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Fw: Infosdebitarsi 10 giugno 2005 Verso il g8
- Subject: Fw: Infosdebitarsi 10 giugno 2005 Verso il g8
- From: "raffaella chiodo karpinsky" <r.chiodo at inwind.it>
- Date: Sun, 12 Jun 2005 21:12:17 +0200
Infosdebitarsi 10 giugno 2005 Notizie Verso il G8 ***********************************************************************************************> > - Rassegna stampa internazionale: le celebrità fanno pressione sui leader del G8 - Vendere l'oro per liberare i poveri - Manifestazione pacifica a Edimburgo *********************************************************************************************** Rassegna stampa AZIONE MONDIALE CONTRO LA POVERTA' www.whiteband.org Le celebrità fanno pressione sui leader del G8 3 giugno 2005: in seguito al lancio del Live8 (*) da parte di militanti e organizzazioni che lottano contro la povertà e in previsione dell'incontro dei Ministri delle Finanze del G8 a Londra, la settimana prossima i maggiori quotidiani pubblicheranno una serie di lettere aperte scritte da personaggi del mondo dello spettacolo rivolte ai leader mondiali, per chiedere una volta per tutte, un'azione concreta contro la povertà. A 9 giorni dall'incontro dei Ministri a Londra e a meno di 4 settimane dal G8 in Scozia, l'Azione mondiale contro la povertà ha ottenuto ampio sostegno tra i militanti, leader religiosi, musicisti, star del cinema e tra il grande pubblico a livello mondiale, in favore di un miglioramento quantitativo e qualitativo dell'aiuto allo sviluppo, di un commercio equo e della cancellazione del debito. "Non si può rimanere indifferenti. A partire da ora fino alla riunione della settimana prossima non meno di 450.000 persone moriranno a causa della povertà estrema. Sabato 11 giugno 2005, i Ministri delle Finanze avranno la possibilità di mettervi fine", ha dichiarato Kumi Naidoo porta voce dell'AMCP. Nel corso dei prossimi sette giorni, le lettere sottoscritte dall'Arcivescovo Desmond Tutu, Claudia Schiffer, Bob Geldof, Mary Robinson, Bono, l'autrice Margaret Atwood, gli attori George Clooney e Brad Pitt e i Premi Nobel John Polanyi e James Orbinski saranno diffuse sulle maggiori testate europee e non: il quotidiano francese Le Monde, il britannico The Guardian, il Frankfurter Allgemeine Zeitung in Germania e il Washington Times negli Stati Uniti. "Ogni tre secondi, nel mondo muore un bambino a causa della povertà estrema. Le più alte autorità morali denunciano questa inaccettabile situazione in un mondo pieno di prosperità come il nostro. Gli maggiori esperti del mondo hanno dimostrato che è possibile mettervi fine. I cittadini di tutti i Paesi aspettano misure concrete". Questo messaggio viene espresso dai personaggi pubblici nelle loro lettere rivolte ai Ministri delle Finanze del G8 i quali invitano ad agire per favorire un commercio equo, aiuti per lo sviluppo e la cancellazione del debito. I cittadini di tutti i Paesi del G8 avranno l'occasione di unirsi all'appello lanciato dai personaggi pubblici ai leader mondiali. La pubblicazione delle lettere aperte è accompagnata dal lancio di una campagna via e-mail nei paesi del G8 affinché ciascuno possa unirsi a firme così prestigiose. L'Azione mondiale contro la povertà (AMCP) è la coalizione più grande della storia che lotta contro la povertà, essa riunisce grandi istituti di beneficenza, gruppi di religiosi, associazioni commerciali e movimenti che operano nelle zone rurali di tutto il mondo. Inaugurata nel gennaio 2005, la coalizione, che comprende "Make Poverty History" in Gran Bretagna e "Plus d'Excuses" in Francia, si batte per un'azione concreta contro la povertà nel 2005 in vista del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio dell'ONU e per alleviare la sofferenza nei paesi più poveri. Il simbolo dell'azione mondiale contro la povertà è una striscia di