[tradenews] TRIPS e Salute: Accordo imminente?



TRIPS e Salute: Accordo imminente?

Si riunisce oggi il Consiglio che gestisce l’accordo WTO relativo ai diritti
di proprietà intellettuale, e nei corridoi di Ginevra si vocifera che
l’accordo è fatto e… che i Paesi Africani sono pronti ad accettarlo.

Stiamo parlando di diritto alla salute poiché l’accordo TRIPS ha vincolato
le politiche dei 148 paesi aderenti, al rispetto dei diritti dei detentori
dei brevetti anche in campo farmaceutico.

Nel novembre 2001, a Doha, i paesi membri del WTO ammisero le colpe del
TRIPS e firmarono una solenne dichiarazione impegnandosi a trovare
rapidamente una soluzione. Soluzione concordata nell’agosto 2003, alla
vigilia del vertice di Cancun, ma mai tradotta in una emendamento definitivo
al testo dell’accordo.

Oltretutto la soluzione trovata si è rivelata troppo complessa da
utilizzare, tant’é che sino ai giorni nostri non risulta alcuna
applicazione!

Il gruppo dei paesi africani aveva quindi presentato una propria proposta
tesa alla stesura di un emendamento al TRIPS che semplificasse la procedura,
rendendola realmente fruibile.

Nei mesi scorsi i negoziati sono andati avanti contrapponendo a questa
visione quella dei paesi occidentali, o meglio delle loro multinazionali
farmaceutiche.

Ma pare che nell’incontro di ieri, alcuni grossi paesi abbiano detto sì alla
bozza sul tavolo: Messico, Cile, Perù, Brasile ed India e sembra dunque che
oggi il consiglio TRIPS possa far suonare le campane annunciando “l’habemus
accordo”, ridando vigore alla retorica degli aiuti ai paesi poveri.

L’accordo dovrebbe prevedere un articolo “31 bis” che modifichi l’articolo
31 che nel punto “f” limita la produzione di farmaci sotto licenza
obbligatoria (senza pagare diritti al detentore del brevetto), alla
produzione nazionale, è questo vincolo che impedisce di produrre per paesi
esteri poveri. A questo si aggiungerebbe un allegato e una appendice.
L’allegato dovrebbe descrivere le nuove formalità e le procedure, quelle che
i paesi africani volevano snellire. Sembra infine che si voglia riallegare
la dichiarazione che nel 2003 alcuni paesi fecero, impegnandosi a non
utilizzare le nuove procedure.

Ma perché l’Africa dovrebbe appoggiare questo accordo?
Fondamentalmente perché è rimasta sola ad opporsi e perché è oggetto di
forti pressioni. Un funzionario di un paese appartenente alla categoria dei
paesi meno sviluppati ha ammesso che il rischio è di perdere tutto, anche la
possibilità di un emendamento al TRIPS che non è quello desiderato ma che è
meglio di niente.

Alcune fonti citano lo Zimbabwe, il  Botswana e il  Kenya come gli unici
paesi propensi ad una dichiarazione di riserva alla proposta; il Kenya, nel
2003 fu l’unico paese ad opporsi all’accordo e quando lo scorso anno tentò
di utilizzarlo venne bloccato da due multinazionali farmaceutiche con base
in Europa.

Rete Lilliput si associa all’appello firmato da molte organizzazioni
mondiali “Joint Statement by NGOS on TRIPS and Public Health: WTO members
should reject bad deal on medicines”.

I diritti umani vengono prima dei brevetti.

Roberto Meregalli
Beati i costruttori di pace - Rete di lilliput
www.tradewatch.it