public Health: WTO members should reject bad deal on medicines”. I diritti umani vengono prima dei brevetti. Roberto Meregalli Beati i costruttori di pace - Rete di lilliput www.tradewatch.it
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