stoffa bianca. I militanti e le personalità del mondo dello spettacolo e della cultura in 72 paesi, compresi tutti quelli del G8, fanno pressione sui leader mondiali con l'avvicinarsi del Live8, avvenimento chiave della settimana di azione globale che precederà il vertice del G8 in Scozia nel mese di luglio. "I politici non potranno ignorare le pressioni effettuate dai cittadini e da tali personaggi. Il vertice del G8, per i leader sarà l'occasione di dimostrare con i fatti e non con le parole il loro impegno per porre fine alla povertà. Noi ricordiamo ai leader che tutte le mezze misure sono destinate a fallire" ha dichiarato Coumba Toure, porta voce dell'Azione mondiale contro la povertà (AMCP) nel Mali. "A poche settimane dal Live8, l'opinione pubblica sfrutta tutte le occasione per dire basta!" Il momento di agire contro la povertà è arrivato. Non sarebbe giusto, da parte dei leader mondiali, far ricordare la nostra generazione come quella che ha contribuito in maniera decisiva alla lotta contro la povertà?" afferma l'Azione mondiale contro la povertà. L'AMCP ha accolto favorevolmente l'annuncio fatto la settimana scorsa dall'UE circa un incremento degli aiuti per lo sviluppo, ma ritiene che si debba fare ancora di più. I 20 - 40 miliardi di Euro extra in aiuti faranno la differenza, ma l'alleanza anti-povertà insegue l'obiettivo dello 0,7 % del patrimonio pubblico da dare in aiuti. L'annuncio di un incremento degli aiuti da parte dell'UE è arrivato nel corso di una manifestazione a Bruxelles durante la quale il Ministro per lo Sviluppo ha siglato una striscia di stoffa bianca per suggellare il suo impegno a raggiungere lo 0,7%. L'Azione mondiale contro la povertà sta cercando di coinvolgere tutti i 15 vecchi Stati membri dell'UE che ora concordano con il raggiungimento dell'obiettivo dello 0,7 % e annunceranno una concreta tabella di marcia per raggiungere l'obiettivo durante l'incontro dei Ministri delle Finanze del 7 giugno. L'AMCP cerca di coinvolgere anche gli USA, il Canada e il Giappone per migliorare la valutazione e offrire simili garanzie al G8 dei Ministri delle Finanze che si riuniranno l'11 giugno. Inoltre, durante questo incontro devono essere prese decisioni strategiche circa l'utilizzo delle riserve in oro del Fondo Monetario Internazionale per finanziare la cancellazione del debito. Per maggiori informazioni contattare: Kate Norgrove: +44 1483 733 335 or +44 7813 164 160 - knorgrove at gmfc.org Barbara Kwateng: +32 222 402 06 or +32 476 621 018 - barbara.kwateng at icftu.org Per maggiori informazioni circa le campagne nazionali consultare il sito dell'AMCP (www.whiteband.org). * Per maggiori informazioni su Live8, clicca su: http://www.live8live.com/ COMMENTO - MOBILITIAMOCI PER LA VENDITA DELL'ORO DEL FMI! Vendere l'oro per liberare i poveri Quando gli storici guardano agli ultimi 25 anni, uno dei peggiori crimini che individuano è la crisi che riguarda il debito del terzo mondo. Oggigiorno, finalmente, i paesi ricchi convengono con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e con la Banca Mondiale sulla cancellazione del debito dei Paesi più poveri. Ma non sono ancora d'accordo su come farlo. E' chiaro che un compromesso tra i Paesi ricchi sulla cancellazione del debito del FMI potrà essere raggiunto solo se i ricavi della vendita delle riserve in oro dello stesso Fondo incrementeranno il finanziamento della cancellazione del debito. Ma la decisione di vendere una parte delle riserve in oro del FMI è stata bloccata dall'industria dell'oreficeria, capeggiata da Newmont Mining Co. Newmont il quale sostiene che la vendita dell'oro del FMI provocherà una riduzione del prezzo mondiale della materia prima, ignorando il parere del Fondo il quale assicura che la vendita dell'oro di sua proprietà non avrà alcun impatto netto sul mercato dell'oro. "Noi ci rivolgiamo a