Mi duole tanto leggere di tale vademecum su una
lista dove spesso trovo articoli di estremo interesse, anche riguardo allo
sviluppo sostenibile, sulla decrescita e sul pericolo dello sfruttamento
selvaggio della natura per fini economici.
I
Per cui, mi chiedo se non sarebbe l'ora,
vista anche l'inflenza aviaria incombente, smettere con la pratica insana e
orrenda di trattare i polli come merce inanimata dentro quelle batterie pieno di
poveri volatili, in quelle batterie da campi di concentramento moderni non
diversi da vari Abu Graib..?
E' tutto lì la causa della influenza, negli
allevamenti intensivi, inquinanti, e focolai di sofferenza per esseri
viventi senzienti ..
Vi inoltro le parole di una cara amica
animalista, Francesca, per quanto riguarda l'informazione dei media
del Potere in merito, a cui mi sembra che vi adeguiate al massimo anche
qui, col mio grande rammarico:
Francesca di "cuccefelici.com"scrive
:
Nei telegiornali passano immagini di volatili -
galli, galline, papere, oche -"smaltiti" come fossero oggetti inanimati per
via dell'influenza aviaria, una sindrome che in questi anni ha fatto al mondo
poche decine di vittime ma che viene trattata come una terribile pandemia in
atto o da venire. Ho visto immagini di sacchi chiusi dentro cui si
agitavano esseri ancora viventi, sacchi gettati in fosse poi ricoperte con
terra e calce. Ho visto una gallina uscire da uno di quei sacchi e guardarsi
intorno impaurita. Ho visto volatili vivi bruciati in grandi falò o gettati
in strette casse di ferro ermetiche. E nessuno, nella stampa, si occupa di
sottolineare questo orrore. Si parla solo di vaccini e di appalti con le case
farmaceutiche... SIAMO DEI MOSTRI. MI VERGOGNO DI APPARTENERE AL GENERE
UMANO. SIAMO BESTIE.
Distinti saluti antispecisti
Tuula Haapiainen
----- Original Message -----
Sent: Tuesday, October 18, 2005 12:52
PM
Subject: influenza aviaria un vademecum
per non essere trattati da "polli"
Aviaria da MDC vademecum e guida al consumo sicuro
14/10/2005
Un vademecum per consumare carne avicola senza pregiudizi. Antonio
Longo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino: "I consumatori non
devono allarmarsi oltre il dovuto. Il sistema dei controlli sugli
allevamenti e sul commercio delle carni avicole in Italia è tra i più
rigidi ed efficienti". Pericolo reale solo dalle carni importate.
|
Il Movimento
Difesa del Cittadino ha messo a punto un vademecum
con consigli per il consumo delle carni avicole ed una "Guida
al Pollo Sicuro" che è possibile consultare e scaricare sul sito
www.helpconsumatori.it
. MDC ricorda che da lunedì prossimo, 17 ottobre, entrerà in vigore
l'etichettatura obbligatoria per le carni avicole che garantirà la
tracciabilità delle carni stesse dall'origine fino al consumatore.
Su ogni etichetta, si legge nella nota del comunicato
dell'associazione, dovrà essere indicata la provenienza (ad esempio
IT per l'Italia) , il paese, il comune e la provincia di allevamento e
di macellazione dell'animale. Per le carni provenienti dall'estero dovrà
essere indicato il paese di provenienza e la data di introduzione in
Italia.
Queste indicazioni - continua l'associazione - permetteranno ai
consumatori di conoscere se si tratta di pollo italiano o di provenienza
estera. Riportiamo di seguito il Vademecum:
- Leggere con attenzione l'etichetta per verificare che sia presente
la sigla IT seguita da un codice in cui c'è la sigla della provincia
Italiana (ad esempio MI per Milano); questo vuol dire pollo nato,
allevato e macellato in Italia;
- Alcune aziende più attente ai consumatori indicano anche la
temperatura di conservazione consigliata;
- In ogni caso collocare subito la carne nel frigorifero o nel
freezer, evitando di lasciarla a temperatura ambiente;
- Assicurarsi che la cottura della carne sia completa;
- Separare nel frigo la carne cruda dai cibi cotti per evitare
contaminazioni incrociate;
- Lavarsi accuratamente le mani dopo aver toccato carne cruda;
- Lavare sempre con il sapone gli utensili da cucina.
"I consumatori non devono allarmarsi oltre il dovuto - ha dichiarato
Antonio Longo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino -
perché il sistema dei controlli sugli allevamenti e sul commercio delle
carni avicole in Italia è tra i più rigidi ed efficienti. L'allarme
invece deve essere alto per le carni di importazione sempre più spesso
introdotte clandestinamente in Italia. Il recente rapporto "Truffe
a Tavola" mostra che nel 2004 sono aumentati i sequestri di
carne (+800%) a conferma dell'attività capillare di controllo svolta dai
NAS".
Il rapporto parla chiaro: ammontano a 5.747 le ispezioni nel
settore delle carni e allevamenti nel 2004, con 822 infrazioni penali e
2.333 infrazioni amministrative rilevate hanno portato al sequestro di
prodotti per un valore record di quasi 81 milioni di euro. Tra le
infrazioni più diffuse, spiccano quelle relative alla mancanza di
adeguata certificazione sanitaria degli animali, all'etichettatura
incompleta e alle necessarie autorizzazioni per la
macellazione. Aumentano sostanziosamente il numero delle persone
arrestate, i volumi e il valore in euro dei sequestri.
Nel rapporto, sottolinea il Movimento, venivano segnalati alcuni
clamorosi casi di sequestri di carni avicole, in particolare:
- Sequestro di trenta tonnellate
di prodotti alimentari
provenienti dalla Cina - tra cui anche polli - nel porto di Napoli da
parte della Guardia di finanza al termine di una operazione tesa a
contrastare il fenomeno delle frodi alimentari. I polli - come l'altra
merce - erano in ben 1400 colli sui quali non c'era alcuna indicazione
della provenienza né alcuna etichetta recante la data di macellazione.
Alcuni veterinari dell'Asl Napoli 1 hanno accertato che sia gli squali
che i polli sarebbero stati dapprima affumicati e successivamente
congelati.
- I vertici di due importanti aziende dell'Emilia Romagna
sono
indagati per avere diffuso come pollame italiano una partita
proveniente dal Brasile. I funzionari ispettivi hanno preso in esame
quattro confezioni, e ripercorrendo a ritroso la trafila delle ditte
che a vario titolo li hanno gestiti, hanno scoperto che in due casi -
si tratta di ''Arrosto di coscia e filetto di pollo" la carne non era
italiana, ma era stata importata dal Brasile opportunamente
congelata.
Per consultare la tabella con i dati relativi ai sequestri di carne
avvenuti nel 2004, clicca
qui.
HC 2005 - redattore:
NZ |
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18/10/05
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