Newmont affinché cambi la sua posizione" afferma Neil Watkins, coordinatore nazionale di Jubilee USA, la rete che si occupa della cancellazione del debito. "Ciò permetterà di arrivare alla cancellazione del debito, questo è solo uno degli sforzi che dovremo compiere per sradicare la povertà dal mondo". Ecco quanto è critica la situazione della cancellazione del debito: Ogni anno l'Africa Sub-Sahariana paga circa 13 miliardi di dollari al FMI, alla Banca Mondiale e ai Paesi ricchi. I Paesi poveri africani spendono in media 14 dollari a testa per il pagamento del "debt service" alle istituzioni finanziarie internazionali e solo 5 dollari a testa per la sanità. Per accedere a nuovi prestiti è necessario estinguere i vecchi, i Paesi poveri devono sottostare ai mandati politici del FMI e della Banca Mondiale. Tali politiche fondamentaliste di mercato a favore delle aziende sono ritenute privatizzazioni non qualificate, che orientano le loro economie verso le esportazioni, che riducono l'influenza dell'amministrazione pubblica, che eliminano le protezioni sul lavoro e addebitano agli utenti le spese per la salute hanno nettamente peggiorato la vita nei Paesi in via di sviluppo. La situazione è talmente disastrosa che chiunque è d'accordo sul fatto che la cancellazione del debito dei Paesi poveri sia fondamentale e l'anno scorso i Paesi ricchi del G7 hanno finalmente raggiunto un accordo su questo argomento, ma poi sono sorte controversie su come fare per cancellarlo. Ora tale controversia potrebbe bloccare la cancellazione del debito, almeno non di quello del FMI. Su questo tema c'è stato un acceso dibattito tra l'amministrazione di Bush e quelle europee. Si potrebbe almeno raggiungere un accordo sulla cancellazione del debito della Banca Mondiale. Le parti restano in disaccordo sul debito nei confronti del FMI anche se per molti versi questo passo è il migliore. Mentre il debito del FMI rappresenta solo il 10% del debito totale dei paesi poveri, circa un terzo dei pagamenti di questi Paesi va al FMI. La cancellazione del debito del FMI, il sostenitore più accanito di un'economia equa e solidale, ridurrebbe significativamente la sua influenza sui paesi poveri. L'accordo migliore per la cancellazione del debito del FMI è quello di vendere una parte delle sue riserve in oro e di utilizzare i proventi per cancellare il debito. La Gran Bretagna è a favore di questa posizione. Il problema sono gli Stati Uniti. La ragione dell'ostacolo creato dagli Stati Uniti non è l'amministrazione ma il Congresso, che deve approvare la vendita dell'oro. La ragione per la quale il Congresso si oppone è dovuta a Newmont Mining Co. Newmont con sede nel Colorado e all'industria dell'oreficeria, che hanno esercitato forti pressioni sul Congresso per quanto riguarda questo argomento. Con grande anticipo quest'anno, l'industria ha scritto una lettera firmata dai Senatori dei 12 stati dell'ovest per opporsi alla vendita dell'oro del FMI. Il motivo dell'opposizione dell'industria è il timore che tale vendita deprezzi il valore della materia prima. Ma questo timore è del tutto infondato: le modalità di vendita dell'oro, come ha affermato lo stesso FMI, rispetteranno il "Central Bank Gold Agreement". Le banche centrali europee ogni anno vendono un certo quantitativo di oro in conformità con il programma dello stesso mercato. La vendita del FMI verrebbe effettuata in conformità con questo accordo. Le banche centrali dovranno semplicemente venderne di meno, e quindi non si verificherà nessun incremento netto nelle vendite dell'oro. Al portavoce della Newmont, Doug Hock noi abbiamo chiesto: "La proposta del FMI, che preserverà il prezzo dell'oro, non concorda con gli interessi dell'azienda? Dopo un breve commento iniziale, rettifica la sua precedente affermazione e dichiara di non aver preso visione della proposta del FMI. Così gliel'abbiamo inviata. Abbiamo cercato di parlargli al telefono o via e-mail ma non abbiamo mai ricevuto alcun riscontro. Nel frattempo, il World Gold Council, un'associazione di industriali, afferma che non può commentare la proposta del FMI perché non è stata resa pubblica. Ma il Direttore generale del FMI, Rodrigo de Rato, ha specificato che la vendita dell'oro del FMI verrà effettuata nel rispetto del "Central Bank Gold Agreement" e anche se la proposta tecnica del FMI non è stata ancora resa pubblica, essa è molto valida. Vai su: http://www.essentialaction.org/imfgold/imf03112005.pdf I cattivi consigli della Newmont e la sua opposizione senza senso potrebbero sabotare la cancellazione del debito del FMI, in tal modo, milioni di persone povere sarebbero costrette a soffrire inutilmente. E' questione di vita o di morte. Per Newmont il tempo di ritrattare la sua versione è quasi scaduto: l'accordo per la cancellazione sarà annunciato a luglio durante il vertice del G8 e se il debito del FMI non fosse inserito nell'accordo, il progetto certamente verrebbe abbandonato per molti anni. C'è speranza. Dal momento in cui Newmont non avrà più un interesse materiale percepibile per opporsi alla vendita dell'oro del FMI, scatenando l'indignazione pubblica, potrebbe persuadersi a ritrattare la sua versione. Per contattare Newmont, e per maggiori informazioni su questo argomento, clicca su: http://www.essentialaction.org/imfgold Per inviare un fax gratuitamente a Newmont via Global Exchange, clicca su: http://www.globalexchange.org/campaigns/wbimf/goldindustryaction.html AUTORI:Russell Mokhiber e Robert Weissman Questo articolo è stato pubblicato sul sito: http://lists.essential.org/pipermail/corp-focus/2005/000205.html Ulteriori opportunità derivanti dall'oro: Vendere l'oro del FMI per cancellare il debito: è il momento di decidere Una coalizione di associazioni non governative ha risposto al nuovo messaggio del FMI che afferma che, di fatto, è possibile vendere grossi quantitativi d'oro sul libero mercato senza conseguenze negative sui prezzi mondiali della materia prima. Lo Statuto del FMI permette di vendere l'oro a prezzi di mercato e di utilizzare i proventi per la cancellazione del debito delle nazioni povere. Che ciò avvenga o meno è solo una questione politica. In risposta la rete delle associazioni non governative di EURODAD, AFRODAD, Jubilee USA e CIDSE invitano i leader mondiali a sostenere della vendita delle riserve in oro fortemente svalutate del FMI il 15 aprile in occasione del Meeting di primavera del FMI e della Banca Mondiale. Testo intero: http://www.eurodad.org/articles/default.aspx?id=612 ________________________________________ MANIFESTAZIONE A EDIMBURGO! Partecipate alla manifestazione di Edimburgo in occasione del G8! Quando i leader dei Paesi più ricchi del mondo si riuniranno in Scozia per il vertice del G8, decine di migliaia di altre persone li raggiungeranno a Edimburgo per chiedere di dare una svolta alla storia dei paesi poveri. http://www.jubileedebtcampaign.org.uk/ See also: http://www.jubileescotland.org.uk/ ________________________________________ EURODAD è lieta di ricevere spunti per nuove ricerche, campagne, incontri ecc. da aggiungere a questa lista. Inviaci un breve sunto dei testi e i link per rintracciarli on-line. Se hai problemi a scaricare dal web e desideri ricevere i suddetti documenti come allegato di una e-mail contattaci. I nuovi utenti possono iscriversi sul sito di EURODAD : www.eurodad.org/aboutus/default.aspx?id=227. Aspettiamo le vostre e-mail per commenti, contributi e domande. Grazie! Gail Hurley e Francesco Oddone EURODAD Avenue Louise 176, 8th Floor 1050 Brussels, Belgium Tel: +32 2 543 90 68 / 66 Fax: +32 2 544 05 59 Email: ghurley at eurodad.org / foddone at eurodad.org Website: www.eurodad.org
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